Dal palco del Mediolanum Forum di Assago di 1200 metri quadrati, per la finale della 13esima edizione di X Factor Italia, a una piccola saletta della sede di Sky Italia: in poche ore Sofia Tornambene si è vista catapultata dalla vita di reclusione al palco riservato alle grandi star. Prima considerazione: “Non mi va di riaccendere il cellulare, si sta benissimo così”. Secondo pensiero per la giovane vincitrice di X Factor Italia 2019: “Non mi ero assolutamente accorta di tutto questo affetto”.
In realtà le cose, come ampiamente documentato da ogni mezzo di informazione, non stanno andando bene per il programma di punta di Sky. Gli ascolti combinati tra TV8 e Sky Uno della finale, show dei record e prestigiosa passerella internazionale (Robbie Williams, non più all’apice della carriera, su tutti) sono deboli. Meno di 1,5 milioni di persone si sono interessate allo scontro finale presentato da Alessandro Cattelan. Secondi classificati i Booda tre musicisti romani nella squadra di Samuel dei Subsonica. Terzi, altri protégé di Samuel, il duo romano SIERRA.
Davide, under uomini squadra di Malika Ayane è risultato quarto. Il finalista di Rieti, che di congnome fa Rossi, dice: “Quest’esperienza mi ha aiutato a cercare un’identità che credo non avevo, a differenza dei miei colleghi. Ho voglia di ispirarmi e uscire e comporre farmi conoscere“.
La trionfatrice racconta della notte probabilmente più importante della sua vita finora: “Abbiamo festeggiato e mi hanno fatto anche bere ma io non gradisco l’alcol, ho assaggiato questo champagne perché dovevo festeggiare. Una sensazione pazzesca, non ero abituata a vedere le persone che volevano le foto, preferivo parlare. Per due mesi nel loft non avevo capito che avevamo suscitato questi entusiasmi”.
L’edizione numero 13 del longevo reality ha scatenato polemiche fin dall’inizio, per la scelta di includere in giuria il controverso trapper Sfera Ebbasta che alla fine ha portato alla vittoria una sua cantante. Poi ci sono stati i malumori per i diverbi mancanti tra i protagonisti. Ma come giustamente dicono i ragazzi nel video che abbiamo registrato il giorno dopo la finale: “Se c’è dissapore perché andiamo d’accordo, c’è qualcosa di sbagliato in chi vede, non in chi lo fa il programma”.
Cosa non ha funzionato in X Factor quest’anno, tanto da giustificare il calo di interesse nel pubblico generalista? Niente di appariscente, tutto come prima. E forse è proprio questo il disagio che si avverte. Troppo, tutto uguale alle prime 12 edizioni, perché questa è la tv dei format importati dall’estero. Poche divagazioni, possiamo permetterci grandi maestrie e maestranze all’italiana (e Robbie Williams l’ha sottolineato) ma niente di più. La formula, viene invocata. Ma come si cambia la formula in un format? Non sarebbe a questo punto meglio mettere il programma in stand-by e iniziare un altro tipo di racconto. Per esempio, per amore della musica e della verità, vedere sul serio come si fa a far crescere questi talenti, che strade hanno preso i vecchi e cosa faranno i giovani. Una sorta di post-X Factor che farebbe bene a protagonisti e pubblio.