Una ventina di quadri enormi raffiguranti le opere d’arte che sono body painting fluorescenti perlopiù femminili. Isabella Goio, giovane artista triestina, ha trovato nella fotografia delle rappresentazioni di make up corporeo una sua strada. Crea, dipinge sui corpi, chiama fotografi a rappresentare e immortalare la sua opera in particolari condizioni luminosi e così reinventa la body art elevandola a gesto artistico.
Alla sua recente mostra personale ha avuto anche una performance di bodypainting dal vivo con la danzatrice Afra Pieri in una delle gallerie più importanti di Trieste, la Galleria d’Arte Rettori Tribbio in centro città.




L’artista racconta così l’arte psichedelica che fa non solo fotografare, ma anche creare visto che in alcuni happening si trasforma in modella e chiede ai partecipanti di dipingerle addosso: “La psichedelia è allargamento della coscienza. Una ricerca dell’anima che condotta con coscienza e con un intento, permette l’esplorazione di ciò che realmente siamo, pura energia ed essere divino”.
Dopo aver frequentato eventi “rituali” per cercare nuove espressività del bodypainting, l’artista si è fatta notare in Italia e all’estero in festival dedicati a questa forma d’arte. L’espressione creativa basata su un contatto fisico è al momento al centro della sua ricerca artistica.