Con uno share al di sopra delle aspettative sulla Rete tv Home & Garden e un’audience totale di quasi un milione di persone, le sei puntate televisive dell’ultimo programma di Damiano Gallo sono state un successo davvero inaspettato. In questo autunno 2022, gli episodi di “Chi ha dormito in questo letto” sono stati visti in tv, on demand in streaming su Discovery + e in replica, migliaia di volte. Tempo di tracciare un bilancio con l’ideatore e conduttore di un format vincente, quello di una trasmissione che mette in luce le bellezze artistiche delle dimore storiche italiane, che fa della tv di qualità una bandiera.
Scene dalle registrazioni di “Chi ha dormito in questo letto” su Home & Garden TV di Discovery Italia. Damiano Gallo è con uno dei suoi ospiti, Christian D’Antonio di The Way Magazine, e con la co-conduttrice Silvana Giacobini.
Damiano come è stato girare questa nuova edizione di “Chi ha dormito in questo letto”?
Divertente. Mi sono attorniato di persone che mi fanno stare bene. Mi riferisco agli operatori, al regista Federico Cianferoni, agli autori con Rosella Peluso e ovviamente anche alla conduttrice Silvana Giacobini. Abbiamo creato davvero un’ottima squadra. Ci capiamo tutti al volo, mai uno screzio o una incomprensione. Un grande privilegio poter lavorare con un’atmosfera di questo tipo. Le ore passavano ma non me ne accorgevo, nonostante i cambi location e i ritmi serrati.
Ci sono stati dei tratti comuni in tutte le location che avete scovato?
L’amore e la dedizione dei proprietari di casa verso le loro dimore. Un comune denominatore che si ripete di casa in casa. Questi proprietari sembra che vivano in funzione di queste dimore. È un privilegio il loro senza alcun dubbio ma anche una grande responsabilità morale.
E qualche imprevisto nelle registrazioni?
Alcuni ospiti che all’improvviso non sono potuti venire. Questo tipo di programma non si fa nelle città dove comunemente viviamo, ma in dimore che sono lontane dai centri abitati. Questo, si sa, per chi fa televisione è un imprevisto dei più difficili da gestire. Siamo riusciti comunque a terminare il lavoro e “riempire “ il buco televisivo. Quando mi capitava all’inizio della mia carriera televisiva entravo nel panico, cosa che non accade più oggi. Sono più sereno.
I proprietari di questi posti che persone sono?
Appartengono a famiglie nobiliari italiane a volte davvero importanti. Mi hanno sempre accolto con semplicità. Un paradosso se penso ai saloni e ai giardini principeschi che ho visitato. Mi hanno sempre messo a mio agio.
Come usi quello che vedi in queste proprietà nella tua professione di agente immobiliare?
Più che nella mia professione, faccio tesoro di quello che vedo e apprendo e cerco di adattarlo alla mia vita e alla mia condizione. Da esteta quale sono vi confesso che ho preso tanti spunti per arredare, migliorare e valorizzare le mie case. In piccolo …sia chiaro. Nessuna pretesa.
C’è qualche sogno del Damiano bambino che è stato esaudito visitando i castelli?
Aver visitato dimore, castelli e ville antiche appartenenti al più grande patrimonio artistico privato italiano è già di per se un sogno che si realizza se ci pensi bene. Non è semplice varcare queste dimore. Alcune sale sono privatissime ma per il nostro pubblico di HGTV siamo riusciti a farcele aprire. Mi sono sentito un privilegiato.
Parlaci del rapporto con Silvana Giacobini, la tua compagna di viaggio.
Lavoriamo insieme da molti anni ma non avevo ancora condotto un intero programma con lei. Questa è la prima esperienza. C’è tra di noi un feeling strepitoso. Per me è un grandissimo orgoglio averla accanto, rappresenta un vero guru della tv e della comunicazione in generale. Mi piace ascoltarle i suoi aneddoti di vita e professionali. Ogni giorno imparo qualcosa da lei e questa è una grande fortuna. È una stacanovista, non si ferma mai. Puntuale ed è piena di impegni. Ritrovo in me qualcosa di lei…forse anche per questo stiamo bene insieme. Abbiamo lo stesso approccio professionale.
Come avviene la stesura di una puntata di un programma così ben fatto?
