Un riconoscimento agli artisti che si muovono tra le varie discipline espressive in una splendida location. Sono 115 i finalisti della 12esima edizione della mostra del Premio Arte Laguna (fino all’8 aprile 2018) che in una splendida location di Venezia mette in esposizione lavori di Pittura, Scultura e Installazione e Arte virtuale, Arte fotografica, Grafica Digitale, Video Arte e Cortometraggi, Performance, Arte Ambientale, Arte Urbana.
C’è anche il Premio Sostenibilità e Arte, progetti creativi a favore della sostenibilità, quest’anno dedicato al tema del vetro con il Premio ARS (Arte Riuso e Sostenibilità) in collaborazione con CoReVe – Consorzio nazionale del riciclo e recupero del vetro e in collaborazione con ArcSOS – Archivi della Sostenibilità, Università Ca’ Foscari Venezia.
A Venezia presso le Nappe dell’Arsenale Nord Igor Zanti, presidente di Giuria del Premio Arte Laguna diche che è partita l’apertura al pubblico con successo: “Sebbene proprio la sezione pittura, tradizionalmente, registri il maggior numero di partecipanti, evidenziando come questa pratica artistica sia ancora, a livello mondiale, la più diffusa ed apprezzata, su quello critico è la sezione che presenta maggiori problemi di analisi e di interpretazione, frutto di una incertezza identitaria profonda. Non è infatti un caso che proprio a Venezia le passate edizioni della Biennale Arte abbiano registrato una così limitata presenza di opere pittoriche. Lo stesso discorso non si può fare invece per le altre sezioni, se scultura ed installazione godono ottima salute con una naturale e quasi logica preponderanza dell’installazione, la pratica principe, che permette estensione espressive di più ampio respiro, è invece meno scontato notare come l’arte virtuale e la digital art stiano godendo di un momento di grande fortuna – prosegue Zanti – Rimane costante lo sviluppo della ricerca fotografica che pare compensare, in un certo senso, alcune carenze registrate in ambito pittorico e si conferma la progressiva ed inesorabile crescita della video arte che in questa dodicesima edizione, per scelta critica si è voluto avvicinare al corto cinematografico. Sempre un po’ a rilento pare svilupparsi invece la perfomance che continua a dibattersi tra tentazioni formalmente teatrali e ricerca più marcatamente concettuale e astratta. Sorprende, invece, molto inaspettatamente, che i lavori più interessanti si siano visti in land art – pratica difficoltosa e complessa – e nella nuova sezione di urban art, che entusiasma per l’ampio respiro della ricerca” – conclude così Zanti.
Sono stati poi elencati i finalisti del Premio ARS (Arte Riuso e Sostenibilità) che in questa edizione vede il vetro come protagonista di cui l’architetto Dante Benecchi, direttore generale di CoReVe – Consorzio nazionale del riciclo e recupero del vetro, insieme a Barbara Lingesso, ufficio comunicazione hanno sottolineato il duplice obiettivo della collaborazione con il premio: promuovere l’arte sostenibile e contribuire alla divulgazione dei principi del riciclo. “Siamo molto soddisfatti delle opere pervenute. Ci aspettavamo una grande originalità nelle opere presentate, ma credo di poter dire che gli artisti siano andati ben oltre ogni aspettativa. Abbiamo potuto apprezzare opere fotografiche, ma anche video, senza dimenticare il gusto artistico evidenziato nel riutilizzo creativo di alcuni imballaggi o la creazione di opere d’arte da imballaggi riciclati, solo per fare alcuni esempi. Purtroppo abbiamo dovuto scartare alcune opere che alcuni hanno fatto uso dei “falsi amici del vetro”: ceramica, cristallo o pyrex, ma anche lampadine e lastre in vetro.