La mostra Prêt-à-porter di Giovanni Frangi, a cura di Giovanni Agosti, è inserita nel programma di eventi ideati per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017. L’esposizione, promossa e realizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni, sarà inaugurata sabato 4 febbraio 2017 e sarà aperta al pubblico fino a domenica 2 aprile 2017.
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Palazzo Fabroni a Pistoia è museo del Novecento e del Contemporaneo e questo progetto dell’artista milanese è un processo creativo inserito perfettamente nel contesto in cui è esposto. Le sale settecentesche di Palazzo Fabroni offrono un’ulteriore possibilità di espressione alla ricerca di Frangi, che, come già avvenuto (per esempio a Villa Panza a Varese e al Museo Archeologico Nazionale di Napoli), trova ispirazione da un luogo preciso. L’esposizione è infatti concepita interamente per gli spazi che la accolgono e più lavori sono realizzati apposta, tra cui quello che occupa la passerella affacciata sul salone del piano nobile.
Le sale di Palazzo Fabroni rivolte verso il fregio policromo in terracotta invetriata sulla facciata del Ceppo presentano lavori in cui i colori sono protagonisti con immagini di selve, boschi, fiumi e ninfee. Dall’altra parte, gli ambienti con finestre che si aprono sulla facciata bicroma della chiesa di Sant’Andrea ospitano opere analoghe ma in cui l’artista ricorre solo al bianco e al nero.
Il lavoro di Giovanni Frangi, che si contraddistingue per una continua osservazione dei fenomeni naturali, procede – dal 1997 – in parallelo con le ricerche, sul passato e sul presente, del critico d’arte Giovanni Agosti. Le mostre scaturite dal loro dialogo hanno prodotto una serie di volumi, che costituiscono momenti di una ricerca sulle possibilità di rappresentazione di un’idea poetica, attraverso forme grafiche continuamente mutevoli.
Giovanni Frangi nasce a Milano nel 1959; vive e lavora a Milano. Dopo essersi diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, esordisce nel 1983 in una mostra alla Rotonda della Besana a Milano, Giovani pittori e scultori italiani, cui segue, nello stesso anno, la prima personale alla Bussola di Torino. Del 1986 è l’esposizione alla Galleria Bergamini di Milano: il catalogo contiene un testo di Achille Bonito Oliva. Seguono numerose personali in Italia e all’estero, in spazi pubblici e privati, tra cui si ricordano: La fuga di Renzo nella Sala del Cenacolo a Montecitorio (Roma, 1998); Demasiado tarde da Kwai Fung Hing Gallery (Hong Kong, 1999); Il richiamo della foresta presso il Palazzo delle Stelline (Milano, 1999); Paintings and papers 1999-2000 da J.J. Brookings Gallery (San Francisco, 2000); Viaggio in Italia alla Galleria dello Scudo (Verona, 2001); Twelve months da Ruth Bachofner (Los Angeles, 2001); Nobu at Elba alle Scuderie di Villa Panza (Varese, 2004); Take-off alla Galleria dello Scudo (Verona, 2004); View-Master alla Galleria
Per info qui
http://pistoia17.it/