22 Ottobre 2024

Bentley Serie T: 105 anni di storia

Insieme alla Serie T Mulliner Coupé, questa berlina rinnovata completa la narrazione del patrimonio Bentley degli anni '60 e '70, diventando oggi un esempio straordinario del modello.

22 Ottobre 2024

Bentley Serie T: 105 anni di storia

Insieme alla Serie T Mulliner Coupé, questa berlina rinnovata completa la narrazione del patrimonio Bentley degli anni '60 e '70, diventando oggi un esempio straordinario del modello.

22 Ottobre 2024

Bentley Serie T: 105 anni di storia

Insieme alla Serie T Mulliner Coupé, questa berlina rinnovata completa la narrazione del patrimonio Bentley degli anni '60 e '70, diventando oggi un esempio straordinario del modello.

La Bentley Serie T più antica del mondo è tornata a casa, a Crewe, dopo 59 anni.
Ricostruita con cura e conservando gran parte della componentistica e dell’equipaggiamento originali, questa icona dell’automotive prende posto nella Bentley Heritage Collection di auto da strada e da corsa, che insieme racchiudono i 105 anni di storia di Bentley.

“La Serie T è uno degli ultimi due pezzi del puzzle per completare la nostra rinnovata Heritage Collection. Io e il nostro Chief Communications Officer, Wayne Bruce, l’abbiamo letteralmente trovata sotto un telone nel retro di un magazzino e, dato che si trattava del primo telaio della linea, conoscevamo l’importanza di doverla salvare. Insieme alla nostra Serie T Mulliner Coupé, questa berlina rivitalizzata completa la storia del patrimonio Bentley degli anni ’60 e ’70 e rappresenta ora un esempio eccezionale del modello, che fu poi la prima Bentley a utilizzare una struttura monoscocca”.  Mike Sayer, Head of the Bentley Heritage Collection

Un restauro deccellenza

Il team di P&A Wood, reparto specializzato nel restauro di auto storiche del marchio e partner per i progetti Heritage Collection, ha preso in carico il progetto di restauro e rimessa in servizio.
Il processo di ricostruzione è partito dal cuore della macchina, ovvero dal motore.

Le due parti fondamentali del veicolo, fortunatamente, hanno ripreso vita in breve tempo: infatti, il motore ha necessitato solo di un’accurata revisione e la componente del cambio ha richiesto solo una piccola regolazione.

Abitacolo e Design

Una delle principali sfide del team è stato il restauro dell’ambiente interno; il cruscotto mancante, l’assenza di rivestimenti interni, il cablaggio in pezzi senza uno schema dettagliato, la corrosione intorno al sottotelaio posteriore e precedenti riparazioni di scarsa qualità hanno reso questo aspetto il più complesso da portare a termine.

Il team ha sostituito o rimesso a nuovo le parti meccaniche di supporto, come i tubi idraulici, i freni e i circuiti interni, con l’obiettivo di raggiungere un assetto completamente funzionante e pronto a tornare su strada.

Infine, il design dell’abitacolo è stato riportato a nuovo, partendo dalla vernice originale che, dopo essere stata rimossa, è stata ridistribuita con la palette colori originale.
Gli interni in radica e i sedili in pelle, abbinati al colore della carrozzeria, sono stati lavorati e curati con l’obiettivo di riportarli al loro splendore e di renderli nuovamente elementi distintivi e di qualità che impreziosiscono la vettura. Il team ha pulito e lucidato le parti luminose e i paraurti, ma non li ha cromati nuovamente, per preservare la patina originale.

Da questo meticoloso restauro inizia ora un nuovo capitolo: la Serie T si riunisce con il suo vecchio numero di registrazione dell’ufficio stampa, 1900 TU, e diventa l’ultima aggiunta alla Heritage Collection. Insieme alle altre 45 vetture della collezione, la Serie T vivrà nel campus Bentley di Crewe, in Inghilterra, in esposizione permanente e mantenuta in condizioni di funzionamento per poter essere guidata.

A Serie T story

Nel 1958 iniziarono i lavori di progettazione della prima Bentley e Rolls-Royce monoscocca, destinata a sostituire le carrozzerie sostenute da un telaio separato. Il risultato fu la vettura venduta da Bentley come Serie T e da Rolls-Royce come Silver Shadow.

Nel 1962, John Blatchley – famoso per lo stile della R-Type Continental – aveva completato un nuovo design esterno per una carrozzeria monoscocca in acciaio e alluminio. Il design migliorava lo spazio per i passeggeri della precedente S3, ma l’auto era ora più corta di sette pollici, più bassa di cinque pollici e più stretta di tre pollici e mezzo.

Utilizzando il motore V8 da 225 CV appena sviluppato all’epoca, divenne il più alto in rendimento specifico in termini di peso di qualsiasi auto di serie al mondo. Le innovazioni progettuali comprendevano telai secondari separati per il motore e la trasmissione, le sospensioni, lo sterzo e l’asse posteriore, con supporti in gomma Vibrashock sviluppati per isolare i rumori e le vibrazioni della strada.

Icona e rivoluzionaria

Non solo rappresentava un punto di svolta nell’evoluzione della casa automobilistica, ma divenne anche un simbolo del design automobilistico degli anni ’60, ponendo le basi per le future innovazioni tecniche e stilistiche che avrebbero caratterizzato le generazioni successive di Bentley e Rolls-Royce. Con la Serie T, Bentley non solo soddisfece le aspettative dei clienti più esigenti, ma superò anche i limiti tecnici dell’epoca, inaugurando una nuova era di eccellenza ingegneristica.

A cura di Luca D’Agostino

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