10 Febbraio 2019

Sanremo 2019, la finale vista con gli occhi di Baglioni: “Mahmood ricorda me”

Milioni di interazioni sui social e 10 milioni davani alla tv in media. Il festival ha ritrovato i giovani e anche una "pax musicale".

10 Febbraio 2019

Sanremo 2019, la finale vista con gli occhi di Baglioni: “Mahmood ricorda me”

Milioni di interazioni sui social e 10 milioni davani alla tv in media. Il festival ha ritrovato i giovani e anche una "pax musicale".

10 Febbraio 2019

Sanremo 2019, la finale vista con gli occhi di Baglioni: “Mahmood ricorda me”

Milioni di interazioni sui social e 10 milioni davani alla tv in media. Il festival ha ritrovato i giovani e anche una "pax musicale".

E mentre nella serata finale della 69^ edizione del Festival di Sanremo, volano gli ascolti con oltre 10 punti di share in più rispetto alla quarta serata, è boom pure sui social, che attestano 4 milioni di interazioni per Sanremo 2019, il Festival più commentato di sempre e il più visto rispetto al passato tra i giovani dagli 8 ai 24 anni.

Baglioni riceve la targa “Amico di Sanremo” di cui in passato si sono insigniti tanti personaggi illustri.Ha voluto separarsi dalle dinamiche extrafestaliere per non influenzarsi durante il lavoro, e mantenere serenità anche nei momenti più delicati.

Aggiunge che ha bisogno di ombra, fino a quando tornerà a cantare in tournée.Un podio con Mahmood, Il Volo e Ultimo, tutto giovane, con un’età media di 25 anni che rappresenta vari stili musicali.

Baglioni si dichiara contento delle promesse mantenute, con un Festival di canzoni, ma pure di contenuti, e la musica usata non in funzione gregaria, ma propositiva.

Dice che la gioia di Mahmood gli ha ricordato la sua, quando da studente sconosciuto di Architettura, si ritrovò famosissimo con “Questo piccolo grande amore”, con quel senso di spaesamento positivo di chi possiede la capacità di sognaree vede tagliare untraguardo.Ha una parola per Ultimo, con una storia simile a quella di Mahmood, che ha sfiorato per poco la vittoria. Sottolinea un cambio epocale nel passaggio ai giovani, che devono prendere il testimone del domani.

Qualsiasi direttore artistico si trova davanti al problema della gestione delle serate e della modalità di organizzazione delle giurie. C’è anche un certo timore per la Sala Stampa,egli piacerebbe avere solo il televoto come elemento giudicante, sottolineando qualche dubbio sulla “giuria d’onore”, in merito al creareavolte elementi discordanti.

Virginia Raffaele ringrazia i due “Claudi” e la possibilità di duettare più volte con Baglioni, e rivela che desidera ritornare in teatro, che ama particolarmente.

Claudio Bisio si palesa felice che a 61 anni, sia stato voluto in un’esperienza così mastodontica. Aggiunge che avrebbe voluto maggiore interazione con Virginia Raffaele per la parte comica. Rivela che per i fischi in sala, all’annuncio del 4^ posto a Loredana Bertè, la Rai darà un premio “Pubblico dell’Ariston” alla cantante.  Il cantautore chiude con un ‘ne è valsa la pena’, precisando che lo show non deve mai prevalere sulle canzoni, che sono protagoniste sovrane, mentre si mormora una possibile riconferma come conduttore e direttore artistico per l’anno venturo, replica che naviga in mare aperto ed è prematuro prendere decisionianticipate. Il troppo stroppia e ci sarebbe tanto da ragionare, cambiare, migliorare. Chiude con una battuta: “Mio padre diceva ‘continua a fare questo lavoro, che è sempre meglio che lavorare!”.

Report e foto da Sanremo Cinzia Alibrandi per The Way Magazine.

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Cinzia Alibrandi

Cinzia Alibrandi

Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
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