Un team di creativi italiani ha squarciato un velo su un argomento ancora spinoso per il cinema, come l’omosessualità dichiarata (o meno) nell’ambito della professione. Con il film “Romana Gioventù!” (nel mercato internazione il titolo è ‘Roman Youth!’), il regista Federico Cianferoni e il produttore Claudio Filippo Fagugli, hanno vinto il premio della Roma Lazio Film Commission e stanno facendo il giro del mondo dei festival indipendenti. Dieci minuti intensi di un corto che racconta i nostri giorni.
Luke è un millennial che vorrebbe fare film e non ci riesce. Non riesce ad abbattere le sue barriere mentali e non riesce a integrarsi in una società dove fare film non è neanche accettata come professione. Luke cerca un senso alla sua mancanza di ispirazione, cerca un senso nel vivere a Roma, una città così elettrizzante ma allo stesso tempo così intrappolata nel suo passato. Luke cerca conforto negli amici e negli amanti, che sono l’unica vera forma di distrazione, di analisi e di consapevolezza. Voci esterne che interrompono il flusso di idee riportandolo alla realtà.
Perché la storia di un regista trentenne che ha difficoltà nell’affermarsi sta piacendo molto? Cianferoni spiega così: “Romana Gioventù è un film su di noi. Su noi millennials disadattati che non troviamo mai pace in niente. Luke vorrebbe fare un film, vorrebbe esprimere il proprio essere, così come tutti noi vorremmo fare cose che ci sembrano impossibili. Ma alla fine i sogni non sono mai irrealizzabili, basta trovare il proprio modo personale e intimo di realizzarli“.


Il film ha avuto la prima mondiale al Here And Queer Film Festival all’Università di Firefax in Virginia, USA. Poi è stato proiettato alla Casa del Cinema a Roma, al Digital Media Festival (dicembre 2022) dove ha vinto il premio Movieland della Roma Lazio Film Commission come miglior cortometraggio. È stato poi in concorso e proiettato al 38° Lovers Film Festival di Torino (una branca del Museo del Cinema di Torino e Torino Film Festival) con direttore artistico Vladimir Luxuria ad aprile di quest’anno.

Per quanto riguarda l’inaspettato successo in India, i due italiani sono stati protagonisti quest’anno a Mumbai/Bollywood, dove il film è stato proiettato al 14° Kashish Film Festival. A Mumbai si tratta del più importante e influente Festival LGBTQI+ dell’Asia, nell’iconico Liberty Cinema di Mumbai, città di Bollywood, la più importante industria cinematografica al mondo. Tanto da far guadagnare a “Romana Gioventù” anche l’interesse dell’influente The Hindu. Un risultato non scontato, visto che parliamo di un paese dove l’omosessualità è stata decriminalizzata solo nel 2009.
Cianferoni è convinto che l’emotività che genera il film non è da attribuire all’orientamento sessuale del protagonista. “Volevamo far capire che le ambizioni e le frustrazioni sono comuni a tutti quelli che vogliono trovare un posto nel mondo, non c’entra molto la condizione che si vive”.
I due creativi seguono la produzione dei loro lavori in maniera completa. Per “Romana Gioventù!” ad esempio, hanno voluto la colonna sonora di Maria Sole, artista che considerano bandiera di un rinnovamento culturale. Assieme hanno fondato la Factory Film, “una sorgente di idee creative per dare spazio all’arte, video, fotografia”, dicono.
La Factory Film ha prodotto cortometraggi premiati in vari festival internazionali, così come editoriali moda e spot social, campagne foto e video per brand rinomati (come Carolina Herrera e Harlan&Holden), documentari e programmi tv (Chi ha Dormito in Questo Letto? di Damiano Gallo per DiscoveryWarner)