Il cognome è ultra-famoso per l’associazione con l’imprenditoria di abbigliamento che gli ha procurato fama e potere in tutto il mondo. Benetton è uno dei marchi italiani più conosciuti sul pianeta, e quindi è normale che Luciano Benetton abbia inseguito parecchi sogni che per molti restano tali. Come quello di aver costituito una strabiliante collezione d’arte con i suoi artisti preferiti. Che ora si può visitare a Trieste fino al 2 settembre.
Imago Mundi, la grande collezione d’arte dell’imprenditore, arriva a Trieste: fino al 2 settembre, la mostra “Join the Dots/Unire le distanze” sarà ospitata nel Salone degli Incanti, ex Pescheria, lo splendido spazio espositivo cittadino affacciato sul mare.
“Join the Dots/Unire le distanze” è un’esposizione di 40 collezioni: è un invito a unire i puntini, percorrendo il filo rosso che unisce le 40 raccolte in mostra. Trieste, da sempre centro di scambi di idee e commercio, è il punto di partenza per un itinerario di terra e di mare, che porta dalle coste del Mare del Nord alla leggendaria Baghdad, dall’assolato Marocco alle steppe danubiane, dalle spiagge baltiche al deserto del Negev. Il tutto, grazie al caleidoscopio di immagini offerto dalle opere di oltre 6300 artisti.
“Join the Dots/Unire le distanze” è pensata come work in progress. Durante il corso dell’esposizione, alle collezioni Imago Mundi si affiancheranno installazioni, interventi artistici ed eventi realizzati in collaborazione con diversi partner, per suscitare una riflessione su tre temi: il rapporto tra identità e alterità, la relazione tra natura e progresso e quella tra materiale e immateriale. La mostra si trasforma quindi in laboratorio dedicato alla diversità culturale che caratterizza il particolare spazio comune creato al Salone degli Incanti
Paesi/collezioni in mostra: Albania, Algeria, Austria, Belgio, Bosnia E., Bulgaria, Campania, Cipro, Croazia, Egitto, Francia, Germania, Giordania, Grecia, Iraq, Israele, Italia, Kosovo, Libano, Libia, Lituania, Macedonia, Marocco, Montenegro, Paesi Bassi, Palestina, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Serbia, Sicilia, Siria, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria.
Imago Mundi è un’idea di arte e mondo senza confini, come li intende Luciano Benetton: una mappa in divenire, democratica, collettiva e globale, delle culture umane. Ci sono 6.354 opere a Trieste a raccontare una parte centrale del nostro mondo mediante il filo rosso dell’immaginazione che, letteralmente, costruisce con le immagini la visione del mondo.
Un unico formato, 10×12 centimetri, per artisti di ogni continente: più di 25 mila da più di 150 Paesi e comunità native. Affermati e nuovi talenti, tutti affiancati sulla stessa linea di partenza. E tutti coinvolti in modo volontario e senza fini di lucro.
Sotto l’egida della Fondazione Benetton Studi Ricerche, Imago Mundi unisce: Paesi dove il benessere è più sicuro a Paesi in guerra; Paesi storicamente contrapposti e divisi; comunità e minoranze; invitando tutti a dialogare in nome dell’arte.