A un anno di distanza dalla data fiorentina del 2022, i Red Hot Chili Peppers si sono esibiti di nuovo in Italia per un unica data a Milano il 2 luglio 2023 all’Ippodromo Snai di Milano per gli iDays Milano 2023. I 70mila accorsi da tutta Italia, e non solo, per vedere Anthony Kiedis e John Frusciante hanno contribuito di molto al record di paganti ad un festival italiano quest’anno (320mila persone), superando quello registrato in precedenza sempre dagli I-Days nell’edizione del 2017 (tenutasi al Parco di Monza – Autodromo Nazionale).
Dopo l’attacco micidiale di “Around The World” e “Scar Tissue”, la band ha rispolverato alcuni singoli degli anni Ottanta e l’attesissima “Wet Sand” dall’album “Stadium Arcadium”, particolarmente amata dallo zoccolo duro dei fan. Return of the Dream Canteen è il secondo album della band nel 2022, dopo Unlimited Love certificato platino in US. I due ultimi dischi sono stati prodotti da Rick Rubin nel 2022, cavalcando la cresta di un’innegabile onda creativa. Che però non ha dato grandi successi radiofonici alla band se non “Black Summer”, riproposta in un affogato di mega-hit che sono entrate nella storia della musica, come “Californication” e “By The Way”.
Il primo tour in 5 anni della band statunitense (di nuovo con il chitarrista John Frusciante dopo un’assenza di 15), ha riportato in Italia il popolo fedelissimo dei Peppers che gli perdona davvero tutto, anche le risicate 15 canzoni in scaletta e l’assenza di “Under The Bridge”. Kiedis appare comunque di nuovo al massimo della sua forma, a 60 anni suonati e grande interazione scenica coi compagni Flea e Frusciante.
La band ha detto dei nuovi pezzi: “Siamo andati alla ricerca di noi stessi come abbiamo sempre fatto. Solo per il gusto di farlo, abbiamo suonato e imparato alcune vecchi brani. In breve tempo abbiamo iniziato il processo di costruzione di nuove canzoni. Una bella chimica che ci ha fatto compagnia centinaia di volte durante il nostro percorso. Una volta trovato quel flusso di suoni e visioni, abbiamo continuato a lavorarci. Con il tempo trasformato in una fascia elastica non avevamo motivo di smettere di scrivere e di fare rock. Ci sembrava un sogno. Quando tutto è stato detto e fatto, il nostro amore l’uno per l’altro e la magia della musica ci avevano dato più canzoni di quante ce ne aspettassimo. Ebbene, ci siamo riusciti. 2 doppi album pubblicati uno di seguito all’altro. Il secondo è significativo quanto il primo, o forse il contrario. ‘Return of the Dream Canteen’ è tutto ciò che siamo e che abbiamo sempre sognato di essere. È pieno di roba. Realizzato con il sangue dei nostri cuori“.
PER MAGGIORI INFO SUI RED HOT CHILI PEPPERS
