Sul Lago Maggiore, a Stresa, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, dominante l’incantevole Golfo delle Isole Borromee, sorge in una vegetazione lussureggiante Villa e Palazzo Aminta. Si tratta di un sontuoso e raffinato gioiello della catena internazionale The Leading Hotels of the World che preserva l’atmosfera d’elite tipica di queste zone.
Industriali e ricchi borghesi piemontesi e lombardi hanno sempre frequentato queste sponde. Ma il lusso di avere le due isole Borromeo di fronte alle grandi vetrate della villa che danno sulla ridente vegetazione lacustre non ha prezzo. Alla Villa Aminta c’è un’atmosfera delicata e preziosa negli esclusivi spazi che ricordano un’accomodante casa privata nella quale il tempo ha stratificato stili e tradizioni dell’arte italiana.
La famiglia Zanetta, a guida dell’hotel con Beatrice e Roberto, ha riportato l’edificio agli splendori originali creando un fascino quasi fiabesco rispettando standard classici e implementando tecnologie per il massimo comfort degli ospiti.
La clientela internazionale continua ad animare le sale di questo palazzo come al tempo della Belle Epoque. In anni più recenti, nel 1966, Liz Taylor e Richard Burton scelsero Villa Aminta per una delle loro innumerevoli fughe d’amore.
Merito del paesaggio incontaminato e dell’aria di privacy che si respira. L’arcipelago delle Isole Borromee è situato nel medio Lago Maggiore, a occidente, nel braccio di lago chiamato golfo Borromeo che vede affacciate e contrapposte Stresa e Pallanza. L’arcipelago si compone di tre isole, un isolino e uno scoglio.
Reinterpretando il concetto di villa familiare di inizio secolo, con la cura di ogni dettaglio, la Villa è stata impreziosita con mobili antichi, stucchi, lampadari, tappezzerie preziose, arabeschi e volute orientaleggianti, in omaggio allo storico rapporto con la Repubblica di Venezia “porta dell’Oriente“.
Oggi è un hotel di 5 stelle lusso nel quale l’eleganza si respira nelle raffinate proporzioni degli arredi e degli elementi architettonici, in un’atmosfera esclusiva e ricca di storia
Ci sono arazzi che riprendono fauna locale e la mischiano a suggestioni tropicali, un trionfo di manufatti preziosi che hanno respirato l’incontro di culture nel borgo millenario di Stresa, dominante lo splendido Golfo Borromeo.
Fu l’Ammiraglio della regia Marina Militare Italiana Francesco Capece, Cavaliere dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, Medaglia a ricordo delle campagne d’Africa, Croce d’oro con corona per 40 anni di servizio militare, Medaglia d’argento al valor militare ad acquistare la Villa al termine del suo servizio presso la Regia Marina, nel giugno del 1918.
Il nome deriva dal suo amore per la moglie, Aminta, per l’appunto. In quell’anno era una bella dimora d’epoca inizialmente dotata di sole sette camere e un bagno.
Svariati furono i rappresentanti della “Belle Epoque” europea, affascinati dalla romantica atmosfera del lago e dagli avvincenti scorci panoramici che rendono Villa e Palazzo Aminta uno splendido angolo di paradiso affacciato sul lago, chiamato da molti il luogo più lussuoso del Lago Maggiore.
Nel 1908 Paolo Troubetzkoy, il grande artista nato ad Intra da nobile famiglia russa, realizzò una scultura al commediografo irlandese “enfant terrible” della letteratura e suo amico George Bernard Shaw che nel 1926, venne sul Lago Maggiore e fu ospite dell’Ammiraglio e della moglie.
Le nuove sale si aprono intorno al suggestivo Patio all’italiana e trasmettono una sensazione di eleganza diffusa in un ambiente concettuale ed equilibrato. Pavimenti in seminato alla veneziana, colonne in marmo, aubusson e pareti decorate con tessuti pregiati avvolgono le sale di luce sfumata e riflessi cangianti.
L’accesso diretto dall’ingresso esterno alle Sale rende questi spazi ideali per ospitare grandi eventi e presentazioni di automobili con stile.