Ce la ricordiamo outsider e piena di vita e talento quando nel 2010 venne scelta da Elio (Elio e le Storie Tese) alle audizioni X Factor 4 per far parte della sua squadra. Nathalie arrivò alla fase finale della trasmissione lottando per portare una canzone da lei scritta e composta, “In punta di piedi”, quando gli inediti nei talent erano ancora un taboo. E la cantautrice dalla vena rock vinse il programma, aggiudicandosi anche il Premio della Critica per il suo brano. Nel 2011 Nathalie andò al Festival di Sanremo con direzione artistica di Gianni Morandi, partecipando come Big con il suo brano “Vivo sospesa”, cui segue l’album omonimo, prodotto da Francesco Tosoni e Lucio Fabbri (PFM).
Oggi, la cantautrice che ama definirsi «entità viaggiante» è stata visionaria e ha organizzato la sua attività con un camper, che usa per spostarsi tra un concerto e l’altro e anche per registrare la sua musica a bordo.
A febbraio 2019, infatti, un anno prima del lockdown, Nathalie -viaggiatrice irrequieta e creativa a tutto tondo- ha suonato per la prima volta in un camper e, a dicembre 2019, ha finalmente fatto il grande passo acquistandone uno tutto suo per partire col progetto Camper Diem: utilizzare la casa a 4 ruote come mezzo per viaggiare, all’insegna della libertà, per ritrovare il contatto con se stessa, con la natura, con gli altri, per suonare live, comporre e scrivere i suoi brani e, soprattutto, come studio di registrazione al chiuso e all’aperto del nuovo album Freemotion, le cui canzoni sono nate in parte durante il lockdown stesso e in parte stanno nascendo in viaggio sul camper.
In circa quasi due anni di stop totale dei concerti e delle altre attività, che da musicista ha vissuto in prima persona, si è creata in Nathalie una visione ancor più chiara di ciò che voleva per essere felice, per sentirsi viva e libera. Un progetto multisfaccettato che la rappresentasse in tutti i suoi aspetti, un caleidoscopio emotivo che racchiudesse il suo lato più intimistico, quello più socievole, il suo lato artistico e, naturalmente, il suo animo nomade pieno di slanci verso il futuro, in cerca di sensibilità affini. E Camper Diem incarna perfettamente la sua visione.
Nel 2021, alle porte dei primi bagliori di riaperture, Nathalie riesce finalmente a concretizzare il progetto, trasformando il suo camper e la natura stessa in uno studio di registrazione mobile/viaggiante che, senza confini e limiti, potesse contaminarsi di nuovi odori, nuove albe, nuovi tramonti, nuovi occhi, nuove strade e nuove emozioni perché il movimento è da sempre per lei un’esigenza innata che porta innovazione, un vento interiore che porta ispirazione, un bisogno selvaggio di cogliere le sfumature degli attimi nel qui e ora, infrangendo le barriere della monotonia.
Camper Diem non è solo un progetto artistico ma una vera e propria filosofia di vita dell’artista che include inevitabilmente anche il suo amore incondizionato per la natura con l’ecosostenibilità: il camper, infatti, utilizza un pannello solare come principale fonte di alimentazione elettrica.