Lo definiamo festival multicolore non solo perché richiama musicisti di ogni provenienza e contaminazione. Jazz Mi, quest’anno a Milano promette di trasformare la città in un unico locale d’atmosfera con più eventi distribuiti in location d’eccezione, alcune anche non convenzionali.
L’obiettivo del nostro fotografo Gianni Foraboschi ha catturato già Lino Patruno e i Blue Four allo Spirit de Milan, una cristalleria da qualche tempo riconvertita a locale notturno. E ci sono anche arrivati scatti scenografici che condividiamo con voi di Orion Trio, che si sono esibiti al Belvedere Pirelli, al 31esimo piano del grattacielo in zona Stazione Centrale.
Gli Orion Triom nati da collaborazioni al Conservatorio Verdi di Milano, a Duke Ellington hanno dedicato il loro progetto che vede Simona Daniele alla voce, Lorenzo Barcella alla chitarra e Stefano Zambon al contrabbasso.
Partendo da un repertorio dedicato al Maestro, gli Orion Trio propongono reinterpretazione di alcuni brani dei suoi brani, elaborandoli secondo una nuova e personale sensibilità musicale che tende ad una sonorità vicina al jazz contemporaneo.
Questa è anche una delle cifre della seconda edizione di JAZZ MI, il festival che fino al 12 novembre vuole dare conto di quanto di significativo sta accedendo oggi, in Italia e ne mondo, sotto il dinamico cielo del jazz, le sue affinità e le sue collisioni con altre musiche e altre forme, le sue infinite influenze e diramazioni. Per questo l’edizione 2017 ha voluto contaminare spazi e zone inconsuete, dal centro alle periferie, dagli atelier alle sale concerto.
Stacey Kent, una delle stelle contemporanee di prim’ordine del panorama jazz mondiale, ha riempito il Blue Note con grinta e versatilità, a dispetto del suo aspetto dolce ed esile. Stacey è davvero un’interprete che si accosta per energia alle dive vintage del genere. A fianco del collega e compagno di vita Jim Tomlinson (con cui è stata nominata ai Grammy e ha venduto 2 milioni di dischi finora), incarna lo stile europeo e i sensuali profumi brasiliani. Cinquantadue anni e lo sguardo è ancora quello curioso e vispo della ragazza che si esibiva al Café Boheme, nel londinese quartiere di Soho, ancora prima di incidere Close Your Eyes, album di debutto del 1997. Tenderly è il suo ultimo lavoro con audaci contaminazioni di rhythm&blues, soul e pop.
Direzione artistica: Luciano Linzi e Titti Santini. Una produzione Triennale Teatro dell’Arte e Ponderosa Music & Art in collaborazione Blue Note Milano, realizzata grazie a Comune di Milano – Assessorato alla Cultura.
Fotoservizio per The Way Magazine: Gianni Foraboschi.