Il locale Peppe Pizzeria a Parigi, con il giovane titolare Peppe Cutraro di Napoli, fa il bis e, per il secondo anno consecutivo, è la Migliore Pizzeria d’Europa, secondo la guida online della pizza, 50 Top Pizza.
La classifica europea, da cui è esclusa l’Italia, ha premiato varie insegne che tra il 2021 e il 2022 si sono distinte per qualità e favori del pubblico. Un periodo non facile, con la coda della pandemia che ha pesato non poco sull’andamento della ristorazione europea.
Da chef exectutive a manager e pizzaiolo del proprio ristorante, il pizzaiolo napoletano Peppe Cutraro è il miglior pizzaiolo del mondo dopo aver fatto esperienza in America e Svizzera.
Molti italiani hanno avuto una splendida annata in Europa, secondo 50 Top Pizza, la gara globale delle pizze nel mondo che lo ha eletto al primo posto durante un evento internazionale a Milano.
Ai francesi piacciono le pizze tradizionali con il tocco francesi, dice il vincitore: ”Quindi riesco a realizzare pizze del territorio italiano utilizzando le influenze che possono incontrare favori del pubblico”. Cutraro si è aggiudicato anche l’ambito premio Pizza Maker of the Year 2022 – Ferrarelle Award.
Al secondo posto Fratelli Figurato, insegna in una piccola strada nei pressi del centro cittadino di Madrid. Lì, Riccardo e Vittorio Figurato, partiti dall’Italia con l’idea di portare la pizza napoletana contemporanea nella capitale spagnola, sfornano cornicioni soffici e la pizza Diego Armando, omaggio a Maradona, realizzata con pomodorini infornati.
Al terzo posto della classifica mondiale Kalò London, un’altra emanazione internazionale di una insegna partenopea.
Il locale di successo a due passi dalla centralissima Trafalgar Square continua il percorso di qualità la pizzeria di Ciro Salvo.
50 Top Pizza è una guida online senza principi ideologici, che si ispira al concetto del buono in senso ampio ma predilige chi punta ai prodotti di territorio e stagionali quali fra tutti quelli a marchio europeo (dop, Igp, Stg), nonché i Pat come da elenco annuale del ministero. Tenendo conto anche della compatibilità ambientale, si privilegia chi ha un progetto di pizza preciso che viene realizzato, al di là degli stili, con coerenza e senza inseguire le mode del momento. Gli ispettori, così come i curatori, sono liberi e autonomi, lavorando quindi in maniera incondizionata