Anticipato dai singoli “Ctrl Alt Canc” Feat. Vega, “Spam (Uffa)” e “Urgente”,disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download,“Retrofront” è il nuovo album di Psiker, l’alter ego del Finance Manager milanese Massimo Curcio, distribuito da ADA Music Italy – Divisione di distribuzione di Warner Music Italy.
L’album è disponibile in formato cd in edizione limitatapresso Il Mercante dei Navigli (Via Meda, 11, Milano) e sul sito.
Classe 1980, Massimo Curcio è Finance Manager,cantautore e produttore milanese. Dal 2001 lavora ad ogni fase del suo progetto musicale, che unisce immagine e suono, spaziando tra sonorità synth-pop con influenze fine anni ‘80, inizio anni ‘90. Nei primi anni 2000pubblica tre demo-album– “Delivery” (2003), “Daydreams” (2004) e “Artismo” (2005) – a cui seguono6 album in studioche complessivamente hanno visto coinvolti oltre un centinaio di artisti: “Logic” (2008), “Genial” (2011), “Synthetico” (2012), “Exist” (2014), “Maximo” (2016) e “Momentum” (2020).
In merito al suo nome d’arte, Psiker ha dichiarato che vent’anni fa ha scelto di usare un nome d’arte per separare la vita privata da quella artistica e quindi “psiche” (dal greco psyché, ovvero anima, mente), unito al suffisso “er” (che in inglese identifica “colui il quale”) è nato Psiker, “colui che pensa”.
“Retrofront”, registrato pressoPSIKERstudio, No Type Studio e Vault Studio a Milano, si compone di 10 brani in cui l’artista analizza con spirito critico, tuttavia senza rinunciare all’ironia, la quotidiana vita di ufficio, questa la track-list dell’album: “Introfront”, “Ctrl Alt Canc” Feat. VEGA, “Urgente”, “Garantito”, “Spam (Uffa)”, “Labirinto” Feat. DRUGAR, “Musica in cassa”, “Anni 90”, “Veloce o lento” e “Isolation”.
Dal punto di vista musicale questo album si caratterizza per una particolare unionedelle sonorità tipiche degli anni ’80 e ’90 con quelle più contemporanee della scena urban e trap.
Retrofront è un album che parla di confronti, di urgenze che in realtà non lo sono e che sono percepite tali solo nella nostra mente il tutto dovuto alla freneticità della vita.
“Infatti quando poi ti fermi sei costretto a fare “Ctrl alt canc” per cancellare tutto lo “Spam” che hai e quindi l’argomento centrale è proprio quello che hai riassunto tu. Perché ad una certa età ti rendi conto che l’urgenza a volte non c’è e che l’urgenza in realtà è altro. Urgente che è la terza canzone dell’album parla proprio del momento in cui vengono da me in ufficio, con urgenze che in realtà non sono vere urgenze perché, appunto, le vere urgenze sono altre. Sai qual è la vera urgenza? La vita! Non farsi scappare di mano la vita è la vera urgenza che c’è.”
In questo album parli anche di confronto e quindi ho pensato di chiederti come mai oggi si evita sempre il confronto, anche con se stessi, solo perché siamo sempre di fretta?
“Io penso di avere un duplice lusso e cioè poter fare la musica come voglio io senza nessun tipo di regola nel senso che io “me la suono e me la canto” (ride). Quindi posso parlare di qualunque cosa anche di temi di cui altri non parlano semplicemente perché altri non hanno la libertà di farlo. Il secondo lusso, per rispondere alla tua domanda sulla fretta, deriva dal mio lavoro perché sono responsabile di altre persone e quindi ho il lusso di dire come comportarsi cercando di far capire davvero quali sono le vere urgenze e che a volte non esiste nessuna fretta.”
Quindi il tuo è un album che racchiude le esperienze delle tue vite professionale, di Finance manager e di musicista e privata?
