
Scomparso nel 2012, Roberto Paolini era capace di comunicare la sua arte attraverso sculture, dipinti e con i suoi piatti. L’artista, infatti, era noto anche come chef. A distanza di quasi trent’anni, la figlia Elena ha deciso di dare vita a una fondazione per valorizzare i lavori di suo padre e così è nato l’Archivio delle Opere di Roberto Paolini.
Questo archivio nasce per preservare la collezione delle opere realizzate dell’artista attraverso installazioni capaci di interagire con lo spazio circostante, opere capaci di mettere in evidenzia la bellezza dei suoi gioielli.
Le opere itineranti, che prevedono shooting fotografici con modelle che indosseranno i gioielli e video, sono già state ospitate da importanti musei e tante altre realtà italiane hanno già aderito al progetto: Museion – Museo d’arte contemporanea di Bolzano, Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, MACRO – Museo di Arte contemporanea di Roma, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Palazzo Fortuny di Venezia, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Collezione Ernesto Esposito di Napoli, Fondazione Pierluigi e Natalina Remotti di Camogli e Collezione Tullio Leggeri – Alt di Bergamo e la casa d’asta Sotheby’s di Milano.
A coronare questo progetto di valorizzazione e divulgazione, è stata presentata, proprio presso la casa d’asta Sotheby’s nella nuova sede milanese di Corso Venezia, la monografia Roberto Paolini, I Gioielli della Collezione. Opera nata dalla collaborazione tra l’Archivio delle Opere di Roberto Paolini e la casa d’asta Sotheby’s.
Edita da Maretti Editore e curata da Adriana Polveroni insieme a Daniela Mascetti, Senior Jewellery Specialist di Sotheby’s, Daniela Ferretti, direttrice di Palazzo Fortuny, e a Elena Paolini, direttrice dell’Archivio Paolini, l’opera illustra, tra le altre cose, anche gli scatti catturati on stage. Sono raccolti in una speciale sezione, dal titolo Backstage at the Museum, che presenta un dialogo sintetico e produttivo tra le architetture museali e le sculture gioiello di Roberto Paolini.
“Questa monografia si pone a coronamento dell’omonimo progetto d’eccellenza che, grazie alla preziosa collaborazione con Sotheby’s, ha inteso valorizzare l’universo delle sculture gioiello di mio padre Roberto Paolini. L’opera monografica propone, nel contempo, una ricognizione scientifica di questa straordinaria produzione risalente agli anni anni ‘Ottanta e Novanta con un approccio multidisciplinare in cui l’arte, la ricerca storica, il mondo della fotografia e del video concorrono a creare un catalogo in cui le immagini coesistono con i materiali d’archivio, riflessioni critiche, tecniche e biografiche, impresa resa possibile grazie all’impegno e all’attività dello Staff dell’Archivio Paolini.” dice Elena Paolini.
Il progetto proseguirà all’estero nel 2017, ospitato da Musei e Collezioni internazionali.
Informazioni su: www.archiviopaolini.it