Tanti amanti dell’arte, galleristi e cittadini comuni si sono ritrovati alla Rovereto House & Lab di Milano per l’incontro con l’artista Gio Manzoni.
L’evento faceva parte del ciclo OI DIALOGOI, in omaggio ai famosi dialoghi di Platone, la nuova rassegna d’arte e di incontro tra pubblico e artista a NoLo – Nord di Loreto (Milano) promossa da The Way Magazine alla Rovereto House & Lab, uno degli spazi polivalenti di Milano più attivi culturalmente. A coordinare il talk pubblico, il direttore di The Way Magazine, Christian D’Antonio, e la curatrice d’arte e fondatrice di ArtScore, Michela Ongaretti.
Gio Manzoni crede nel disegno come rappresentazione del pensiero, un gesto diretto e immediatamente comprensibile. Si ispira soprattutto ai grandi maestri cinquecenteschi, ma anche al muralismo messicano, per via delle sue origini boliviane, e per lʼidea di “avvolgere” lo spettatore. Utilizza il caffè, quello che poco prima era cibo diventa non più scarto, ma si “rigenera” come materia utile e necessaria nella colorazione; conferisce corpo al disegno, lo armonizza e dona intensità al volume. Tè o caffè diventano componente insostituibile per un dipinto, come insostituibili sono nella mente degli italiani per il risveglio dei sensi. Un mezzo “pop” perché quotidiano. “Ho riferimenti espliciti nel Cinquecento italiano – dice l’artista – soprattutto Michelangelo, ma c’è anche Street Art nel mio lavoro.”
Con Manzoni ci troviamo di fronte a unʼarte di semplice comprensione ma di complessa genesi: tutto questo è stato analizzato davanti a un pubblico molto partecipe durante l’incontro.
Per il secondo incontro del ciclo, l’intervento di Gio Manzoni, artista italo-boliviano ha avuto il titolo “Pachamama Urbana” in omaggio alla cultura andina e alla matrice urban della sua arte. Si sono analizzati i tratti distintivi della sua produzione mentre molto spazio e molto interesse ha suscitato la tecnica pittorica del Manzoni, che usa caffé per realizzare i suoi lavori e un particolare procedimento per la resa delle sue opere, spesso di grandi dimensioni.
Con la presenza di Yara Morales, responsabile cultura del consolato di Bolivia a Milano, la manifestazione ha avuto anche un suggello istituzionale. Morales ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e ha raccontato i progetti di recupero urbano e inclusione sociale che sta portando avanti con l’artista Gio Manzoni tra Milano e Bergamo.
IL FORMAT – Prende il nome dai famosi dialoghi platonici in cui la speculazione filosofica si mescola al racconto e al mito. Con un’intervista live, un momento di dibattito, una chiusura finale in musica e cibo, OI DIALOGOI vuole avvicinare i creativi alle persone che possono dialogare con loro. Per la serata con Manzoni c’è stata l’apprezzata performance musicale del giovane artista Manuel Schianchi che ha con beatbox e loop station evidenziato alcune suggestioni sudamericane in chiave contemporanea.
DOVE – Rovereto House & Lab è lo spazio polifunzionale simbolo della rinascita del quartiere milanese in pieno boom di attività culturali. Lo spazio ha fornito una degustazione di food & drink a tema con le opere e l’origine dell’artista: in questo caso è stata servita quinoa, alimento boliviano di cui il consolato in Italia si sta facendo promotore.
Fotoservizio di Giulia Uberti per The Way Magazine.
Per gli incontri futuri del ciclo OI DIALOGOI – Racconti Arti Connessioni consultate The Way Magazine.
Rovereto House & Lab Via Rovereto, 10 – Milano (MM1: Rovereto)