L’undicesima edizione di ORLANDO Festival si è conclusa domenica scorsa registrando un grande successo di partecipazione: più di 3.500 presenze in 10 giorni. Con la nuova direttrice artistica, Elisabetta Consonni, ORLANDO riconferma, in questo importante anno di transizione interna, il suo posizionamento nel contesto sociale e culturale di Bergamo.
Il festival di arti performative e di cinema promosso dall’Associazione Culturale Immaginare Orlando e Laboratorio 80, per la prima volta con la nuova direzione artistica della coreografa Elisabetta Consonni., ha registrato un grande successo di pubblico: più di 3.500 presenze in 10 giorni, contando 33 proposte destinate a pubblici differenti tra performance, concerti, proiezioni, incontri e laboratori. ORLANDO riconferma, in questo importante anno di transizione interna, il suo posizionamento nel contesto sociale e culturale di Bergamo, ritrovando il suo pubblico appassionato, ma anche intercettando nuovi sguardi curiosi e attenti. Piazza della Libertà è stata idealmente una cassa di risonanza importante e visibile per dare spazio a riflessioni profonde sulla necessità della trasformazione, per dare voce a quei diritti che ancora non sono stati riconosciuti e per osservare la pluralità che ci circonda.
“Abbiamo costruito questo Festival e lo abbiamo aperto dieci giorni fa – dichiara Elisabetta Consonni, Direttrice Artistica di Festival ORLANDO – chiedendoci che senso abbia fare un Festival di arti performative e cinema in questo preciso contesto geopolitico. In questi dieci giorni abbiamo assistito a proposte artistiche che con coraggio, e in maniera estremamente efficace, hanno illuminato interstizi della realtà in cui già sta fiorendo una solida consapevolezza di modalità più giuste di abitare il mondo. Abbiamo imparato dai suggerimenti offerti da questi lavori artistici”.
Questo Festival è stato per noi l’esito di un percorso delicato di trasformazione che ha reso tutto lo staff ancora più determinato nel voler continuare a esistere per immaginare quello che ancora non abbiamo immaginato ed essere parte attiva e responsabile nella trasformazione del mondo in un luogo più giusto.
Anche l’edizione 2024 del Festival ORLANDO, promosso da Associazione Culturale Immaginare Orlando e Laboratorio 80, ha ricevuto il sostegno del Comune di Bergamo, il patrocinio di Provincia di Bergamo, del Tavolo Permanente contro l’Omolesbobitransfobia e il contributo di Fondazione Cariplo, Fondazione ASM, Fondazione della Comunità Bergamasca, Fondazione A. J. Zaninoni, ARCI Bergamo, CGIL Bergamo, COOP Lombardia e Confcooperative Bergamo. Questa undicesima edizione ha visto preziose collaborazioni con FDE Festival Danza Estate, IFF – Integrazione Film Festival, Fondazione Teatro Donizetti, Orto Botanico di Bergamo “L. Rota”, Museo delle Storie, Accademia Carrara, Fondazione Brescia Musei, Cinema Nuovo Eden, Circolo del Cinema di Verona, Al.Di.Qua. Artists, ENS Bergamo, Bergamo Film Meeting, Qui e Ora residenza teatrale, 23c/art, Dance Well, Bergamo per i Giovani, Consorzio Sol.Co. Città Aperta, HG80 Impresa Sociale, Lab 80 film, INK Club, T¥RSO, Amigdala, In\Visible Cities, Lavanderia a Vapore, Zona K, Oltre i Limiti, Volti dei Diritti, Rete Lenford, Associazione Caracol, Refugees Welcome, Collettivo Poliamore Bergamo, Collettiva Riot, Luna Novelli, Sandra Cane e Chiara Rizzi.
EXTRA FESTIVAL
Come ogni anno, il Festival non termina a maggio, ma torna a giugno con un evento extra Festival, in collaborazione e nel programma di Festival Danza Estate, con Trespass_Tales of the Unexpected di e con Marta Olivieri uno spettacolo di danza, in cui alcune soluzioni pensate per l’accessibilità amplificano la percezione del pubblico. Lo spettacolo sarà in scena presso il Teatro Renzo Vescovi all’interno del Monastero del Carmine, il 12 giugno, i biglietti sono disponibili sul sito del Festival Danza Estate.
Le attività dell’Associazione Immaginare Orlando non terminano qui: oltre al Festival ORLANDO, l’associazione si impegna tutto l’anno nel creare proposte culturali e formative di utilità sociale sul territorio bergamasco, con interazioni nazionali e internazionali, e contribuisce alle politiche culturali con progetti educativi – per studenti, docenti e persone adulte – volti a educare alle differenze e prevenire atti di bullismo, omolesbobitransfobia, violenze di genere.
Fotoservizio di Carlo Valtellina. In foto di apertura: performance di “Daughters”,