Lui è Sergei Polunin, ballerino ucraino talentioso, bello e ribelle che non fa mistero delle sue inquietudini. Lei è Verona, città che ha segnato l’iscrizione nella storia di William Shakespeare e Franco Zeffirelli, teatro delle loro meravigliose creazioni. Fra qualche settimana l’Arena sarà scenario per un debutto inedito. Al Festival della Bellezza di Verona la spiazzante, travolgente star assoluta del balletto internazionale, Sergei Polunin, nuova “anima rock” della danza, debutta con Alina Cojocaru, Johan Kobborg e un cast di 20 ballerini nella prima mondiale di Romeo & Giulietta.
Appuntamento per lunedì 26 agosto (ore 21.00) all’Arena di Verona, per lo spettacolo prodotto da Polunin ink e Showbees in collaborazione con ATER (Associazione Teatrale Emilia-Romagna) e con il Festival della Bellezza.
Per la sua VI edizione il Festival della Bellezza propone nell’ambito della propria programmazione una versione originale e contemporanea della celebre tragedia shakespeariana musicata da Prokofiev.
Grazie alle coreografie di Johan Kobborg (anche lui nel cast nei panni di Tebaldo), alle scene di David Umemoto – scultore e visual artist – e a un corpo di 20 danzatori di livello mondiale, Romeo & Giulietta, pur nella fedeltà alla tradizione del balletto classico, si arricchisce di traiettorie e gestualità che aprono nuove prospettive nell’arte della danza.
Una messinscena vibrante di una delle più potenti e tragiche opere di William Shakespeare, nella città della coppia di innamorati più famosa della storia.
“È un grande passo avanti per noi: l’obiettivo che ho sempre voluto raggiungere, cioè di produrre il balletto classico lontano dalle compagnie di balletto stabili; qui seguiamo le nostre regole e le nostre idee; nel perseguire questo obiettivo voglio lavorare con Johan Kobborg. In lui vedo il coreografo che può rinnovare l’immagine e il futuro del balletto, pur mantenendolo classico, perché unisce in sé l’approccio moderno al rispetto per la tradizione. Essere qui all’Arena di Verona è fantastico! L’idea di essere all’aperto, sentirsi parte della natura, non esiste un posto altrettanto perfetto per esibirsi e comunicare con il pubblico. Verona è anche la città, la casa di Romeo e Giulietta e non vedo l’ora di danzare sulla partitura drammatica di Prokofiev, per la prima volta qui a Verona”. Sergei Polunin
Sergei Polunin è stato ospite il 21 giugno a Verona per assistere in Arena alla prima de “La Traviata”, ultimo lavoro firmato dal Franco Zeffirelli, da poco scomparso. Arrivato in Italia per un tour che lo ha portato nelle Marche, a Firenze e al Festival di Nervi, Polunin con la sua bravura ha fatto dimenticare in parte la grande polemica che lo ha riguardato l’anno scorso, e che gli è costato anche l’annullamento di qualche spettacolo in Francia. In un’intervista ha dichiarato, riferendosi ai propri colleghi: “Non siate effeminati, siate uomini, lupi e leoni”. L’Opera di Parigi lo ha allontanato, ma forse l’esternazione ha contribuito ad accrescere il suo mito.
Al centro della scena all’Arena brillerà l’estro virtuoso di Sergei Polunin, celebrità di fama mondiale che innova i canoni del balletto classico, circondato dall’alone delle rockstar, diretto discendente della stirpe di geniali, sensuali, iperbolici danzatori che da Nijinsky a Nureyev hanno infiammato i teatri e l’immaginario di milioni di fan.
Un Romeo post-litteram, più veloce ed eccitante, proiettato al futuro, che trova nel talento e nei muscoli del trentenne danzatore ucraino il diapason delle infinite potenzialità della danza.
Polunin, spirito inquieto e indipendente, innovatore per vocazione, fa della commistione di contesti creativi – oltre alla danza, è protagonista al cinema, nella moda, nella recitazione – il tratto distintivo di un nuovo approccio all’arte di Tersicore.
L’altra metà della storia d’amore vive nella grazia e nel talento di Alina Cojocaru, Giulietta, danzatrice rumena di fama mondiale, da anni ballerina principale dell’English National Ballet e parte di alcuni tra i più prestigiosi corpi di ballo internazionali.
Sorprende la coincidenza e la connessione tra il ballerino Sergei Polunin e il regista Franco Zeffirelli, attraverso una delle più grandi storie mai narrate e una città tra le più belle al mondo.
La tragedia di Romeo e Giulietta, che ha in Verona il suo magico palcoscenico, ha trovato forma visiva nel 1968 attraverso l’omonimo film di Zeffirelli, una delle trasposizioni più fedeli e acclamate dell’opera shakespeariana. Immagini di amore e dramma, che si fanno danza e musica nel balletto musicato da Prokofiev, di cui Polunin sarà protagonista il 26 agosto in prima mondiale all’Arena di Verona, con coreografie di Johan Kobborg.
Ed è proprio in Arena che il 21 giugno è andata in scena la prima de La Traviata, ultimo lavoro diretto da uno dei più celebri registi italiani, scomparso da poco. Un luogo iconico e un maestro del cinema, che trovano un punto di contatto nell’arte di Sergei Polunin, interprete della bellezza della danza e di un’opera immortale.
Romeo & Giulietta è parte del programma della VI edizione del Festival della Bellezza. Con eventi ideati appositamente, connessi tra di loro, riflessioni in format teatrale, concerti e spettacoli unici e in prima nazionale in scenari storici di grande suggestione architettonica e artistica, il Festival è oggi un unicum nel panorama culturale italiano.
“Zeffirelli è stato uno dei più grandi registi italiani – ha detto Sergei Polunin ricordando l’artista scomparso -, sono contento di essere a Verona per assistere a La Traviata per la prima volta, e celebrare un regista leggendario. Sono affascinato dal cinema, e guarderò il suo film per farmi ispirare. Mi rende felice poter danzare sul palcoscenico dell’Arena, un luogo meraviglioso, spero che la città sia orgogliosa di ospitare il nostro spettacolo Romeo & Giulietta. Romeo è un personaggio non solo romantico, ma soprattutto passionale, vivace: cercherò di interpretarlo con questo spirito, e farlo a Verona lo rende una grande emozione”.
Fotoservizio a Verona Sergei Polunin-Johan Kobborg, 21 giugno 2019 di Fabio Benato.