Petra Magoni con Ilaria Fantin ha avuto già un passato di impegno con musica sacra e musica antica. Oggi, l’album “All of Us” racconta, “è la fotografia di quello che abbiamo realizzato assieme, un lavoro sul racconto autentico delle storie”.
Petra dice che il periodo attuale non aiuta la genesi di nuove canzoni, “soprattutto perché nelle varie lingua suonare equivale a giocare, e questo è un momento in cui si può stare assieme limitatamente“. Eppure il disco è davvero intenso, così congegnato sulla base di due professionalità artistiche molto spontanee. Che spesso si fondono in maniera naturale nelle incisioni. L’utilizzo dei suoni e delle parole in questo album è davvero esemplare.
“All of us” (Fonè/Audiophile Productions), in uscita anche in SACD e vinile Made in Japan 180gr. Limited Edition, è fondato, ci dice l’artista nell’intervista che ci ha concesso, sull’energia tipica di un lavoro a quattro mani. “Cerco di avvicinarmi con la vocalità ai musicisti e il messaggio del pezzo deve essere da me sposato in qualche modo. Come “All of me” che solitamente viene cantata come uno swing e poi quando ho capito il testo, mi sono ispirata a una ballad di Tom Waits, come se fosse una ballad con interplay tra me e Ilaria”.
Petra Magoni, come si usa dire, non ha bisogno di grandi presentazioni: da anni in duo con Ferruccio Spinetti, storico contrabbassista degli Avion Travel, si è esibita sui più importanti palchi internazionali. Tra le centinaia di concerti l’anno con Musica Nuda, riesce a dedicarsi anche al teatro e ad altri progetti paralleli, tra cui il duo con la liutista vicentina Ilaria Fantin. Per alcuni anni Petra e Ilaria sono in scena con il noto regista e attore Pippo Delbono nello spettacolo Il Sangue, un viaggio intimo attraverso la storia di Edipo. Accompagnano il regista nei principali teatri italiani ed europei e scrivono parte della colonna sonora del suo film Vangelo. L’opera viene presentata alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia, vincendo il Premio SIAE. Tra i vari spettacoli il duo si consolida e crea un repertorio che debutta nel 2015 a Quito, in Ecuador, con due sere di sold out e dei concerti entusiasmanti. Un viaggio che ripercorre la musica dall’antico 1500 ai giorni nostri, riadattando per arciliuto e voce note che hanno fatto la storia e che, grazie alle abili corde di Petra, riescono a rinascere sotto una nuova luce. Classica, rock, popolare, folk, leggera, la musica si allontana dalle etichette e si libera dal tempo, interpretando note e parole che, anche a distanza di secoli, parlano ancora di noi, di oggi.
“All of us” sono emozioni di passaggio, come le nuvole, attraverso le note di grandi della musica come Sinéad O’Connor, Fabrizio De André, Domenico Modugno, Joni Mitchell, Deep Purple. Questo è “All of us”, il nuovo album nato dalla collaborazione tra Petra Magoni e Ilaria Fantin, duo già consolidatosi nel tempo grazie anche alle collaborazioni teatrali.
La raccolta è introdotta dal singolo “All of me”, personale interpretazione del brano standard jazz già eseguito in passato da artisti del calibro di Billie Holiday e Louis Armstrong. Un disco-racconto dove il suggestivo suono dell’arciliuto si fonde con il timbro unico di Petra Magoni, creando una sinergia originale sempre nella direzione dell’ascoltatore. Il tutto viene impreziosito dall’altissima qualità del suono, curato