Orchestra della Svizzera italiana, OSI, ha per il 2019/20 un cartellone fitto di stelle da tutto il mondo che andranno a suonare a Lugano. L’appeal internazionale dimostra come questa macchina di produzione musicale sia ora a pieno regime e superi traguardi fino a ieri impensabili.
Nelle due stagioni principali, OSI al LAC e OSI in Auditorio, compaiono artisti come Julia Fischer e Daniele Gatti, accanto a musicisti che tornano all’OSI con regolarità quali Khatia Buniatishvili, Patricia Kopatchinskaja, Renaud e Gautier Capuçon. Non mancano programmi alternativi, per esempio la serata del 17 ottobre, che vede la celeberrima Anoushka Shankar, affiancata dal direttore principale Markus Poschner, in un percorso fiabesco tra i colori dell’Uccello di fuoco di Stravinskij e le sonorità indiane del sitar.
Il 30 aprile si apre la prevendita degli abbonamenti presso la Biglietteria del LAC o presso gli uffici dell’OSI.
Orchestra in costante evoluzione artistica, è la principale realtà musicale della Svizzera italiana. Con Markus Poschner, direttore principale dal 2015, si distingue sulla scena europea con interpretazioni innovative e convincenti e con produzioni discografiche pluripremiate: l’integrale delle Sinfonie di Brahms, premio discografico internazionale ICMA 2018, i CD dedicati a Richard Strauss, figura a cui l’Orchestra è storicamente legata, e l’attuale progetto triennale con registrazioni di inediti rossiniani.
L’Orchestra produce ogni anno una propria stagione concertistica con artisti di rinomanza internazionale. Due le rassegne principali, che si distinguono per scelte di programmi ed interpreti: la prima si svolge nella Sala Teatro LAC Lugano Arte e Cultura, di cui l’OSI è orchestra residente; la seconda all’Auditorio Stelio Molo RSI di Lugano.
Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di danza con le maggiori istituzioni musicali della Svizzera italiana e con partner internazionali, così come l’attività in tournée e la presenza a festival europei che negli ultimi anni si è intensificata. Straordinario l’impegno per i più piccoli: oltre 11’000 bambini ogni anno seguono i concerti-spettacolo ideati per loro. Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica con una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi completano la programmazione coinvolgendo un pubblico allargato.
Da quasi 20 anni l’OSI gode di un rapporto privilegiato con Martha Argerich, che in passato ha scelto Lugano come sede del suo Progetto.
L’OSI ringrazia tutti i suoi finanziatori e sponsor, in particolare la Repubblica e Cantone Ticino – Fondo Swisslos, la Città di Lugano, l’Associazione degli Amici dell’OSI, lo sponsor principale BancaStato e il partner internazionale Helsinn. Tutti i concerti OSI vengono trasmessi in diretta radiofonica su RSI Rete Due.
Anche le proposte di eventi straordinari fuori stagione è impressionante: oltre al Concerto di San Silvestro, affidato quest’anno a Krzysztof Urbański con i Quadri di un’esposizione di Musorgskij, e all’esclusivo Gala per gli Amici dell’OSI diretto da David Zinman, partirà a Pentecoste 2020 la prima edizione di un nuovo Festival che pone Sol Gabetta al centro di un laboratorio creativo OSI, nel quale la violoncellista si presenterà come solista, ma anche come guida artistica, invitando sul palco del LAC musicisti a lei affini.
Se l’OSI ha sempre avuto una funzione di ambasciatrice culturale, nel 2019/20 porterà al culmine questo suo compito, attraverso due lunghe tournée: la prima, il prossimo settembre, con Martha Argerich e Charles Dutoit, e la seconda, a febbraio 2020, diretta da Markus Poschner. La nostra orchestra sarà quindi presente nell’arco di pochi mesi a Zurigo, Basilea, Berna, Ginevra e La Chaux-de-Fonds, oltre che in Germania a Colonia, Ratisbona, Essen, Stoccarda, Mannheim e Friburgo.
Consolidato anche l’impegno in regione: l’OSI annuncia la sua presenza alla giornata d’apertura del Locarno Festival, rinnova la collaborazione con le Settimane musicali di Ascona e con LuganoInScena e partecipa alla rassegna CSI 900presente con l’esecuzione della Sinfonia di Berio. Particolare il progetto di fine novembre, che vede la ripresa del “Festspiel” Il Casanova e l’Albertolli di Richard Flury su libretto di Guido Calgari, con il Coro della RSI sotto la direzione di Diego Fasolis.
Festival Ludwig van
Ma guardando al prossimo mese, l’OSI sarà alle prese con il provocatorio Festival Ludwig van, in coproduzione con il LAC, che celebra Beethoven in una veste nuova ed esce dagli schemi abituali dei concerti classici. L’OSI diretta da Markus Poschner eseguirà le Sinfonie dispari del grande compositore tedesco venerdì 7 giugno e sabato 8 giugno alle 20.30 nella Sala Teatro LAC, mentre il gran finale con la Nona Sinfonia è previsto domenica 9 giugno alle 21.00 in Piazza Luini in formato open air, dove l’OSI accompagnerà più di 200 coristi provenienti da tutta la Svizzera italiana per cantare l’Ode alla gioia.
Un approccio attuale che dialogherà con la visione rivoluzionaria di Mauricio Kagel e con un’intrigante esplorazione del ruolo della musica di Beethoven nella medialità contemporanea, curata dal compositore Andrea Molino, attraverso un’installazione multimediale nel foyer del LAC e i frammenti irriverenti ed estemporanei del film ludwig van di Kagel a fare da cornice ai grandi testi sinfonici beethoveniani.
L’organizzazione di questo evento coinvolge numerose istituzioni della Svizzera italiana: oltre al LAC e all’OSI con il suo direttore principale Markus Poschner, anche il Conservatorio della Svizzera italiana i cui studenti improvviseranno su estratti di Kagel dalle opere di Beethoven e il CISA-Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Locarno, che allestirà i monitor con i filmati di Kagel.
La prevendita dei biglietti è in corso su www.luganolac.ch e presso la biglietteria del LAC.