Si è fatto fotografare da astronauta sulla copertina del suo nuovo lavoro, Ossigeno, perché aveva bisogno di respirare. Ha soli 24 anni Rkomi, pseudonimo di Mirko Martorana, (ex?) rapper milanese che ormai è uscito dal sottobosco degli aspiranti ed è diventato artista a tutto tondo.
Da quando è uscito “Io in Terra”, primo disco ufficiale pubblicato nel 2017, Rkomi è diventato più riflessivo, preciso, attento ai suoi passi. Venerdì 13 Luglio esce Ossigeno, un libro a corredo di 6 inediti che racconteranno a pieno il suo mondo e quello che gli è successo dopo la popolarità improvvisa, quando ha deciso di fermarsi e voltarsi indietro per poter guardare avanti e Ossigeno nasce proprio da questa esigenza.
Per i sui fans 112 pagine di pensieri, appunti, aneddoti e ricordi, dall’esordio di Dasein Sollen sino ad oggi, mentre “Io in Terra summer tour” lo vedrà protagonista live nelle principali città italiane per tutta l’estate.
Sei diventato scrittore?
Sono molto giovane ma ho ben presente cosa sia e cosa non sia un prodotto come Ossigeno. Non sono un avido lettore e non ho scritto un libro. È una raccolta di pensieri che ha una colonna sonora, per questo esce il disco accluso.
Sei molto schivo. Come affronti la popolarità?
Mi crea meno difficoltà di un anno fa, anche se penso che si senta che sono molto sensibile. Mi apro davvero molto nei miei brani, metto in evidenza gli estremi, i lati deboli o forti. Nella performance, a volte mi pesa e mi riesce meglio. Dico spesso cose che ho sotterrato, portare questo mondo live mi fa venire in mente dei ricordi fotografici che emozionano tanto.
Che idea hai di questo mestiere?
Il mio sogno e la mia passione è quello che sto facendo, ma so che magari fra qualche mese non mi piacerà più quello che è uscito come mi piace ora, ma questo è un atteggiamento che mi rappresenta.
Stai facendo con i nuovi brani una transizione di generi. Come è avvenuta?
Uscire dal rap mi ha svegliato, ovviamente è un genere che mi ha formato e in cui ho fatto molto, non negherò mai il mio amore verso il rap ma devo allargare i miei ascolti, lo voglio fare, voglio essere anche altro e misurarmi in altri approcci alla musica più cantati. Ovviamente mi fa piacere che persone come Jovanotti che hanno fatto il loro esordio in altre epoche mi apprezzino.
Ed Eminem?
Non sono andato a vederlo perché secondo me lui è uno che c’è sempre stato ma che non ha avuto un’influenza determinante su di me. Ma massimo rispetto.
L’ossigeno come lo ritrovi?
Mi alleno, vado a correre, i social non li cago più di tanto, sto con la mia ragazza, coi miei nipoti, mio fratello, mia madre, faccio cose umane e che mi ricordino le mie origini. So quanto è importante non uscire troppo da quello che è la tua natura. Non mi isolo ma ritrovo me stesso, mi dedico al Muay Tai, la boxe tailandese, anche se magari non sembra, ero sotto allenamento ogni giorno prima di girare il primo video e poi ho dovuto interrompere. Per questo voglio riprendere e prepararmi a un incontro.