La conferenza stampa della star hollywoodiana Sigourney Weaver è stata celebrativa della sua stessa carriera ed è iniziata con il suo sorriso, facendo capire che le faceva piacere esser venuta qui nella Capitale per la Festa del Cinema e, al tempo stesso, di esser disponibile a qualsiasi tipo di domanda. Nel sentirla parlare si scopre che, prima del successo del primo ‘Alien’, lei sognava si di diventare attrice ma di teatro. Non avrebbe mai immaginato di diventare un’icona femminile del genere fantascienza. E proprio su questo genere cinematografico rilascia una dichiarazione verso i critici: “La fantascienza è generica e i critici, nel rilasciare giudizi, dovrebbero rivedere la loro visione sul genere medesimo, sugli effetti speciali ed il modo di realizzarla”.
Viene invitata a parlare dei suoi genitori i quali, anche loro, facevano parte del mondo del cinema: “Da parte dei miei genitori ho imparato la passione per questa arte, anche se devo ammettere che mia madre non parlava mai della sua carriera a differenza di mio padre. Per lei è stata dura e mi diceva sempre di non andare a Hollywood perché tutti mi avrebbero voluto portare a letto. Mentre mio padre, invece, mi spingeva ad andare a Hollywood”.
Questa risposta porta, inevitabilmente a parlare dello scandalo sessuale che ha travolto i pezzi grossi della settima arte americana e non solo: “era ora che le cose iniziassero a cambiare a Hollywood per le donne. Questa è una vera rivoluzione. Questa battaglia è stata apprezzata anche dagli uomini”.
Ritornando alla sua brillante carriera la Weaver, oltre al già citato Alien, ha recitato in film come ‘Ghostubusters’, ‘Avatar’, ‘Gorilla nella nebbia’ e tanti altri ancora. Tutte pellicole dirette da registi di grosso calibro. Ma quelli che l’hanno capita di più sono stati su tutti: James Cameron e Ang Lee. Ma Ridley Scott afferma, sempre in merito al film che la consacrata a star internazionale: “In quell’occasione con Ridley Scott, che era al suo secondo lavoro, tutto si è svolto con l’improvvisazione ed ha funzionato”.
Alla fine, prima di fermarsi con in fans tra foto ed autografi, svela un mistero che ha sempre contraddistinto la sua lunga e luminosa carriera: ovvero il motivo per cui non ha mai interpretato, nei vari film, la parte della fidanzata di turno del protagonista. Ecco la sua risposta: “Capitò una sola volta con Mel Gibson, ma se non hai gli occhi azzurri e non sei bionda non ti prendono in considerazione per quel ruolo”. Poi se ne così com’era venuta: sorridendo a tutta la sala.
Testo e foto a cura del nostro inviato alla Festa del Cinema di Roma, Vincenzo Pepe