30 Marzo 2021

Tributi ai 40 anni di “Vai Mo'” di Pino Daniele

La “DanieleTeca” è il frutto della passione di tre collezionisti: Vincenzo Calenda, Francesco De Martino e Daniele Sozzo. Rappresenta ad oggi la più grande collezione digitale esistente sul cantante.

30 Marzo 2021

Tributi ai 40 anni di “Vai Mo'” di Pino Daniele

La “DanieleTeca” è il frutto della passione di tre collezionisti: Vincenzo Calenda, Francesco De Martino e Daniele Sozzo. Rappresenta ad oggi la più grande collezione digitale esistente sul cantante.

30 Marzo 2021

Tributi ai 40 anni di “Vai Mo'” di Pino Daniele

La “DanieleTeca” è il frutto della passione di tre collezionisti: Vincenzo Calenda, Francesco De Martino e Daniele Sozzo. Rappresenta ad oggi la più grande collezione digitale esistente sul cantante.

Vai mo‘ è il quarto album in studio del cantautore italiano Pino Daniele, pubblicato nel giugno 1981, ed è uno dei dischi più influenti del Napoli soul e non solo. Con la formula che mischia il dialetto alla dimensione internazionale (“Yes I Know My Way”), il cantautore scomparso nel 2015 aveva di fatto inventato un genere con quell’album che diventò disco d’oro. Per celebrare i 40 anni dal disco che vide sugli stessi brani alcuni dei mitici musicisti della VesuWave (Tullio De Piscopo, James Senese), sul sito www.danieletecacollezionedigitale.it è possibile sfogliare la FanzineTeca, una rivista digitale con cadenza trimestrale. Il primo numero è dedicato ad uno degli album più importanti del cantautore partenopeo, appunto, “Vai mò”, registrato nei famosi Stone Castle Studios di Carimate e presentato a Roma il 26 giugno del 1981. 

Il 19 settembre dello stesso anno si tenne a Napoli in Piazza del Plebiscito il concerto evento che radunò 200.000 persone.
La “DanieleTeca” è il frutto della passione di tre collezionisti: Vincenzo Calenda, Francesco De Martino e Daniele Sozzo. Rappresenta ad oggi la più grande collezione digitale esistente su Pino Daniele con i suoi 51.913 file suddivisi in 8.987 cartelle ed è in continuo aggiornamento.
Essa si offre come punto di riferimento per i professionisti del settore e per i numerosissimi fan. Nel corso degli anni è diventata fonte primaria di informazioni collaborando alla realizzazione di progetti espositivi, editoriali e discografici.

“L’ora solare” con Paola Saluzzi su TV2000 dedicherà uno special a Pino Daniele a metà aprile, ospitando in studio il cantante Michele Simonelli e il maestro Paolo Raffone, arrangiatore storico del chitarrista e cantante. I due presenteranno il loro ambizioso progetto di musica cameristica ‘Pino Daniele Opera’, mentre Michelangelo Iossa, giornalista e firma di The Way Magazine, sarà in collegamento da Napoli sui luoghi storici della carriera del cantautore. Si vedranno la casa natale, la casa di piazza Santa Maria La Nova dove ha scritto alcune delle sue più celebri canzoni, la sua scuola di Ragioneria, frequentata col futuro attore Peppe Lanzetta. Vittoria Brancardi, che ha curato il collegamento da Napoli, intervisterà anche anche Loredana Daniele, nipote di primo grado del cantante, che ha fondato recentemente un locale nel centro storico di Napoli chiamato “Vai Mo'”.

A fine 2020 è uscita la ristampa di “Nero a metà” per Unviersal Music Italia. L’album originale viene accompagnato da NERO A METÀ LIVE – BOOTLEG 1980, un bonus disc contenente 5 brani registrati in presa diretta il 30 aprile 1980 al Teatro Massimo di Pescara e che vengono qui pubblicati per la prima volta senza sovraincisioni e correzioni per mantenere inalterata l’atmosfera, la magia e l’energia di un concerto di Pino Daniele.

Le celebrazioni per “Vai Mo'” seguone quelle per i 40 anni di “Nero a metà”. Il 1980 fu l’anno della pubblicazione del disco storico per il cantautore che, dopo due album già diventati dei classici grazie a brani come “Napule è” e “Je so’ pazz”,  con questo suo terzo album riuscì a superare sé stesso raggiungendo la piena maturità artistica e trovando la perfetta alchimia tra rock, blues, melodia napoletana e canzone d’autore, alchimia che Pino traduce in dodici perle che segnano la storia della musica italiana e che fanno entrare l’allora 25enne partenopeo nel Pantheon riservato ai grandi.

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