Pioggia di premi ai formaggi di tutto il mondo in occasione dei World Cheese Awards che si sono assegnati a Bergamo. Per la prima volta la kermesse a premi si è svolta in Italia, ereditando l’ultima edizione svoltasi in Norvegia l’anno scorso. Occasione ghiotta, la fiera “Forme”, un evento che ha portato nella città lombarda tanti produttori dal mondo. E anche un’esposizione di eccellenze casearie vincitrici delle 31 edizioni precedenti dei World Cheese Awards. La mostra ha rispolverato anche un formaggio italiano “storico”, il Montébore, scelto da Leonardo Da Vinci per le nozze tra Isabella d’Aragona e Gian Galeazzo Sforza.
Degli oltre 3.800 formaggi che hanno partecipato ai World Cheese Awards, sono 84 i “Super Gold”, quelli che sono stati premiati con il riconoscimento maggiore. Il Regno Unito è risultato essere il paese più premiato con 21 denominazioni, seguito dalla Spagna con 18 e l’Italia con 16.
La giuria ha selezionato tra questi 84 i 16 che hanno ottenuto il massimo punteggio, da 101 a 67. Il formaggio americano Organic Blue Cheese Rogue River Blue si è piazzato davanti al Parmigiano Reggiano del Caseificio Santo Stefano ma nei top 16 si trovano altri due italiani: il formaggio Quintano (88 punti) del Caseificio Lavialattea e il “Gubet” Casale Roccolo (73 punti) di Casale Roccolo Azienda Agricola Biologica.
All’evento bergamasco “Forme” c’è stato anche B2Cheese, Fiera internazionale lattiero-casearia per operatori di settore. Sono stati due giorni interamente dedicati alla promozione delle relazioni tra industria casearia e distribuzione con 200 espositori selezionati tra produttori, stagionatori, confezionatori.