21 Dicembre 2020

Sapevate che esiste un genere “archeocinema”?

La ricostruzione di animali e mostri fantastici e leggendari. Ma anche la scoperta di enigmi millenari come le linee aeree nel deserto del Perù. Tutto documentato in film di grande presa.

21 Dicembre 2020

Sapevate che esiste un genere “archeocinema”?

La ricostruzione di animali e mostri fantastici e leggendari. Ma anche la scoperta di enigmi millenari come le linee aeree nel deserto del Perù. Tutto documentato in film di grande presa.

21 Dicembre 2020

Sapevate che esiste un genere “archeocinema”?

La ricostruzione di animali e mostri fantastici e leggendari. Ma anche la scoperta di enigmi millenari come le linee aeree nel deserto del Perù. Tutto documentato in film di grande presa.

Un genere tra il fantascientifico documentato e il divulgativo culturale. Si tratta dell’archeocinema, recentemente celebrato al Museo MANN di Napoli con un premio che ha coinvolto anche le scuole, che sta prendendo sempre più piede grazie alla segmentazione degli interessi degli utenti, soprattutto online.

Prendete ad esempio il film Gli ultimi segreti di Nazca di Jean Baptiste Erreca (Francia) in carnet sui canali Sky. Grazie alle analisi sul DNA e all’uso delle moderne tecnologie, una squadra di scienziati potrebbe scoprire il significato delle misteriose linee di Nasca in Sud America. La narrazione che si snoda nei 60 minuti di documentario, analizzando una campagna di scavo dopo l’altra, ricostruisce l’origine, nel deserto di Nazca (sud del Perù), dell’immenso complesso che, con le linee geometriche e i misteriosi geoglifi visibili solo dal cielo, ancora oggi desta meraviglia e curiosità. 

Il “Premio Scuole” del MANN di Napoli è stato assegnato da circa 750 studenti degli istituti superiori napoletani con un team di 24 docenti: la partecipazione degli allievi è stata promossa grazie alla collaborazione dei Servizi Educativi del MANN con l’Associazione Moby Dick. Il riconoscimento è stato conferito a Mostri e Miti (foto di questo servizio) di Carsten Gutschmidt (Germania). Il regista che ha esordito negli anni 90 coi videoclip, si è poi specializzato in ricostruzioni medievali. Quest’opera originariamente in episodi per la ZDF è in grado di mescolare sapientemente strumenti tecnologici e rigore scientifico, raccontando l’evoluzione del concetto di Medioevo, tra folclore e cultura; nel documentario, draghi, animali fantastici e creature mitiche permettono di ripercorre l’origine di figure alla base dell’immaginario collettivo. Il drago è un essere ibrido che era già conosciuto nelle antiche culture della Cina e del Medio Oriente e si è diffuso in tutto il mondo. I mostri hanno sempre popolato gli incubi e le fiabe delle persone. Qui vengono narrate anche le tracce dell’inquietante “Chupacabra” succhiatore di capre in Texas e la storia dei paleontologi alla ricerca dei resti del seducente unicorno fino al Kazakistan.

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