10 Giugno 2024

Serre Barberini, il ristoro nuovo al museo

Apre il nuovo caffè ristorante nei giardini di Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, via delle Quattro Fontane 13.

10 Giugno 2024

Serre Barberini, il ristoro nuovo al museo

Apre il nuovo caffè ristorante nei giardini di Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, via delle Quattro Fontane 13.

10 Giugno 2024

Serre Barberini, il ristoro nuovo al museo

Apre il nuovo caffè ristorante nei giardini di Gallerie Nazionali di Arte Antica a Roma, via delle Quattro Fontane 13.

Nel Seicento questo luogo di Roma è stato un incantevole angolo di pace dove ammirare arte e natura. All’interno della serra ottocentesca nei giardini di Palazzo Barberini, una delle sedi delle Gallerie Nazionali di Arte Antica è aperto il caffè ristorante Serre Barberini, accessibile da via XX Settembre 2 e da via Quattro Fontane 13, anche senza pagare il biglietto di ingresso al museo.  

“L’apertura di Serre Barberini rappresenta oggi finalmente l’occasione per dotare il museo di un servizio finora assente e offrire ai suoi visitatori, ma anche alla cittadinanza, al quartiere e ai turisti, un punto di sosta e ritrovo in uno dei luoghi più straordinari di Roma, un giardino all’italiana segreto che speriamo d’ora in poi sia sempre più noto, ammirato e vissuto dal grande pubblico”, ha dichiarato Thomas Clement Salomon, direttore delle Gallerie Nazionali di Arte Antica.

La serra, progettata presumibilmente dall’architetto Francesco Azzurri (1827 – 1901) e conclusa sul finire del XIX secolo in occasione della risistemazione ottocentesca dei giardini, è stata oggetto di un approfondito e lungo lavoro di restauro e rifunzionalizzazione, sotto la guida dell’Ufficio tecnico del museo con la consulenza di Enrico Quell e dell’Ingegnere Marco Musmeci per Il consolidamento delle strutture e la progettazione degli impianti.
Il progetto nel suo complesso, grazie anche alla scelta di particolari vetri e all’utilizzo di pannelli fotovoltaici, assicura la piena sostenibilità energetica dell’ambiente, oltre a garantire una piacevole temperatura all’interno del locale, quasi completamente vetrato.
Di fronte alla serra e dal suo interno, si può apprezzare il giardino labirinto accessibile anche
indipendentemente dalla visita al museo, prezioso spazio verde nel cuore della città, con la sua curiosa
casetta di sughero e con la stele egizia in granito di Amon – Ra, il Dio Sole, proveniente dal tempio di Iside in Campo Marzio e ancora qui collocata, lungo il viale che conduce alla via XX Settembre

L’edificio, un rettangolo inclinato lungo 37 metri, sorge in una posizione capace di massimizzare l’apporto solare ed è composto da una struttura in muratura portante e da un sistema in acciaio e vetro sui fronti sud, est e ovest e da colonne in ghisa, con al centro una fontana.

Per rendere vivibili gli ambienti interni e al contempo valorizzare la natura primigenia della serra intesa come macchina solare, è stato fatto un intervento utilizzando tutti gli accorgimenti utili a trasformare le vetrate in un diaframma capace di filtrare i raggi solari e realizzare, sulla porzione di copertura inclinata, un grande collettore solare che produce energia elettrica grazie a un sistema di pannelli fotovoltaici vetro-vetro, assicurando la piena sostenibilità energetica dell’ambiente e garantendone una piacevole temperatura interna.

Gli arredi si ispirano alle caffetterie di fine Ottocento in stile “floreale”, con un’estetica di sobrietà e omogeneità dell’insieme allo scopo di armonizzare tipologia e colori dell’arredo interno ed esterno con la struttura della Serra e con lo spazio circostante. L’elemento d’arredo che maggiormente colpisce è la luce che crea un gioco di luci e ombre da ammirare con il sottofondo dell’acqua della fontana posta al centro della serra.

La serra dà sul giardino che nel Seicento era un magnifico teatro di natura e arte ispirato dalla passione per i fiori dei nipoti di Urbano VIII, il cardinale Francesco e il cardinale Antonio, con una straordinaria piantumazione basata su una conoscenza botanica del gesuita Giovan Battista Ferrari (1582/85-1655) e con una serie di statue della collezione di antichità dei Barberini.

Nei secoli oggetto di numerose modifiche e trasformazioni, il giardino ha oggi aiuole delimitate da siepi e alberi, una casetta di sughero dei giardinieri, risalente al periodo a cavallo tra XIX e XX secolo e la stele egizia in granito di Amon-Ra, il Dio Sole, proveniente dal tempio di Iside in Campo Marzio.

Serre Barberini condotto da Panda Catering, offre un servizio di caffetteria, brunch, aperitivo e pranzo. È anche possibile organizzare degli eventi esclusivi. L’offerta tiene conto del patrimonio enogastronomico italiano e regionale, internazionalità e eterogeneità della clientela, stagionalità.

sito ufficiale | info@serrebarberini.it
INDIRIZZO: Giardini di Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13, Roma. Si accede sia dalla rampa retrostante il Palazzo che da via XX Settembre 2.

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