L’isola azzurra che sposa il lusso è un “matrimonio in paradiso”, come dicono gli inglesi. Rolex Capri Sailing Week ha un vincitore per l’edizione 2018. Nella categoria di Maxi ha vinto Caol Ila R (YCCS), del londinese Alex Schaerer, che ha ricevuto anche una targa dall’ IMA, mentre tra i Mylius ha trionfato Ars Una, degli armatori romani Biscarini-Rocchi (ADS GranLasco).
In classe Orc a vincere il prestigioso orologio e il premio del CRV “Italia” sono stati, tra le barche grandi, Freccia Rossa, di Vadim Yakimenko (YC Ancona) e tra le piccole, Squalo Bianco del siciliano Concetto Costa (Nic Catania). Al sodalizio più rappresentato sul podio della RCSW, lo Yacht Club Costa Smeralda, è andato il trofeo messo in palio dallo YC Italiano, consegnato dal vice presidente Jean Dufour.
Il percorso degli eventi legati alla 65esima edizione della regata campana è iniziato con l’apertura del villaggio ospitalità della Rolex Capri Sailing Week sulle terrazze di copertura del Circolo del Remo e della Vela Italia. L’intento è stato quello di realizzare una vetrina sul lungomare, un ponte tra la vela e la città di Napoli, celebrato con un cocktail offerto da Fideuram in onore dei partecipanti alla 64a Regata dei Tre Golfi, la prima delle regate in programma che si sono concluse a Capri il 19 maggio.
Con la cerimonia di premiazione, nella piazzetta caprese, si è conclusa la Rolex Capri Sailing Week: dopo quattro giornate di regate, i titoli di Campioni Nazionale del Tirreno, la Mylius Cup – in palio tra le imbarcazioni del cantiere piacentino- ed il Maxi Yacht Capri Trophy destinato alle meravigliose barche arrivate dal Regno Unito, dalla Francia, dal Principato di Monaco, dagli Stati Uniti e, naturalmente, dall’Italia.
Sul palco della piazzetta più nota nel mondo i rappresentanti dei circoli organizzatori, Yacht Club Italiano, Circolo del Remo e della Vela Italia Italia e Yacht Club Capri, Andrew McIrvine segretario generale dell’IMA (International Maxi Association) ed il presidente Italia della Rolex, Gian Riccardo Marini con il direttore generale Stephan Müller che hanno consegnato agli armatori, vincitori della classifica combinata tra la Regata dei Tre Golfi e le prove capresi, i quattro orologi Rolex-submariner date.
“La collaborazione tra i club organizzatori ha prodotto un risultato vincente – afferma un soddisfatto Roberto Mottola di Amato, presidente CRV Italia -. Lo YC Italiano ha promosso sull’intero piano nazionale la partecipazione di molti armatori, così come grazie allo YC Capri abbiamo avuto un’accoglienza unica sull’isola e una valida gestione delle prove in mare. Il tutto si evidenzia anche dal numero delle barche iscritte, 121, che hanno goduto di buone condizioni meteo, a partire dalla Tre Golfi, e di ottime regate sulle boe e costiere, a Capri, grazie al Comitato di Regata che ha realizzato percorsi che hanno esaltato il territorio ed il valore tecnico delle prove”
Anche Marino Lembo, presidente dello YC Capri, traccia un bilancio positivo anche in considerazione del turismo di qualità che produce il movimento velico della RCSW: “All’edizione di questo anno, che di fatto ha aperto la stagione turistica dell’isola, hanno partecipato nomi importanti dell’aristocrazia e dell’industria mondiale. Un movimento turistico importante per numeri e qualità di persone che hanno aderito. Basti pensare che nell’equipaggio di SUD, la barca giunta dall’Olanda, anche un membro della famiglia reale, il principe Maurits Van Oranje – Nassau, in gara anche il baronetto inglese Sir Peter Ogden, armatore di Jethou, dal nome dell’isola del canale della Manica di cui è proprietario e che conta solo 3 abitanti”.
