C’è l’arte, l’archeologia, la agia di una città rinata dopo gli attacchi terroristici. E poi c’è anche la potenza del videoclip di Beyoncé e Jay-Z che nel 2018 hanno trainato la ripresa del Louvre. Tanto in alto da farlo diventare il museo più visitato di sempre, con 10,2 milioni di biglietti venduti nell’arco dei 12 mesi dell’anno scorso.
Il famoso duo della black music americana ha realizzato per ApeShit l’anno scorso proprio un video all’interno del museo parigino, una prima assoluta per star di questo calibro e anche per un museo così famoso.
Bastava la scena della coppia davanti alla Monna Lisa di Leonardo per invogliare tutti ad andare a scoprire il museo più famoso del mondo. Che ha battuto il record che aveva stabilito nel 2012, quando in 9,7 milioni erano accorsi soprattutto per le mostre di Raffaello e Leonardo Da Vinci, nella stessa annata dell’apertura del ramo “arte islamica”.
Di questi oltre 10 milioni di persone, tre quarti sono stranieri, con americani e cinesi in prima linea. Ma è anche importante affermare che i francesi davvero amano la loro cultura, e non solo la loro, se 2,5 milioni ogni anno scelgono di andare proprio al Louvre per ammirare le collezioni espose. Altra statistica confortante è l’età dei visitatori: nel 2018 la metà del popolo del Louvre ha meno di 30 anni.
L’idea di legare il successo di un videoclip pop di pochi minuti (visto però da 150 milioni di persone nel mondo) a un’istituzione grandiosa come il Louvre ha davvero pagato, e non solo in termini economici. L’interesse che ha suscitato l’operazione è stato incommensurabile, visto che nel museo si è organizzato anche un tour tematico di un’ora e mezza ogni giorno, chiamato “JAY-Z et Beyoncé au Louvre”. Una mossa scaltra su cui noi italiani dovremo riflettere.