Cinzia Cordella, protagonista del film Lola Blue, scritto e diretto da Eleonora Grilli, è un’attrice tenace e volitiva. Il film è stato proiettato in anteprima nel corso della 15esima edizione del Bif&st Bari International Film&tv Festival. Il programma ha offerto oltre 130 eventi negli 8 giorni fra proiezioni, lezioni di cinema, incontri, conferenze, tributo a Marco Bellocchio, con la partecipazione di 17 film provenienti da una quindicina di Paesi di tutto il mondo e di altre decine di film di produzione italiana che saranno presentati nei Teatri Petruzzelli, Piccinni e Kursaal mentre il Teatro Margherita ospiterà laboratori, conferenze stampa, incontri su cinema e libri.
Cinzia è interprete del percorso esistenziale e artistico di Lola Blue, protagonista in cerca del proprio destino nel mondo. Lola è una comica ambiziosa, che si imbatte tuttavia in numerosi ostacoli a causa della sua misantropia e del suo spirito inquieto. Il crescente disagio interiore la conduce ad intraprendere un percorso riabilitativo all’interno di un casale alle porte di Orvieto, lontano dalla sua città natale, Napoli. Si trova quindi a partecipare ad una terapia di gruppo, in occasione di un ritiro olistico, un’esperienza che la costringe ad affrontare in modo traumatico il suo passato tormentato.
Il nucleo tematico del film si incentra su due concetti fondamentali: la solitudine e l’integrazione. Alcuni personaggi, come Lola, trovano rifugio nella loro solitudine, ignorando il vuoto che li circonda. Tuttavia, l’autentico antidoto per l’anima risiede nell’integrazione e nella condivisione, non nelle illusioni dell’ego. Questa verità esistenziale costituisce il pilastro su cui si basa la narrazione di Grilli.
Cosa hai scoperto del tuo mestiere interpretando questo ruolo?
Per ogni personaggio che si interpreta si scoprono cose nuove. Lola Blue era la protagonista e la scoperta più grande che ho fatto è che quando lavori ad un ruolo principale che ti porta a stare sul set ogni giorno per tutta la durata delle riprese è che è difficile staccare la spina, anche durante le pause o mentre dormi, almeno per me è stato così. Chi mi stava intorno riconosceva in me, nei momenti in cui non ero sul set, gli atteggiamenti di Lola Blue, ma lo facevo inconsciamente, forse per il timore di perdere il contatto con lei, chissà, o forse semplicemente perché ci avevo a che fare per così tante ore al giorno che ormai era parte di me. E questo mi divertiva tantissimo.
Pensi che per le donne oggi al cinema e in teatro sia ancora difficile superare i preconcetti?
Io credo più che altro che il percorso sia individuale, che cambia da donna a donna, e che oggi, nel cinema come nel teatro, sono molte le donne che per come si pongono riescono ad abbattere ogni preconcetto. Se io mi relaziono agli altri come una vittima e più facile che gli altri mi considerino tale. È anche una questione di autostima.
Cosa ti diverte e cosa ti tiene in ansia del tuo lavoro?
Io non sono un tipo che soffre d’ansia quando lavoro, sono concentrata su quello che devo fare e sto con il mio personaggio. Piuttosto se c’è una cosa che talvolta può darmi un po’ di ansia è la paura del domani, di cosa farò domani. Ho scelto un lavoro che non ti dà certezze a lungo termine ma questo è anche il lato che mi diverte. Io non riuscirei mai a fare un lavoro con orari fissi, giorni fissi, mansioni fisse, mi sentirei come un animale in gabbia. A me piace il cambiamento, adoro il mio lavoro perché tutto cambia, di continuo, dai colleghi alle location, al regista, fino alla moltitudine di frammenti di umanità con cui hai a che fare grazie ai vari ruoli, e che a loro volta inducono in me qualche cambiamento. Il cambiamento, sì, è questa la cosa più bella del mio lavoro.
Cinzia Cordella spettatrice: cosa scegli di guardare quando non lavori?
Vado tanto a teatro e al cinema, e a casa a volte sono capace di guardare anche 3 film uno dopo l’altro, scelgo un regista o un attore e di questi poi decido di fare delle lunghe full immersion. A teatro vado sempre alla ricerca di cose nuove, mi piace seguire artisti che ricercano nuove forme di espressione, evito invece tutto ciò che resta legato ad un vecchio modo di concepire lo spettacolo e la recitazione, mi annoia. Cerco di evitare tutto ciò che è vecchio.
Un tuo sogno?
È un segreto.
Hai degli insegnamenti che ti porti dietro dalle grandi attrici con cui hai lavorato?
In realtà io “rubo” continuamente, ogni volta che trovo qualcosa che mi affascina in un’attrice o attore, o persona incontrata per caso sul bus, io cerco in qualunque modo di aggiungerla al mio bagaglio. Comunque ciò che rubo da altre attrici ha sempre a che fare con qualcosa che riguarda la totale dedizione, la disciplina e la libertà del corpo e delle emozioni, e il modo sicuro e rispettoso di approcciare il lavoro. Quando ho lavorato con Claudia Cardinale ero affascinata dal suo eterno sorriso, portava luce sul set, sorrideva sempre, e quindi era bello starle accanto, e si lavorava bene.
Cinzia Cordella in Lola Blue è affiancata dagli attori: Errico Liguori, Alessio Sica, Ornella Varchetta, Monica Carpanese, Alfie Nze, Syama Ryaner, Salvatore Catanese e Chiara Barassi. Inoltre, il film ha potuto contare anche sulla presenza di due prestigiosi cameo: quello di Kaspar Capparoni e di Gianfranco Gallo.