Il Synth performer e compositore Louis Siciliano ha pubblicato il suo nuovo LP, già in digitale e in vinile in edizione limitata e numerata “Ancient Cosmic Ttuth – A Suite in 4 Movements” (www.magicandunique.com/shop)
Pubblicato da Musica Presente Records, etichetta del gruppo Magic&Unique Group LTD diretta da Renzo Cresti, con la produzione esecutiva e la supervisione di Renato Marengo, “Ancient Cosmic Truth” di Louis Siciliano è una suite strumentale contenente quattro brani strumentali jazz-rock innovativi che mettono insieme i suoni caratteristici della musica elettronica e dei sintetizzatori registrati con strumenti analogici: “Bambara’s symmetries”, “Translucent dodecahedron”, “The secret of mansa” e “Ancient cosmic truth”. Un disco che unisce l’antica musica indiana, persiana, cinese e mediterranea con il jazz e i linguaggi musicali attuali.
Louis Siciliano, partendo da Napoli, ha girato tutto il mondo per compiere un percorso di ricerca musicale che lo ha portato oggi ad essere uno dei nuovi esponenti del “Napule’s Power”, movimento fondato dal giornalista Renato Marengo. Il “Napule’s Power” è nel suo DNA artistico, tanto da essere definito dal giornalista musicale e produttore Renato Marengo come il continuatore ed erede di questo movimento culturale riconosciuto a livello mondiale. Ha iniziato a lavorare come arrangiatore, programmatore musicale e spazializzatore del suono nello studio 78/88 nel Queens. Qualche anno dopo è agli Englewood Studios del produttore Dae Bennet, dove viene in contatto con artisti del calibro di Michael Jackson e Tony Bennet ed entra a far parte di quella Italian Legacy di Music Producers insieme ad artisti come Phil Ramone, Tony Maserati, Tony Mottola. In quel periodo frequenta personaggi come Chuck Ainlay, Bruce Swedien e Neil Dorfsman, che lo vuole anni dopo nella giuria dei Grammy Awards. La frequentazione della New York University gli permette conoscere numerosi registi della scena indipendente e di iniziare la sua carriera come compositore di colonne sonore che lo porterà a lavorare con registi del cinema italiano e a vincere premi come il Nastro D’Argento nel 2005, due volte il Premio della Federazione Italiana dei Cinema D’Essay e il premio come Miglior Compositore alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2010.
Realizzato dallo stesso Louis Siciliano (synths analogici, sensori e live electronics) insieme a Alex Acuña dei Weather Report (percussioni), Claudio Romano (batteria), Randy Brecker deiBrecker Bross (tromba) e Umberto Muselli (sax tenore), l’album concretizza un’idea di musica collettiva guidata dalle particolari intenzioni, intuizioni e visioni di Louis Siciliano. “Ancient Cosmic Truth” già dal titolo rimanda alla ricerca spirituale che Louis Siciliano porta avanti da anni e che lo ha portato dalla sua città natale, Napoli, a girare il mondo alla scoperta di nuove culture per poi tornare alle origini.
Ascoltando il tuo album ho colto il concetto della vita e della morte dal punto di vista della scienza e dal punto di vista religioso a partire dalla creazione dell’universo, quindi il big bang e i sette giorni della creazione.
“Stupendo! Neruda diceva che “la poesia non è di noi che la facciamo ma è di chi la utilizza” perché è un veicolo che apre orizzonti. Il bello è che nel rapporto tra musicista e pubblico, la musica la fa sia il musicista che il pubblico, ad esempio nel nostro caso, io non avevo mai pensato a quello che tu mi ha dato, non avevo mai razionalizzato. Quando tu hai detto queste cose dentro me risuonavano con la mia verità anche se non le avevo mai razionalizzate in questo modo e ti ringrazio di questo. Hai parlato dell’aspetto sacro, del principio vitale che muove tutto e noi, proprio dalle sacre scritture, abbiamo tradotto che “In principio era il verbo”, invece la reale traduzione è che in principio era la vibrazione. Tutte le scritture parlano di vibrazioni ed io ho sempre vissuto la musica come un percorso di conoscenza e ti ringrazio per averla carpita anche perché non ci sono testi e quindi non era così evidente questa ricerca del sacro, del vitale e di questa antica verità cosmica che scorre nelle canzoni. Penso che in questo momento storico, viste tutte le esperienze drammatiche che abbiamo vissuto, vedi le guerre in corso, il mondo abbia bisogno dell’arte. Noi artisti dobbiamo creare energia, vibrazioni, perché quella è la chiave. Negli anni ’60 la musica era rottura, negli anni ’70 diventa contestazione politica, negli anni ’80 c’è stato l’edonismo, negli anni ’90 la rabbia vedi il grunge e l’hip hop, oggi la musica è terapia.”
