26 Maggio 2017

Auto classiche e uniche al mondo invadono Como per il Concorso d’eleganza di Villa d’Este

Tutte le rarità del mondo automobilistico sfilano per la conquista della "Coppa d’Oro Villa d’Este". E quest'anno per la prima volta anche le moto.

26 Maggio 2017

Auto classiche e uniche al mondo invadono Como per il Concorso d’eleganza di Villa d’Este

Tutte le rarità del mondo automobilistico sfilano per la conquista della "Coppa d’Oro Villa d’Este". E quest'anno per la prima volta anche le moto.

26 Maggio 2017

Auto classiche e uniche al mondo invadono Como per il Concorso d’eleganza di Villa d’Este

Tutte le rarità del mondo automobilistico sfilano per la conquista della "Coppa d’Oro Villa d’Este". E quest'anno per la prima volta anche le moto.

Prende il via oggi nella fantastica cornice del lago di Como, e prosegue fino al 28 maggio un viaggio nella storia automobilistica e motociclistica mondiale.

Il più importante concorso per veicoli d’epoca al mondo, Il Concorso d’eleganza di Villa d’Este, organizzato da BMW Group Classic e Grand Hotel Villa d’Este.

“Around the World in 80 Days – Voyage through an Era of Records” recita il motto, 51 auto e 40 moto d’epoca parteciperanno alla kemesse comasca.

Dove molte saranno vendute all’asta a cura di RM Sotheby’s.

La prima edizione si è svolta nel 1929, a Cernobbio (Como), come una mostra delle novità del settore automobilistico, la “Coppa d’Oro Villa d’Este”. La storia decennale, ricca di eventi parla da sè, e continua ogni anno ad attrarre migliaia di appassionati e partecipanti da tutto mondo.

22_05_Villa_dEste_Gala_W5A8472Anche quest’anno la gamma dei veicoli partecipanti è da record, i modelli in gara montano motori da uno a dodici cilindri e da 1,5 a 450 CV. Il motore con maggior cubatura è un Rolls-Royce Phantom I da 7668 cc.

I veicoli esposti combinano tradizione e unicità. A questo contribuisce anche la categoria “Concept Cars & Prototipi”, unica al mondo, dove si possono ammirare vetture dall’orientamento futuristico dei più famosi designer contemporanei.

Tutto questo nasce dalla combinazione insolita tra ricercati veicoli d’epoca su due e quattro ruote e la presentazione di moderni prototipi e concept car.

I proprietari provengono da 16 Paesi, la maggior parte (12) dagli Stati Uniti. 30 i marchi presenti, prodotti in sette Paesi.

L’Italia è fortemente rappresentata con ben 12 marchi, ma grazie a Ferrari vanta anche il marchio con il maggior numero di candidati (7).

Le location d’eccezione, Villa d’Este e Villa Erba, ospiteranno le 51 automobili di straordinaria classe e con una storia affascinante, divise in 8 categorie, e le 40 moto d’epoca divise in 5 categorie, che si contenderanno i voti e l’attenzione della giuria e del pubblico.

Le varie classi definiscono aree tematiche, offrendo uno sguardo retrospettivo sulla storia della costruzione dei veicoli.

Classe A. “Demoni della velocità: pionieri dell’endurance nell’Età dell’Oro”

Questa classe richiama i lunghi percorsi della Gordon-Bennett-Cup, la classica Parigi-Rouen o la 24 Ore di Le Mans. Qui parteciperanno, due auto da corsa che già nel 1930 si erano confrontate in occasione della leggendaria gara inglese Brooklands in Weybridge, Surrey: la francese Ballot 3/8 LC del 1920 e la Bentley 4 ½ litri del 1929.

Classe B. “Viaggiare con stile: il giro del mondo in 40 anni”
Automobili lussuose e opulente del periodo prebellico competono per conquistare il voto dei giurati. Nel rispetto dello stile dell’epoca questi candidati non solo possono, ma devono sfoggiare lo stile più decadente possibile.

Classe C. “Arrivederci jazz, benvenuta radio: a tutta velocità negli anni Trenta
Il 1932 ha segnato il trionfo dell’autoradio. Melodie ritmiche incitavano a premere sull’acceleratore. Questa classe dimostra quanto fu diversa la risposta dei produttori: dai cambi di velocità multipli alle linee aerodinamiche fino ai motori a compressione, tutti rappresentati in questa categoria.

Classe D. “Più veloci, silenziose, affusolate: eroine nell’era del jet”
Splendide auto sportive degli anni successivi al 1945. La loro unicità non nasce solo da un motore ad alte prestazioni, ma anche da carrozzerie realizzate su misura.