“Sì, sono arrivato ad una maturità tale da poter parlare delle mie esperienze e con Retrofront ho voluto dire: “Fermiamoci un attimo e facciamo il bilancio della nostra vita.” Infatti, per la prima volta, ho detto di chiamarmi Massimo Curcio perché prima non l’avevo mai fatto. Questo è il mio settimo disco ufficiale, in realtà ci sono altri sei dischi quindi tredici in totale. Io non mi sono mai fermato anche se, all’inizio, ho avuto solo qualche gratificazione e complimento di amici e giornalisti. Quando un giornale parla di me sono sempre molto contento perché, quando scrivi canzoni, lo fai perché vuoi che gli altri le ascoltino e cantino.”



Foto di Psiker di Maria Bryzhko e Stefano Perego. Artowrk di Retrofront, settimo album di Psiker, a cura di Claudio Nobili e Psiker.
Hai detto che questo è il tuo settimo album ufficiale, ci sono sette produttori compreso te e tu sei un contabile; questo doppio sette è una scelta o un puro caso?
“Questa volta è sicuramente un puro caso anche se a questo punto mi fai pensare possa essere un segnale. Mi piace che tu abbia notato questo aspetto perché l’avevo notato anch’io e ti dirò che, riflettendoci, io non lascio nulla al caso per esempio tutti i miei album hanno un titolo formato da una sola parola: Retrofront, Momentum, Maximo, Exsist, Synthetico, Genial e Logic. Ho fatto questa scelta perché i titoli dovevano essere facilmente comprensibili, quindi questo ti fa pensare come, anche dal titolo dell’album, io stia attento al dettaglio ed inoltre nei titoli è racchiuso anche il numero cronologico dell’album; Exsist era il mio decimo album e quindi la X del dieci. Quindi anche se non lascio nulla al caso questo doppio sette è da valutare.”
Magari deriva proprio dal confronto che c’è in te, della tua parte contabile che non può spostare una virgola e della tua parte artistica che può “spostare i fiumi con un pensiero”.
“Mi piace che tu legga anche questa parte del confronto perché io non mi tiro mai indietro davanti al confronto da tutti i punti di vista infatti, nel disco, c’è anche un confronto generazionale perché gli altri sei producer che ho scelto, quindi sette in tutto compreso me, sono tutti ventenni e quindi mi sono confrontato con una nuova generazione e il confronto ti porta a crescere perché fai una analisi di te stesso. C’è anche un altro confronto, nel mio lavoro ho costruito una carriera che oggi mi fa essere un responsabile, “un capo”, invece nella mia vita artistica devo digerire, con grandissima umiltà, aspetti poco piacevoli come la reazione di alcune testate che non accettano di intervistarmi perché magari non ho tanti followers. Quindi dal lato del Finance manager, tutti ti ascoltano perché hai una credibilità dall’altra rimani un “nessuno” e quindi vivo questo confronto .”
Come sono nate le collaborazioni con Daniele Franzese, J’adore Ladoor, Logos, Starchild, Mr.Bohem e Whizy, giovani producer attivi soprattutto nella scena urban, trap e rap italiana?
“Partono sicuramente da Vega che ha collaborato con me in Ctrl Alt Canc e da una vacanza fatta con lui nella quale mi ha fatto ascoltare il genere musicale che ascoltava lui, quella musica trap che all’inizio non volevo ascoltare neanche io; con un po’ di apertura mentale ho iniziato ad ascoltarla e poi a cercare chi fossero i producer di quelle canzoni e così ho iniziato a contattarli. Quindi posso dire sia nato dalla curiosità di ascoltare questo mondo musicale diverso da quello da cui provengo io.”
Ben venga la curiosità che oggi non c’è più perché purtroppo molti hanno smesso di essere curiosi. Aristotele disse che “l’uomo ha iniziato a filosofare, ora come in origine, a causa della meraviglia” ed oggi si è persa la curiosità di meravigliarsi.
“Tutto quello che hai detto confluisce effettivamente nel mio disco perché parlo di vita!”