Vicenzaoro January, il Salone professionale, denominato The Jewellery Boutique Show®, organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) si chiude oggi con una formidabile crescita delle provenienze estere: un pieno riconoscimento della sua centralità nel settore orafo gioielliero mondiale.
Oltre il 60% le presenze di operatori stranieri. USA e Cina confermano la performance del 2018 e l’Europa Continentale afferma la sua importante presenza con significative crescite in particolare in alcuni Paesi: il trittico Germania Svizzera Austria segna un +12% delle presenze, così come il Regno Unito (+11,7%), la Francia (+10,5%) e la Spagna (+ 9,6%). Anche il Nord Europa cresce del +10,5%.
In forte ripresa gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita che nonostante le questioni aperte rispetto alle tassazioni dei primi, segnano un +24,2%. Russia e Ukraina, fondamentali non solo per la filiera dell’oro e del gioiello Made in Italy ma anche per la domanda a livello mondiale crescono del 10,4%. Eccezionali le presenze dal Kazakistan a +46%. La provenienza dei visitatori dall’Italia ha confermato il dato positivo dello scorso anno.
BILANCIO – “Favorire una comunicazione identitaria sul gioiello italiano, fare sistema e rafforzare l’attività formativa e digitale” sono per Ivana Ciabatti Presidente di Confindustria Federorafi, le principali sfide che deve affrontare il settore. Evoluzione digitale e inclusione dei giovani nel mondo del lavoro sono stati anche i temi dell’intervento di Carlo Ferro neo-Presidente di ICE. “Registriamo una particolare vitalità nell’utilizzo del web come canale di vendita e in questa direzione stiamo orientando gli sforzi così come nel supporto alle start up emergenti nel settore che vedono tanti giovani e capaci professionisti investire le loro competenze e aspirazioni”.
Complessivamente Vicenzaoro January, il primo appuntamento annuale della IEG Jewellery Agenda, si chiude con oltre 35.000 presenze nei sei giorni di manifestazione e con grande soddisfazione di tutti gli attori.
Importante anche per questa edizione il supporto del Ministero dello Sviluppo Economico – MISE e ICE Agenzia. Anche grazie a questa collaborazione, a Vicenzaoro January sono stati ospitati oltre 400 buyer selezionati dai principali mercati che si sono aggiunti agli oltre 2000 operatori gestiti direttamente da IEG. L’edizione appena conclusa VOJ ha messo in vetrina 1500 brand, 42% dei quali provenienti da 35 Paesi e dalle più importanti aree di produzione italiane.
Piena soddisfazione per la contemporanea T.GOLD, il Salone Mondiale dedicato alle tecnologie per le diverse lavorazioni della gioielleria: giunto alla 41° edizione e sempre organizzato da IEG ha confermato la propria leadership incontrastata a livello internazionale e il suo ruolo rappresentativo di un’eccellenza tecnologica italiana. Vero e proprio HUB di innovazione, la manifestazione, dalla quale passa ogni nuova scelta di processo e di prodotto che la industry globale di settore intenda avviare, rappresenta anche un fondamentale momento di promozione e formazione sulle nuove tecnologie e sui loro utilizzi.
Vicenzaoro January ha richiamato tutto il settore che si incontra qui per fare business, connettersi, ispirarsi e per vivere l’esperienza di una città unica.
Cresce la qualità dei buyer in fiera, attratti dalla piattaforma di business di Vicenzaoro, fisica e digitale, con la sua capacità di matchmaking. Il nuovo progetto #primavicenzaoro, in collaborazione con Confindustria Federorafi, ha attratto nuovi buyer selezionati tra i più influenti al mondo per gli acquisti di gioielleria dell’alto di gamma.
La Design Room con la presenza di designer indipendenti, la sempre più affermata tendenza dei grandi brand a presentare in fiera le nuove collezioni, la Fashion Room, nuovo spazio-laboratorio dedicato alla gioielleria fashion e il seminario di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, dedicato al profilo dei consumatori, fanno della sei giorni vicentina un Trend Show, una preziosa fonte di stimolo e ispirazione per aziende e operatori.
Sul palcoscenico di Vicenzaoro i protagonisti del mercato globale si sono confrontati sul tema fil rouge dell’edizione, la creatività sostenibile, non più una tendenza ma un indirizzo responsabile verso il quale tutto il settore sta virando a favore del pianeta. Un tema affrontato a Vicenzaoro in ogni aspetto, coinvolgendo l’intera filiera come solo in questo appuntamento accade, rappresentando un unicum nel mondo. Un tema esploso nella tavola rotonda VISIO.NEXT, che raccoglie esperti internazionali e key people.
Numerosi gli appuntamenti a supporto del business: l’imperdibile serie dei digital talks dedicata ai temi dell’innovazione digitale in collaborazione con Confcommercio Federpreziosi, quelli sulle pietre in collaborazione con l’Istituto Gemmologico Italiano, il seminario del CIBJO (Confederazione mondiale della gioielleria) incentrato sugli aspetti ambientali e sostenibili della gioielleria, la XXI edizione del meeting annuale dei gemmologi europei (FEEG, Federation for European Education in Gemmology), curata dall’Istituto Gemmologico Italiano e il Jewelry Technology Forum, importante evento tecnico-scientifico, giunto alla sua 15° edizione in collaborazione con Legor Group Spa.
Molto apprezzata dagli operatori internazionali l’accoglienza che la città di Vicenza ha saputo tributare alla manifestazione e ai suoi ospiti con VIOFF, Vicenza Oro Fuori Fiera, evento ideato dal Comune di Vicenza con Italian Exhibition Group e con il coinvolgimento delle categorie economiche, esempio di fattiva integrazione della manifestazione con il territorio. VIOFF Golden Wood, declinato in tre giorni di iniziative nelle vetrine, nei negozi e negli esercizi commerciali, è stato dedicato alla raccolta fondi per la ricostruzione di un bosco sull’Altopiano di Asiago, devastato dal maltempo.
