Una notte ho sognato New York e Se ami New York, libri entrambi editi da Mondadori, lo hanno definitivamente lanciato nel panorama dei media tradizionali. Ma Piero Armenti, mago del digital travelling è per tutti quelli che lo seguono sui social media (quasi tre milioni di persone al giorno), l’italiano a New York. Quello che dispensa consigli, ti fa vedere i posti segreti, che da un’idea (mostrare i rooftop della città dalle mille luci) ha fatto un business.
Accolto da una folla di fan alla convention “Il Tempo delle Donne” a Milano, Armenti si è raccontato e ha ripercorso le strade del suo successo, quello che l’hanno portato da Salerno, a caccia di un impiego nelle redazioni dei giornali, ad aprire un’agenzia di viaggi a New York. Fino a diventare il guru dell’ospitalità per gli italiani che vanno in America. “Mi chiedono consigli – dice dei suoi follower – e io capisco che vivono attraverso me la voglia di esplorare“. Un urban explorer, come lo chiamano oggi gli esperti di marketing digitale, che con un fare rassicurante, a tratti ironico, svela segreti e si rapporta con disinvoltura rispetto agli schemi mentali diversi nei suoi due paesi di riferimento. “Ai newyorkesi manca il sapersi godere la nostra ‘dolce vita’ – ha dichiarato recentemente – mentre a noi italiani manca l’ottimismo americano“.
Nella presentazione di un suo libro ha scritto: “Ho capito che dovevo partire. Andare lontano, oltre qualsiasi luogo conosciuto. Non bastava Milano, neanche Londra o Parigi. Dovevo metterci un oceano di distanza tra me e la vita. L’ho capito all’improvviso, mentre ero sdraiato in veranda, con gli occhi al cielo e le stelle sopra di me”.
Fotoservizio alla manifestazione “Il Tempo delle Donne” di Luca Micheli, Milano – settembre 2022.