Interessante che la picola retrospettiva ombrosa ed evanescente di Sarah Moon, modella negli anni Sessanta (nota come Marielle Hadengue) e poi fotografa, si chiami “Time At Work”. La curatela della Fondazione Sozzani a Milano avrà sicuramente pensato alle immagini senza tempo che in realtà più che lavori dell’artista, sono davvero delle pennellate di storia e moda.
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Una moda che non appare in primo piano, se non nell’immaginario di quanti amano la sua fotografia, tratteggiata e soltanto accennata, apparentemente distratta portata avanti dalla prima donna chiamata a fare il calendario Pirelli, nel 1972. Eppure qualcosa di impercettibile sfugge sempre agli occhi del visitatore di una mostra della Moon, perché se è vero che la fotografa ha anticipato molta parte dell’immaginario artistico contemporaneo, è indubbio che il mistero e le forme siano il suo graffio inacciuffabile.