Classe E. “Il Grand Tour continua: i successivi 40 anni”
Dopo il 1945, grandi vetture di lusso sono tornate a sfrecciare sulle nostre strade. Anche per la categoria lusso sono stati realizzati numerosi modelli speciali e pezzi unici.

Classe F. “Veloci e appariscenti: i giocattoli dei playboy”
È l’epoca dei bolidi dell’alta società: vetture non solo pratiche, ma anche straordinariamente belle. Auto da corsa omologate per viaggiare su strada o un modello Le Mans, con cui una volta  giovani e attraenti viveur passavano da un night club all’altro.

Classe G. “Supergioiello: i giocattolini dei big boy
In questa classe l’esclusività di un’auto sportiva non dipende solo dal numero di cilindri, dalla cilindrata e dalla potenza: questa categoria sfoggia persino un due cilindri raffreddato ad aria, capace di entusiasmare. L’auto sportiva più comune di questa classe è stata prodotta 21 volte, quattro esemplari sono addirittura pezzi unici.

Classe H. “All’insegna della velocità: sfrecciando attraverso i decenni”
Queste vetture da competizione dimostrando quanto le diverse forme siano importanti per l’aerodinamica. Il design incomparabile degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta, quando l’unica cosa importante era vincere la gara.

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Per la settima volta, il Concorso d’Eleganza Villa d’Este diventa uno degli eventi più esclusivi dell’anno anche per i proprietari e gli appassionati di moto d’epoca.

I rari veicoli a due ruote sabato sfileranno in una parata per le strade di Como e Cernobbio e i parchi di Villa Erba, fino a raggiungere Villa d’Este.

I proprietari, provengono da 5 Paesi, con 35 marchi prodotti in sei nazioni (una varietà persino maggiore delle automobili).

Con i suoi 25 marchi, l’Italia vanta il numero di gran lunga più alto. Dodici di questi marchi sono tuttora produttori di motociclette.

Classe A. “Sogni e avventure – Motociclette degli anni Venti e Trenta per il Grande Viaggio” 

Le moto per lunghi percorsi, che già circa 100 anni fa realizzavano il grande sogno del viaggio in solitaria. Qui la belga “Gillet Tour du Monde”, che nel 1926 è stata la prima motocicletta a fare il giro del mondo.

Classe B. “Le alternative – Gli scooter degli anni Cinquanta che non provengono dai leader di mercato”
Questa classe mostra gli inizi del boom dello scooter, a partire dal 1946. Il gruppo produttore di velivoli Piaggio lancia sul mercato la “Vespa”, imitata da molte aziende che propongono vari design.

Classe C. “Le originali – La Street Scrambler anni Sessanta dal Giappone”
Sono soprattutto i designer giapponesi a progettare lo stile “Scrambler”, con scarico e manubrio alti. Un trend che dura ancora oggi, in un segmento unico per le due ruote.

Classe D. “Made in Europe – Le Four degli anni Settanta con un nuovo look”
Le quattro cilindri si trasformano da tourer a moto da corsa. Gli specialisti europei propongono nuovi telai per la trasformazione dei modelli giapponesi o di due ruote altrettanto complete.

Classe E. “Il design della motocicletta – Nuove concept bike e prototipi”
Concept Bike uniche realizzate da studi di design, che finora erano state presentate solo internamente.

Esibizione speciale. Sogni di gioventù – La sportiva da 50cc nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. Moto leggere da 50 cc di cilindrata, 1,5 CV e velocità massima di 40 km/h hanno entusiasmato i teenager degli anni Sessanta e Settanta. Il design di questa classe si ispira al Motorsport.

Domani, Sabato 27 alle 14 avrà inizio la Street Run delle motociclette in gara, il pomeriggio proseguirà con il premio del pubblico “Coppa d’Oro Villa d’Este”, il primo riconoscimento importante a Villa d’Este.

La domenica, le 51 automobili e le 40 motociclette in gara saranno presentate davanti alla grande tribuna, nel giardino di Villa Erba, dove saranno premiati i vincitori. Infine, alla sera la giuria internazionale di esperti assegnerà l’ultimo e più prestigioso premio per le automobili: il titolo “Best of Show”, a Villa d’Este.

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Francesco D'Agostino

Figlio degli anni 90, spinta digital-social di The Way, si è fatto le ossa nel patinato mondo di To Be Magazine. Per scoprire che il dandy elegant che stava impersonando necessitava di una vetrina all’altezza anche sul web. Senza cercare altrove, se l’è creata da solo. Mette passione solo in quello che gli interessa veramente. Al resto nemmeno ci pensa. Grafica, biz obsession e una giusta dose di involontaria leadership lo proiettano sempre al minuto dopo.
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