Le vibrazioni che tu hai creato hanno suscitato in me il pensiero. Oggi non ci fermiamo più a pensare, ad ascoltarci e meravigliarci di ciò che abbiamo intorno perché siamo presi dalla nostra vita frenetica. Aristotele diceva che “l’uomo ha iniziato a filosofare ora come in origine a causa della meraviglia”, ed oggi non abbiamo più la curiosità di meravigliarci. Crediamo di non avere tempo perché siamo noi che non vogliamo avere quel tempo.
“È perché oggi c’è una malattia molto radicata che si chiama proiettarsi, ci si proietta sempre in avanti, siamo sempre sulle scadenze e ci perdiamo ciò che è più importante e cioè il qui e ora. Pensa al Giano bifronte che è colui che guarda avanti consapevole sia di quello che arriva che di quello che è stato perché la consapevolezza della storia è fondamentale. Il Giano bifronte sa sempre perfettamente dove si trova e il dove si trova è il qui e ora e non è un caso che la musica sia l’arte del qui ed ora e viene indicata come arte maestra. Quando noi, inteso come società allargata, riusciremo a capire questo avremo fatto una grande conquista perché avremo iniziato a valorizzare ciò che abbiamo riempiendoci di ogni attimo. Marco Aurelio ad esempio era la sintesi del mondo stoico ed epicureo e quindi del “sii presente a te stesso e vivi ogni giorno come se fossi l’ultimo” cioè dai senso ad ogni attimo che vivi. Perché il tempo è ciò che di più prezioso abbiamo e la musica è l’arte del tempo che ti radica nell’adesso attraverso ancore emozionali. Noi oggi abbiamo perso la parola poetica, abbiamo smarrito la parola mantica. La parola crea la realtà ed è una conquista importante dell’umanità.”
Hai dichiarato che ogni brano è un multiverso strutturale, qual è il significato di questa tua affermazione?
“Questa è la grande conquista della fisica degli ultimi anni. Ciò che prima erano solo intuizioni delle grandi civiltà come gli egizi e i Maya oggi la scienza le sta appurando. Oggi sentiamo parlare di superstringhe, di sinfonia cosmica e se andiamo nel mondo antico, Pitagora diceva che il cosmo è regolato da rapporti armonici e che in realtà esiste una musica delle sfere. Da sempre mi ha affascinato il modo antico e tutti quegli scritti hanno un nesso con tutte le teorie di oggi, vedi il multiverso e la multidimensionalità. Noi siamo in un multidimensionale e stiamo infatti scoprendo che quello che percepiscono i nostri sensi sono solo la punta dell’iceberg. Se ci pensi, noi nel pratico abbiamo ad esempio la dimensione del lavoro, la dimensione della famiglia e la dimensione degli amici quindi siamo polidimensionali e spesso e volentieri, a seconda della persone con cui siamo, ci comportiamo in modo diverso. Questo per farti toccare con mano la multidimensionalità e poiché l’universo è in continua espansione si sta ipotizzando un universo a strati come una specie di torta. Questo è stato anche il tema della mia ricerca che poi è confluita in un libro che si chiama Music Multiverse Exploration: A New Cosmology of Sound. Ho sempre pensato che nella musica ci fossero delle formule chiave dell’universo. Qualche giorno fa ho letto un articolo nel quale si diceva che la geometria è musica solidificata.
Io penso che ognuno di noi possa vivere tre vite, come il concetto di strati di cui parlavamo prima. Una vita privata, una vita professionale e una vita delle passioni, facendo ciò che più ti piace. A volte queste vite possono coincidere altre volte no ed è solo vivendole tutte e tre che riusciamo a capire che siamo davvero e come vogliamo utilizzare il nostro tempo.
“E così armonizzi il multidimensionale ed in questo modo non hai dispersione energetica, hai una concertazione di questi tre mondi che, anche se separati, lavorano insieme verso un qualcosa di armonico che da stabilità alla tua vita, questo è un bel punto d’arrivo. I risultati si hanno quando avanza la consapevolezza perché diventi lucido. Io cerco di vivere il tutto come un viaggio all’insegna dell’entusiasmo, io vedo la vita proprio in questo modo un viaggio nel quale l’entusiasmo è un elemento fondamentale.”