Il cauboi del Lario, il menestrello lombardo comasco, il re del folk in salsa laghèe, è sceso, di nuovo, a Milano. Il teatro Ciak ha accolto il Tour de Nocc di Davide Bernasconi in arte Davide Van de Sfroos che qui ha voluto celebrare il suo passato musicale nascosto, più intimo, più notturno. Il nuovo tour teatrale del cantautore e scrittore è una chiacchierata musicale tra amici, una serata dove intonare le pagine meno ritmate del repartorio. I ann selvadegh del Francu, La nocc, La figlia del tenente e tanti altri brani, rivisitati con sfumature swing e jazz, in aggiunta ad alcune ballate inedite mai eseguite prima.
Non è un mistero il successo di un cantautore poliedrico, un moderno trovatore che con la chitarra si sposta di paese in paese, da una piazza ad un oratorio, da una festa di partito ad un teatro. La sua lingua, che è un dialetto in senso alto, un gramelot comprensibilissimo che fa da collante ad un pubblico variegato composto da studenti minorenni, nonni che reggono i nipotini sulle spalle, hipster di periferia, cyber-punk lombardofoni e tifosi della curva comasca. I suoi suoni e le storia colpiscono prima l’anima che le orecchie, ci fanno tornare bambini, a delle radici forti che il freddo della modernità apolide non è riuscita a far gelare.
NOTE BIO – In diciassette anni di carriera musicale ha pubblicato sei album di inediti, ha ricevuto il Premio Maria Carta, ha vinto due volte il Premio Tenco (“Miglior autore emergente” nel 1999 e come “Migliore album in dialetto” nel 2002) e ha pubblicato cinque romanzi editi da La Nave di Teseo e Bompiani. Nel 2010 si è classificato quarto alla 61^ edizione del Festival di Sanremo con “Yanez”, brano che ha dato il nome al quinto album, certificato disco d’oro. Il brano “El Carnevaal de Schignan”, tratto dall’album “Yanez”, viene scelto come colonna sonora del film “Benvenuti al Nord”. Recentemente ha pubblicato il romanzo “Ladri di foglie”, edito dalla casa editrice La Nave di Teseo.
Testo e foto a cura di Stefano Corrada.