“Non voglio dimenticare il motivo per cui ho iniziato a suonare: che è divertirmi”. Matteo Mancuso, tra i più talentuosi chitarristi emergenti della scena jazz e rock internazionale, è al momento sulla bocca di tutti gli addetti ai lavori. E anche il pubblico se ne sta accorgendo, visto che ovunque si rechi, questo giovane chitarrista siciliano desta curiosità e approvazione. Dalla Sicilia alla ribalta internazionale, complice il tam-tam dei social media e la sua innovativa tecnica (suona la chitarra elettrica come la classica, maggiormente senza plettro), il musicista classe 1996 è apprezzato dai suoi blasonati colleghi di oltreoceano e si appresta a pubblicare il suo primo album completo nel 2023.
Questa scorsa estate si è esibito in Italia e all’estero, dopo aver debuttato ad aprile 2022 nell’ambito del Jazzahead, festival internazionale dedicato al genere jazz che si tiene ogni anno nella città tedesca di Brema. In Italia ha toccato Roma, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium della Musica, la Villa Medicea di Cerreto Guidi, a Firenze, per l’International Jazz Day 2022 | Unesco in Musica, e il Blue Note di Milano, un prestigioso locale che solitamente tocca i grandi.
Non mancano già collaborazioni eccellenti. Matteo Mancuso è stato ospite della Premiata Forneria Marconi per la prestigiosa data di Lugano (Estival Jazz) lo scorso agosto. Il giovane musicista è stato già varie volte in tv, come si vede dalle foto sotto, ospite al programma di Stefano Bollani. Il celebre pianista l’ha chiamato con Valentina Cenni al programma di Rai 3 VIA DEI MATTI N°0 lo scorso settembre.
Dalla Sicilia il suo nome ha fatto il giro del mondo ottenendo oltre 110.000 iscritti e più di 10 milioni di visualizzazioni agli assoli caricati sul suo canale You Tube, fino a essere rapidamente riconosciuto oltreoceano dai più apprezzati musicisti del panorama mondiale jazz fusion e blues/rock.
Chitarristi statunitensi del calibro di Al Di Meola, Steve Vai, Joe Bonamassa, Dweezil Zappa, Tosin Abasi e Stef Burns hanno infatti riconosciuto in lui le qualità di virtuoso della chitarra definendolo un giovanissimo ed eccezionale “axeman”.
Dotato di una notevole precisione e formidabile velocità, Mancuso attraversa con totale controllo e massima sensibilità differenti territori musicali padroneggiando sia la chitarra classica che la chitarra elettrica per la quale ha sviluppato una sua personale e rivoluzionaria tecnica derivata dal fingerstyle.
L’abilità di suonare con disinvoltura senza plettro, usando dunque solamente le dita, gli ha consentito infatti di esprimersi in uno stile unico, incamerando la maestria tecnica e riproponendola in una chiave poliedrica e originale.
Tra le sue influenze si trovano i pionieri del jazz come Wes Montgomery, Charlie Parker, Django Reinhardt e il sassofonista John Coltrane ma anche solisti contemporanei come Allan Holdsworth alla cui creatività continua a ispirarsi nell’esecuzione, fino ad addentrarsi in una dimensione decisamente più fusion con la passione per i Weather Report e il blues di Eric Johnson.
Matteo Mancuso, classe 1996, ha frequentato il liceo musicale di Palermo, dove ha studiato chitarra classica e flauto traverso. Attualmente frequenta il corso di chitarra jazz presso il Conservatorio di Palermo. Enfant prodige della chitarra, ha suonato, fin dalla più tenera età, con i maggiori musicisti siciliani. Ha proseguito negli anni dividendo il palco con i Sicily stars e varie formazioni, tra cui il duo con suo padre Vincenzo Mancuso, con cui esegue un repertorio che spazia da Django Reinhardt al jazz contemporaneo, ed il trio “SNIPS” con cui propone arrangiamenti di standard in chiave jazzrock, con Salvatore Lima alla batteria e Riccardo Oliva al basso. Chitarrista poliedrico, spazia dalla chitarra classica, alla elettrica, sulla quale ha sviluppato una personale tecnica esecutiva interamente con le dita, che gli permette un linguaggio musicale molto originale. Il suo canale YouTube è molto seguito da un vasto pubblico internazionale e ha ricevuto plausi e attestazioni di stima, tra gli altri, da Steve Vai, Dweezil Zappa, Al Di Meola, Joe Bonamassa e Stef Burns. Nel 2017, nell’ambito del Festival Umbria Jazz, a Perugia, ha vinto una borsa di studio per il prestigioso Berklee College di Boston. Con il gruppo “SNIPS”, ha suonato, riscuotendo ampio successo, al festival “Les Nuits De La Guitare” a Patrimonio, in Corsica, al Musikmesse 2018 di Francoforte e ad Umbria Jazz 2018 per tutta la durata del Festival. Nel 2019, collaborando con Yamaha guitars, ha partecipato al NAMM 2019, ed al “Young Guitar Festival” di Bangkok come giudice della competizione. Lo stesso anno va in Russia per una serie di masterclass passando da Mosca, San Pietroburgo e Perm. Nel 2020 Matteo fonda il suo nuovo trio con Stefano India al basso, e Giuseppe Bruno alla batteria, con cui propone anche suoi brani inediti.
Alcuni dei suoi idoli sono Pat Metheny, Joe Satriani, Paul Gilbert e, immancabilmente, Jimi Hendrix. Straordinario nell’improvvisazione solista e sensibilmente affascinato dalla sperimentazione compositiva, Mancuso è endorser della Yamaha.
Dal 2020 si esibisce con il Matteo Mancuso Trio che comprende Stefano India al basso e Giuseppe Bruno alla batteria.