Tutto ha inizio con la scelta della dimora e dei luoghi circostanti. Da lì, con l’aiuto dei miei autori cerchiamo di stendere una linea narrativa dopo aver intervistato preliminarmente i proprietari di casa. Ci facciamo raccontare aneddoti e storie curiose che possano essere di interesse del pubblico. Questo programma mi offre la possibilità di poter parlare anche dei luoghi e del territorio. La mia idea è quella di attraversare tutto la penisola e far conoscere le dimore nobiliari più belle d’Italia.
Quale era l’aspettò che volevi mettere più in evidenza in questo ciclo di trasmissioni?
Ti sembrerà assurdo ma volevo mettere in evidenza le storie di fantasmi e degli avvenimenti paranormali che questi proprietari hanno vissuto in prima persona. Mi affascinano queste storie e ancor di più la serenità e la nonchalance con cui i proprietari espongono i fatti avvenuti. Luci che si accendono da sole, oggetti che si spostano nello spazio, rumori di catene e bimbe e donne anziane che appaiano alle finestre. Insomma saranno pure romanzate alcune storie, ma vi confesso che è capitato anche a me di “sentire qualcosa“.
Finito un capitolo se ne apre un altro: dove andrete nella prossima edizione?
Sorpresa! Non posso anticipare nulla. Ti dico solo che saremo stavolta nel centro Italia e che visiteremo un luogo conosciuto in tutto il mondo, amato dagli stranieri e dai migliori registi del cinema internazionale. Fellini frequentava assiduamente questi luoghi.
È facile o difficile trovare in Italia luoghi dove registrare programmi di questo genere?
Non so se sia facile o meno. Il mio lavoro di agente immobiliare mi aiuta ad entrare in contatto con queste realtà. Forse sono agevolato anche per questo.
Tu personalmente in questo momento che importanza attribuisci al luogo dove si vive?
Per me la casa è il luogo dove vorrei andare in vacanza. Voglio stare bene sia che sia collocata in città …penso alla mia casa di Milano, o in campagna o al mare come le case che ho in Sicilia. A Milano ho realizzato un piccolo giardino pensile all’ultimo piano di un palazzo. Piante e arbusti di vario tipo nascondono la vista dei palazzi e tra un albero di limone ed uno di bambù ho lasciato piccoli spazi per ammirare la madonnina in cima al duomo. In Sicilia invece ho creato dei piccoli Eden, giardini della biodiversità dove mi rinchiudo quando cerco serenità e tranquillità. Pensa che ho realizzato anche un piccolo zoo privatissimo con animali provenienti da tutto il mondo: struzzi , Nandu, maialini vietnamiti, asini, capre, galline, cavie peruviane, lepri della Patagonia, conigli, pappagalli, uccelli esotici e faggiani. Vederli nel parco, molti di loro liberi, mi fa sentire vivo ed utile. Amo gli animali in maniera viscerale.
Come siamo cambiati noi tutti in questi anni?
Non è facile risponderti. Posso solo dirti che Milano è peggiorata per certi aspetti. Mai visto così tanto degrado sociale e mai vista una così pessima gestione della res pubblica. Mi auguro che cambi qualcosa presto. Barboni, criminalità, baby gang e disordine. Per non parlare della mia Sicilia. Spazzatura ovunque, amministratori politici incompetenti e menefreghismo dilagante. Ho una visione al momento pessimista. Ho pochissima fiducia nelle istituzioni e per un entusiasta come me è davvero frustrante. Credo solo nella forza dei privati e della volontà di chi ha veramente voglia di fare e agire. Si è diventati più egoisti per rispondere alla tua domanda.
Parliamo della tua Sicilia, terra da cui il programma è partito. Cosa stai preparando per l’estate prossima?
Sono il direttore artistico della terza edizione del Siracusa Book Festival, della sesta edizione del premio letterario Alessandra Appiano e della prima edizione del Piazza Armerina Book Festival. A giugno 2023 organizzerò questi eventi tanto complessi e faticosi ma che mi riempiono di gioia. Fare qualcosa del genere per la mia terra natia mi inorgoglisce profondamente. Amici e conoscenti provenienti da tutta Italia partecipano con sempre più entusiasmo a queste iniziative. Invito autori, relatori di fama nazionale a presentare le loro ultime fatiche letterarie in scenari e luoghi affascinanti come quelli che si possono trovare solo in Sicilia. A volte sembra proprio di stare in un set cinematografico. Novità di questo anno , abbiamo ricevuto il patrocinio non solo dei comuni ospitanti ma anche da parte della Regione Sicilia e da parte del Parlamento Europeo.