Uno dei ricordi più indelebili di questo difficile momento di emergenza sanitaria, sarà per gli italiani le storie di comunicazione in musica che si ascoltano sui balconi. Volontariamente non vi abbiamo reso conto dei fracassi inopportuni che si sono sentiti in questi giorni di morte e raccoglimento. Ma di Aldo Cicchini vogliamo parlarvi perché il gesto di questo violinista è altamente nobile. E la sua performance quotidiana dal balcone di casa sua a Chinatown a Milano, è altamente simbolica e appropriata.
Aldo, 32 anni, suona da quando ne ha 5, è un uruguayano italiano che è a Milano dal 2007, da quando aveva 18 anni. “Ho studiato al conservatorio, dopo sono andato a Vienna per conseguire la laurea specialistica in violino. Lì ho capito che volevo fare di questo strumento la mia professione. E quando c’è stato il blocco dell’Italia ho capito che la musica era un modo per salvarci dalla disperazione”.
Aldo, purtroppo, ha avuto di recente un lutto tra i suoi amici per il Coronavirus. Ma incredibilmente non abbandona la voglia di regalare performance ai suoi vicini di casa, il quartiere più popolato di cinesi che ci sia a Milano. “Ci penso sempre all’opportunità di fare musica ogni giorno alle sei del pomeriggio, ai miei vicino chiedo sempre se vogliono che questa cosa vada avanti. Credo faccia bene a chi mi sta intorno e a chi è lontano, cinque minuti al giorno non è una cosa che arreca fastidio. Anzi, credo che ci sia bisogno di spensieratezza e di un momento di raccoglimento in musica anche a Chinatown”.
I video che manda in diretta sui suoi canali Facebook e Instagram li vedono tutti, perfino all’estero. “Faccio un repertorio vario per avvicinare anche a chi non sa molto della musica classica, da Lucio Dalla a Tango di Astor Piazzolla, ce l’ho nel sangue quel genere e posso farlo in poco tempo. Perché anche inventarsi un repertorio diverso ora che sono 11 giorni di esibizioni al balcone non è facile. Ma mi preparo con un sorriso, la gente apprezza, i vicini sono entusiasti e online mi scrivono dal Canada, Russia, Argentina, Cina. Anzi ne approfitto per farvi sapere di quanto affetto ci sia per gli italiani, mi mandano affettuosi auguri per il nostro paese. Gente che mi dice che è chiusa in casa e mi riferisce cose che mi emozionano, tipo: l’appuntamento con te mi dà la forza per andare avanti”.
Sono giornate difficili, nonostante gli impegni famigliari e la costrizione in casa (con due splendide figlie di 1 e 4 anni che gli danno un bel da fare) Aldo si prepara scrupolosamente anche oggi all’esibizione. “Mi sono detto: posso dedicare a questo impegno mezz’ora di preparazione. Per me è facile ma ci sono degli impedimenti, come quello di non avere disponibile una stampante in casa, non posso leggere sparitti e quindi faccio cose che so a memoria. Per fortuna avevo un repertorio leggero e vario pronto per un’esibizione di beneficenza che dovevo fare a inizio marzo, ho usato quei brani al momento. Quindi una volta scelte le canzoni, mi registro basi con chitarra, a volte già con violino e poi mando la traccia attraverso tablet e casse e ci suono sopra la melodia principale”.
Dobbiamo ricordarci di questa generosità di un artista che, seppur così giovane, ha già dato tanto alla sua professione: “Da musicista posso testimoniare che ci sono poche realtà in Italia che permettono di vivere di musica. Ora sono nell’orchestra sinfonica della Rai, che ha sede a Torino e io mi sposto da Milano per la stagione sinfonica che è all’auditorium di Torino ogni giovedi e venerdi”. L’idea di fare servizio pubblico, Aldo l’ha avuta anche da questo suo coinvolgimento nell’orchestra Rai: “Anche noi durante periodi normali suoniamo in qualità di servizio pubblico, ci spostiamo, dobbiamo portare cultura dove non arriva”.
E per concludere, vi diciamo anche che (è scontato, ma meglio ripetere), Aldo Cicchini è anche molto bravo nel suo campo: per vincere un posto nell’orchestra Rai è dovuto passare davanti a 559 persone che si erano candidate come violinisti. “Sono orgoglioso di far parte di un’orchestra importante in Italia, che ha candidature ai concorsi che arrivavano finanche dalla Cina e dal Giappone”. Proprio gli stessi paesi, che attraverso il web, in queste settimane difficili, hanno decretato la sua popolarità in giro per il mondo. Il video di Aldo che si esibisce nei primi giorni del lockdown italiano, è stato visto in Cina da 10 milioni di persone.