Prossimi appuntamenti internazionali: OROAREZZO dal 6 al 9 aprile e Premier Show di Las Vegas 30 maggio – 3 giugno 2019 dove IEG accompagnerà la manifattura italiana.
ACQUIRENTI – Intellectual rebel, the spiritualist, the dualistic traveler, the phygital, the disruptive sono questi i profili che definiscono i modelli di consumo del prossimo futuro.
Dall’America all’Asia, passando per l’Europa, il mondo sta attraversando profondi cambiamenti socio-politici e ambientali. Gli individui sperimentano una mancanza di fiducia nelle istituzioni più tradizionali e si orientano verso forme di coinvolgimento e identificazione totalmente innovative.
Minori distinzioni di genere unitamente a una nuova accettazione della propria vulnerabilità, la ricerca di speranza e stabilità che si traduce in inedite forme di spiritualità individuale, una sorta di nomadismo culturale amplificato da una digitalizzazione iperdiffusa: sono queste le caratteristiche sociali negli anni 2020 che determinano nuovi modi di produrre, comunicare, esistere.
I materiali stanno diventando più sostenibili, i brand più attenti, la comunicazione più trasparente, la tecnologia più smart: a causa dei profondi cambiamenti sociali che stanno attraversando il mondo, i consumatori stanno sviluppando nuovi comportamenti e costruendo nuove identità.
Paola De Luca, Direttore Creativo e Co-fondatore di TRENDVISION Jewellery + Forecasting, ha illustrato oggi i 5 profili dei nuovi consumatori 2020, declinandone orientamenti e attitudini nei confronti di se stessi e della vita.
The intellectual rebel, in fuga dallo stress quotidiano, dalle tecnologie, alla ricerca di una vita appagante, piacevole, creativa; infrange le regole alla ricerca di una propria unicità. Nel gioiello e nello stile ricerca geometrie, asimmetrie e reinterpreta il gusto retrò.
The spiritualist, attratto dal mistero e dalla tradizione delle culture lontane incline a costruire una propria spiritualità praticando la pazienza, la gentilezza, l’umiltà; nei suoi gioielli è presente il simbolismo, la natura oscura e una tendenza al misticismo.
The dualistic traveler, radicato nella natura, attratto dalla varietà delle razze, aperto agli stili, flessibile, accogliente, esploratore; è attratto dal passato di cui recupera gemme, camei e monete.
The phygital, costantemente connesso, proiettato verso la polverizzazione del confine tra digitale e fisico: creativo, innovativo, sperimentatore; ama i colori fosforescenti, i metalli variopinti e i materiali innovativi.
The disruptive, che supera l’identità di genere e rivendica una nuova autonomia dai canoni tradizionali nel rapporto con le proprie emozioni e vulnerabilità. L’uomo no gender recupera i segni tribali e le texture naturali. Grande l’attenzione degli operatori di Vicenzaoro che hanno ascoltato con interesse l’esposizione e colto l’invito a reinterpretare secondo la propria cifra stilistica gli interessanti stimoli offerti dalla presentazione
SOSTENIBILE – Secondo la ricerca “The susteinability Imperative” di Nielsen, i marchi con un impegno dimostrato nei confronti della sostenibilità sono cresciuti oltre il 4% mentre quelli senza meno del 1%. E il rapporto Greenitaly 2017 di Fondazione Symbola e Unioncamere, registra che nel 2017 la diffusione della divisione ricerca e sviluppo tra le medie imprese manifatturiere che hanno investito in prodotti e tecnologie green nel triennio 2014-2016 è a quota 27%, contro il 18% delle non investitrici. Nel 2016 le medie imprese manifatturiere che investono green hanno incrementato l’export nel 49% dei casi, a fronte del 33% di quelle che non investono.
Il fatturato è aumentato, fra 2015 e 2016, nel 58% delle imprese che investono green, contro il 53% delle altre. E ancora: il 66% dei consumatori sono disposti a pagare di più per prodotti di aziende che dimostrano un impegno sociale e ambientale, in particolare il 51% dei consumatori tra i 50 e 64 anni.
Condizionati dal senso di protezione del pianeta e dalla povertà presente nel mondo, i consumatori hanno adottato comportamenti sostenibili: controllano l’etichetta prima dell’acquisto di un prodotto, visitano i siti delle aziende per maggiori informazioni e per i processi di produzione, monitorano l’opinione pubblica su alcuni marchi sia online che sui mezzi di stampa.
Il tema della sostenibilità è dunque sempre più attuale e IEG, che ha firmato un accordo con UN Global Compact IEG rafforzando il suo impegno per la responsabilità sociale d’impresa, lo ha posto quale fil rouge della manifestazione che inizia l’anno orafo gioielliero nel mondo, sostanziando così il suo impegno nel promuovere la sostenibilità all’interno della filiera della gioielleria, dei metalli e delle pietre preziose. Il panel Vicenzaoro January è stato moderato da Lauren Kulchinski Levison – Vice President, Chief Style Officer, Curator – Mayfair Rocks, la più giovane componente della Hall of Fame dal National Jeweler. E ha visto la partecipazione di: Lydia Courteille: Scienziata, Collezionista, Gemmologa e Viaggiatrice, Lynn Yaege Collaboratore American Vogue, Massimo Poliero, CEO di LEGOR GROUP S.P.A., Presidente del Jewelry Technology Forum e Vicepresidente A.F.E.M.O. e Paola Ferrari Fondatore e proprietaria di Nanashapes llC Presidente dell’Accademia di Gagliato delle Nanoscienze.