Sarà la confluenza delle culture del Mediterraneo a essere protagonista a Palermo 2018, il programma di attrattive turistico-culturali per l’anno di Palermo Capitale della Cultura Italiana.
L’area coinvolta dagli eventi, corrispondente alla ex Provincia di Palermo, è un generatore di ricchezza, di opportunità di lavoro e di crescita della produttività attraverso la sua capacità di attrarre popolazione.
La città è sede di importanti musei e testimonianze del passato arabo-normanno e si sta preparando al grande appuntamento. Prima imperdibile mostra quella dedicata a Ignazio Schifano, con 20 lavori da collezioni private esposti a Palazzo Forcella De Seta.
I Craft è invece il titolo dell’evento curato da Lucio Tambuzzo e patrocinato dall’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, prevede installazioni in cui artisti contemporanei propongono una reinterpretazione degli antichi saperi della tradizione orale secolare e delle loro espressioni iconografiche.
Suggestive le strutture di barche realizzate dall’ultimo mastro d’ascia di Acitrezza, Giovanni Rodolico, pupi palermitani e catanesi della collezione di Mimmo Cuticchio e i nuovi pupi di Roberto Lo Sciuto, opere di video arte di Emilio Orofino.
Il concerto di fine anno sarà animato dalla musica di Edoardo Bennato, che negli anni 80 pubblicò il brano di denuncia Zona Espansione Nord. A condurre la serata a piazza Politeama saranno l’attore e radio speaker Sergio Friscia e la web celebrity Federica Minia. Si esibiranno anche gli Heron Temple, il duo palermitano che ha partecipato a «X Factor», i Tamuna, i comici Salvo Piparo e Stefano Piazza.
BIENNALE MANIFESTA 12 – La città è in rifacimento. Recentemente si sono aperti anche lavori di restyling di una delle piazze più ricche di patrimonio storico della città, piazza Borsa. Piazza Magione e Palazzo Botura, oltre al teatro Garibaldi, saranno le sedi d’elezione per la Biennale d’arte Manifesta 12. Si tratta di un evento nomade che dagli anni 90 promuove le differenze e gli incontri culturali in Europa.
Durante la biennale (16 giugno-4 novembre 2018) , il Teatro Garibaldi sarà il principale luogo d’incontro e di accoglienza di Manifesta 12, proponendo la caffetteria e la biblioteca, punti vendita di biglietti, punti vendita e punti di accoglienza. Ospiterà anche il programma pubblico, con dibattiti, workshop e proiezioni di film. Il teatro (1861) è situato nel quartiere Kalsa di Palermo, storico quartiere arabo costruito nel IX secolo e caratterizzato da una fitta rete di strade ortogonali interrotte da piazze.
Il tema degli interventi artistici site-specific che invaderanno di bellezza Palermo, “Il Giardino Planetario. Coltivare la coesistenza”. La manifestazione lungo il 2018 ospita quattro sezioni, ognuna su temi chiave del concept: “Garden of Flows”, “Out of Control Room”, “City on Stage” e “Teatro Garibaldi”.
Il progetto curatoriale di Manifesta 12 è derivato dalla città stessa attraverso una fase preliminare di indagine che ha dato vita allo studio urbano “Palermo Atlas” che diventerà un libro. Curato dallo studio internazionale di architettura OMA, è stato funzionale a ottenere una comprensione più profonda delle strutture sociali, culturali e geografiche di una città così complessa e stratificata, evidenziandone le opportunità esistenti.
La programmazione delle attività ad oggi definita si estende da Monreale a Castelbuono attraversando Palermo e i comuni della costa tra i quali Bagheria e Cefalù. Evidente il riferimento all’itinerario arabo – normanno (Monreale, Palermo, Cefalù) con una estensione a Castelbuono. I Creative Mediator di Manifesta 12, Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis, promettono di coniugare impegno sociale ed esperienza artistica sperimentale ed emergente.
L’arrivo Palermo Capitale della cultura 2018 verrà celebrato il prossimo 31 dicembre e il 1* gennaio 2018 con l’illuminazione con i colori della bandiera italiana di Palazzo delle Aquile, Villa Niscemi, teatro Massimo e Palazzo Ziino.
QUATTRO LINGUE – La vocazione di mediazione palermitana è simboleggiata dalla Lapide Quadrilingue, custodita nel Palazzo della Zisa: una stele funeraria datata 1149, in giudaico, in latino, in greco e in arabo che riporta anche le date dei calendari diversi di queste culture che qui si incontrano. Era la leggendaria multietnicità della corte di Ruggero II e il rispetto per tutte le religioni e tutti i popoli che abitavano la Sicilia.
Palermo 2018 sarà anche l’occasione per riscoprire la ricchezza monumentale e culturale della Città di Bagheria, con il museo Guttuso, le ville nobiliari pubbliche e private, il museo del giocattolo antico siciliano.
Il museo, che include anche cere, è frutto di anni di ricerche e di lavoro dello studioso Pietro Piraino Papoff e delle figlie Laila e Lucilla, allo scopo di educare i bambini all’interculturalità.