Gianni Versace e la sua incredibile eredità culturale rivive nelle creazioni e nelle opere viste a Roma nell’evento “Dallo stile Neoclassico al Pop”.
L’esposizione, in occasione dell’ultima tornata di sfilate di AltaRoma, ha accostato i gioielli di Marina Corazziari e le opere ispirate a Gianni Versace di vari artisti.
Come vedete dalle foto di Edoardo Tranchese I Tranchese Fotografi, la creatrice di gioielli Marina Corazziari, che evidenzia un’eleganza atemporale, mette in relazione contraddizioni pittoriche di gioielli su tessuto, contaminazioni di fantasie rubate al mare in contrasto a quelle di boschi incantati, sensualità di velluti contrapposta a vele di chiffon. Per Marina Corazziari ogni gioiello è un racconto decorato da pietre preziose, perle e cristalli di rocca, turchesi e argento, zaffiri e coralli, per contemporanee testimonianze di seducenti donne senza età. La collezione di Marina Corazziari trae ispirazione da fantastiche immagini che uniscono la pittura alla vita vera, la fantasia alla realtà, in una serie di tableaux vivants combinati insieme, creando l’illusione ottica che i soggetti siano parte di dipinti che improvvisamente prendono vita. Sovrasta la mostra/evento l’immagine di “Medusa”, la ricerca dell’anima, un’opera di Guido Corazziari che è una rivisitazione in digitale della celebre opera del Caravaggio esposta agli Uffizi di Firenze, metafora eterna del fascino pericoloso della bellezza e del suo opposto, la mostruosità, capace di inghiottirci come vortice marino nei suoi abissi.
Con l’allestimento della interior designer Gianna Tedeschini, l’evento ha anche proposto i capi, ispirati a Versace, della giovane stilista Fabiana Gabellini, le iconiche calzature, come gioielli rari, di Duccio Venturi Bottier che, come racconti di una favola, scorrono lungo il confine tra l’immagine fotografica ed il prospetto narrativo, dove il lavoro di Marina Corazziari è principalmente “una messa in scena” della moda, la contaminazione della moda con l’arte ed il design presentata attraverso i tableaux vivant.
Si sono visti i lavori neoclassici ed i foulard di Ilian Rachov, elementi che si tramutano in allegoria di momenti fissati dalla videoart di Michele Stabile, ma anche dalla fotografia stessa, che si racconta agli osservatori.
Credits:
HM: Make Up Italy di Luciano Carino – Shooting: Edoardo Tranchese I Tranchese Fotografi – Media Partner: OMNIROMA e Societa’ Editrice Ediroma S.r.l.