La mostra Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger promossa dal Museo e Real Bosco di Capodimonte, mette in evidenza, tra le altre icone, anche quella di Pulcinella. Pulcinella (derivato da Puccio d’Aniello, in napoletano: Pulecenella) è una maschera campana della commedia dell’arte. Merito dell’alleanza con il Teatro di San Carlo di Napoli, in collaborazione con Amici di Capodimonte onlus e la produzione e organizzazione della casa editrice Electa. Le 19 sale dell’Appartamento Reale, riproposte in una spettacolare e coinvolgente scenografia, ideata dall’artista Hubert le Gall come la regia di un’opera musicale, diventano il palcoscenico d’eccezione sul quale vanno in scena il Teatro di San Carlo, con la sua sartoria oggi diretta da Giusi Giustino e le porcellane di Capodimonte. Vero filo conduttore della mostra: la musica che si ascolterà grazie all’uso di cuffie dinamiche – non semplici audioguide – che si attivano passando di sala in sala.
Il Museo e Real Bosco di Capodimonte ha chiuso il 2019 con 252.617 visitatori al Museo e 1.911.344 fruitori che gratuitamente frequentano il Bosco, rientrando così nella classifica dei primi 30 musei più visitati d’Italia e tra i primi 5 siti culturali più frequentati del nostro Paese.
Un 35 per cento in più rispetto ai visitatori del 2018 (188.176) e superiori ai numeri del 2017 (233.910) quando le sale dell’appartamento Reale esponevano Picasso e il suo Parade nel Salone delle Feste. Aumentano anche i visitatori che nel 2019 hanno raggiunto Capodimonte con i mezzi della City Sightseeing: 33 mila viaggiatori. Di questi 13mila sono arrivati a bordo della Linea A a due piani, prettamente turistica e ben 20mila viaggiatori – di cui 7mila residenti a Napoli (+40% residenti rispetto al 2018) – sono arrivati con lo Shuttle Capodimonte, la navetta istituita nel 2017 da Bellenger insieme all’amministratore delegato dell’azienda di trasporti Antonietta Sannino che collega efficacemente il Teatro di San Carlo con Capodimonte ogni 50 minuti, tutti i giorni (tranne il mercoledì giorno di chiusura del museo).
Un successo di pubblico raggiunto grazie a un’intensa e diversificata politica culturale, mostre, concerti, convegni, eventi, performance, incontri, maratone, attività di benessere per il pubblico e per tutti i tipi di pubblici. Nel 2019, oltre alle mostre-focus Canova. Un restauro in mostra per il ciclo L’Opera si racconta e Yeesookyung.Whinsper Only To You e Jan Fabre Oro Rosso per il ciclo Incontri sensibili, Capodimonte ha organizzato quattro grandi mostre importanti Depositi di Capodimonte. Storie ancora da scrivere, Caravaggio Napoli e le attuali ancora in corso Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica e Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli, la prima dedicata all’architettura nella storia del museo. E ancora un ricco programma culturale tra cui i concerti del Luglio Musicale (con le due serate-evento dedicate alla creazione culturale di Roberto De Simone “Capomonte”), il Festival di musica popolare nel bosco, le rassegna cinematografiche all’aperto nel bosco e in auditorium e la rassegna di musica popolare con l’associazione MusiCapodimonte, oltre all’articolata didattica museale per adulti e bambini. Basta guardare sul sito del Museo e Real Bosco di Capodimonte per rendersi conto dell’intensa attività culturale. Nel 2020, il Museo prorogherà la mostra Napoli Napoli fino al 21 settembre, mentre l’esposizione di Calatrava durerà fino al 10 maggio e in primavera l’architetto spagnolo ritornerà a Napoli per decorare la chiesa di San Gennaro che così, grazie al suo intervento, dovrebbe essere riaperta al culto per Pasqua 2020.