Cultura, intrattenimento e shopping daranno nuova vita all’area portuale dismessa della città di Kotka, nel sud della Finlandia. Meta turistica di grande attrattiva con uno splendido lungomare, apprezzata da russi e cinesi, grazie al progetto Kotka Old Port Designer Outlet Village la città si appresta a diventare un polo turistico di grande prestigio, che includa attività esperienziali diversificate per offrire ai visitatori un soggiorno emozionale.

Come spesso accade in molti paesi del mondo ci sono aree industriali in disuso con una storia importante che solo agli occhi di grandi visionari hanno ancora molto da offrire: così è nato un progetto ambizioso e innovativo per riqualificare l’area portuale di Kotka utilizzando le potenzialità commerciali di un porto con posizione strategica a soli 40 minuti di macchina dal confine russo e vicino ad Helsinki, V° aeroporto europeo per afflusso di turisti dall’Asia.
Il Designer Outlet Village è progettato su immagine degli antichi villaggi di pescatori finlandesi, con gli edifici che si raccolgono attorno al porto e alle nuove strutture realizzate in legno locale e vetrate per inserirsi armoniosamente nell’ambiente circostante.
“Il progetto è la pietra angolare del piano omnicompresivo di sviluppo dell’area portuale di Kotka che è iniziato con la costruzione del Centro marittimo di Vellamo e con il trasferimento del National Marine Museum di Finlandia da Helsinki a Kotka”, ha spiegato il sindaco Henry Lindelöf che ha partecipato alla presentazione a Roma dei risultati della prima fase dell’ambiziosa iniziativa, aperta dall’ambasciatore Janne Taalas.
Presenti anche Simonetta Gianfelici, talent scout Who’s on next?, e Stefano Dominella, presidente della Sezione Tessile, Abbigliamento, Moda e Accessori di Unindustria, il quale ci ha sottolineato che “la Finlandia, paese di grande cultura, è un mercato nuovo, alla scoperta di tutto ciò che viene dall’eccellenza di altri paesi. E’ importante per le aziende italiane cercare sinergie per inserirsi nei mercati di paesi nuovi dove ancora non è presente la nevrosi della moda“, come già hanno fatto aziende come Baldinini, Missoni, Luxury Zone, Genny, Loriblu, Basile, Marville, John Ashfield, Caleffi e Sicilia’s Italian Restaurant.
La pianta del progetto ci mostra un outlet vicino al Museo Marittimo Nazionale, un hotel di lusso, un’arena ed un polo universitario per le scienze applicate che porterà a Kotka 2500 studenti e Luca de Ambrosis, della DEA Real Estate ha commentato che gli acquirenti oggi “cercano un luogo che includa anche attività esperienziali oltre il solo shopping” ancor più se annessi a centri cittadini che siano di per sé attrazione per i clienti.
L’iniziativa, che non punta al mero marketing, sarà di sicuro successo e ne è conferma il fatto che i developer saranno a lungo termine proprietari del progetto che gestiranno anche dopo il lancio previsto nel 2018. Investire in un’idea come questa ripagherà non solo economicamente ma anche a livello di immagine perché questo è un grande esempio di collaborazione e sostenibilità, all’interno di una nazione, tra stato e privati a sostegno e sviluppo di un’intera città.
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