LUCIA ALIBERTI soprano che ha incantato regnantI e star mondali con la purezza del suo canto, ad agosto ha ricevuto nella magica cornice taorminese del teatro greco/romano, in una serata particolare dedicata al grande tenore Giuseppe Di Stefano, nel decimo anno dalla sua scomparsa, il Premio”Giuseppe Di Stefano” edizione 2018, a lui intitolato.
Lucia Aliberti hai lo scorso anno, celebrato 40 anni di carriera internazionale, festeggiata e premiata a Berlino, come si conviene a una star di calibro internazionale: mi dici di questo nuovo riconoscimento?
Dopo i 40 anni di carriera, sono più pacata di fronte ai riconoscimenti, che comunque mi lusingano: a tutti fa piacere avere il riscontro del pubblico e degli addetti ai lavori in merito alla propria arte.

Onore su onore: il premio è stato conferito pure al grande regista Franco Zeffirelli.
Il maestro Zeffirelli, per le sue condizioni di salute, non ha potuto presenziare ed il premio è stato ritirato dal regista Luca Verdone, con cui sono molto amica. Insieme abbiamo debuttato a Spoleto io nella “Sonnambula” e lui in un’opera di Mozart. Non abbiamo mai lavorato assieme ma se sono a Roma andiamo spesso a cena, ragionando di una possibile collaborazione.
È stato proiettato un video con un excursus della tua carriera.
Una summa rievocativa dei momenti salienti del mio percorso di soprano, come il Concerto per Papa Wojtyla in Vaticano durante il Giubileo mondiale delle famiglie, le mie esibizioni in “Norma”, “Lucia di Lammermoorl”, “Traviata” e gli acclamati debutti nei principali Teatri d’Opera del mondo e nelle Concert Hall più accreditate.
Ti sei esibita sul magico palcoscenico del Teatro Antico applaudita dal pubblico presente.
Ho cantato “Vissi d’arte” tratto da “Tosca” di Puccini, e da Verdi il “Brindisi” della “Traviata”, alla presenza di tante autorità tra cui l’assessore regionale alla cultura, il dott. Pappalardo.

Impegni futuri?
Sto vagliando tante proposte, ma sono anche stanca! Proprio non riesco a andare in pensione perché appena poso le valigie, il mio manager mi chiama per nuovi contratti! Sono stata a Shanghai, per una bella esperienza con la mia amica stilista Raffaella Curiel. In una serie di sue sfilate, mi sono esibita indossando i suoi preziosi abiti, in un felice connubio lirica/moda.
Dove va la lirica oggi?
Si evolve in un senso che non è nelle mie corde: sono un’eroina romantica, interprete richiestissima in tour in Svizzera, Austria, Germania. Purtroppo constato che la voglia di classico si sta esaurendo e io che amo le opere ambientate e il bel canto affermatosi negli anni ’50, patisco questi mutamenti. Tuttavia mi ritengo fortunata perché la mia carriera si è sviluppata nel momento migliore e a me più consono.
Dove ti piace vivere?
Da donna mediterranea, rispondo dove brilla il più possibile il sole e lontano dal vento, che invece non sopporto! Purtroppo i cantanti lirici hanno vita girovaga, e non riesco a essere stanziale come vorrei. Ma il mio buon ritiro resta a Milano, dove vivo in centro e adoro il glamour internazionale di cui è ammantata.