Questi i vincitori delle regate della Rolex Capri Sailing Week:
Maxi Yacht Capri Trophy Cat Maxi R – Pepe Cannonball, di Dario Ferrari – ITA (YC Costa Smeralda) Cat Maxi R/C – Caol Ila R Alex Schaerer GBR – (YC Costa Smeralda) + Combinata
Mylius Cup Ars Una, degli armatori romani Biscarini-Rocchi (ADS GranLasco) + Combinata
Campionato Nazionale del Tirreno: ORC A (barche grandi) Race – Freccia Rossa, di Vadim Yakimenko (YC Ancona) + Combinata Classe 0 – Ulika di Stefano Masi (RCC Tevere e Remo) Classe 1 – Chestress 3 di Ghislanzoni (YC Italiano) Classe 2 – Morgan IV di Nicola De Gemmis (CC Barion) ORC B (barche piccole) Combinata – Squalo Bianco di Concetto Costa (Nic Catania) Classe 3 – team X-Rea di Federico Servadio e Andrea Cavagnis (Il Portodimare) Classe 4 – Suakin II, di Francesco Golia (RYCC Savoia)
La Rolex Capri Sailing Week 2018, organizzata dallo Yacht Club Italiano, dal Circolo “Italia” e dallo Yacht Club Capri, alla quale sono iscritte in totale 117 imbarcazioni, rappresenta un importante evento sportivo, ma anche un attrattore turistico con il coinvolgimento di oltre 1000 velisti e con la spettacolare e unica partenza notturna di una delle regate più antiche e longeve del Mediterraneo.
La manifestazione velica nata a Capri, si apre anche alla città di Napoli, grazie alla sinergia che si è creata con il Circolo del Remo e della Vela Italia e, dal mare, cerca uno sbocco a terra, con il villaggio ospitalità che si affaccia sul Porticciolo di Santa Lucia, come una vetrina della vela per i turisti e per i napoletani rappresentando, di fatto, il “campo base” nella prima parte della manifestazione sportiva.
La prestigiosa gara, giunta alla 64a edizione, è valida per il Campionato Italiano Offshore 2018 ed è stata inserita, da quest’anno, all’interno del circuito IMA Mediterranean Maxi Offshore Challenge 2017-2018.
Il percorso si snoda su una distanza di circa 150 miglia, in cui i velisti attraversando i golfi di Napoli, Gaeta e Salerno, sfiorano le isole più belle del Tirreno: Procida Ischia, Ventotene, Ponza, Capri e gli scorci affascinanti della costiera amalfitana e degli isolotti de Li Galli.
Le regate sull’isola su percorsi costieri e sulle boe, sono valide per il campionato Nazionale del Tirreno, per il Maxi Yacht Capri Trophy – riservate a imbarcazioni lunghe oltre 60 piedi – e per la Mylius Cup, che viene assegnata per il secondo anno consecutivo a Capri.
Le 90 barche che lasceranno Napoli, sotto le luci delle fotoelettriche, battono bandiere di ben 8 nazionalità differenti. Oltre al nostro Tricolore sventolano guidoni francesi, della Gran Bretagna, Olanda, Finlandia, del principato di Monaco e di oltre oceano degli Stati Uniti e delle Isole Cayman. Tra le barche d’epoca viste in Campania, che hanno ricevuto l’assistenza, prima durante e dopo la regata dell’antico Cantiere del Legno Aprea, grazie alla disponibilità di Nino Aprea e Giovanni Caputo, c’è stato Calypso (12,20 mt), la barca della Marina Militare, costruita nel 1968 che partecipa alla sua prima regata dopo il recente varo e lungo restauro, il Don Quijote (17,20 mt), e Vistona (16,20 mt) che arriva dallo Y.C. Porto Cervo. Un’altra sezione è Tre Golfi X 2, riservata ad imbarcazioni con due persone di equipaggio.
Record e detentori – Il record della regata è stato raggiunto nel 2016 da Cippalippa 8 che, con il tempo di 16 ore 44′ e 13″, ha cancellato quello conquistato dieci anni prima dal My Song di Pierluigi Loro Piana (25 ore e 27′). Il Cookson 50 di Punta Ala, dell’armatore Guido Paolo Gamucci, è stato venduto l’anno successivo al napoletano Pietro Moschini che l’ha ribattezzata Endlessgame e che, con la bandiera dello R.Y.C.C. Savoia, è arrivata seconda all’edizione del 2017 battuta da Kuka 3 barca gemella dell’armatore Franco Niggeler, attuale detentrice del trofeo.
La più piccola e la più grande – Alla Regata dei Tre Golfi, tra le novanta imbarcazioni, anche X-Tention di soli 9 metri, dell’armatore salernitano Roberto Guerrasio che rappresenta l’imbarcazione in gara più piccola, mentre il record di lunghezza spetta all’inglese Carol Ila R, con i suoi 21.95 mt di proprietà del londinese Alex Schaerer.