Il libro fotografico “ The Presence of Something Past “ è uno sforzo significativo per diffondere il lavoro del fotografo tedesco Ulrich Wüst oltre l’Europa.
A cura di Gary Van Zante, curatore di Architettura e Design al MIT, il libro è un’aggiunta tardiva alla mostra del 2015 Public and Private: East Germany in Photographs by Ulrich Wüst al Chrysler Museum of Art.
Il libro è un ibrido di un catalogo e di una monografia, qualcosa da tenere presente quando si leggono i testi completi (e riccamente commentati) di Van Zante. La sua introduzione offre uno schizzo biografico dell’artista, esponendo le condizioni sociopolitiche in cui Wüst ha prodotto l’opera nella Repubblica Democratica Tedesca (RDT). In qualità di ex urbanista, la maggior parte del lavoro di Wüst esplora lo scisma tra la rappresentazione degli spazi urbani e il modo in cui riflettono i valori morali, economici e politici di quello stato defunto.
La sua strategia fotografica è di mettere in scena ampi primi piani, che da un lato lasciano letteralmente più spazio al pensiero, dall’altro si rifanno alle teorie urbane di critici come Ignasi de Solà-Morales o Jane Jacobs che sostengono la produttività degli spazi intermedi per promuovere una vita civica autoregolata. Un coinvolgimento più profondo con le immagini è facilitato dall’analisi di Van Zante della serie di Wüst, che fornisce una visione del suo processo creativo. Nel corso della sua carriera, Wüst ha assemblato libri di leporello fatti a mano con immagini del suo archivio.
Wüst, fotografo berlinese che ha superato i 70 anni, è prolifico e molti dei suoi leporelli contengono centinaia di immagini. Quando ha realizzato le fotografie, molte delle scene su cui si è concentrato sarebbero sembrate ovvie a chi lo circondava. Tuttavia, c’è molto da trarre dalle sue precise composizioni, dalla diversità di stili architettonici alla prova della pratica politica di “correggere” la storia cambiando i nomi delle strade (la durata di conservazione di alcuni eroi può essere molto imprevedibile). Molte delle sue immagini raffigurano lo status quo attraverso sculture pubbliche o arredi urbani. Ad esempio, in una delle sue fotografie di Rostock, la scultura di una famiglia sembra adattarsi indiscutibilmente al nuovo Plattenbausullo sfondo. Ma i valori di questi due elementi – famiglia, progresso, uguaglianza – non sono neutri e il beneficio del senno di poi ci permette di registrare la volatilità del loro status semantico. Il talento di Wüst è stato quello di riconoscere quanto fosse problematico quell’assunto di neutralità.
The Presence of Something Past
Photographs by Ulrich Wüst
Kerber, Germany, 2022. 320 pp., 100 colored and 416 duplex, 8¼x10½”.
Ha collaborato alla realizzazione dell’articolo Gianni Foraboschi