Il soprano Asmik Grigorian, in questo servizio fotografata da Maki Galimberti, lo scorso mese ha trionfato a Londra agli International Opera Awards.
Al Sadler’s Well è risultata miglior “Female singer”. Asmik Grigorian, lo straordinario soprano lituano che ha cantato alla Lettone National Opera e al Mariinsky Theatre, è membro fondatore della Vilnius City Opera e ha ricevuto il doppio premio teatrale lituano, il Golden Stage Cross due volte, nel 2005 e nel 2010.
Dal 2011, Grigorian si è esibita in vari teatri d’opera internazionali. È stata nominata per la prima volta nelle opere da Pyotr Ilyich Tchaikovsky, interpretando ruoli da protagonista, come Nastasya ne L’incantatrice al Theater an der Wien nel settembre 2014 e Tatiana in Eugene Onegin alla Komische Oper di Berlino nel 2016.
Un anno importante questo 2019 per la cantante. Grigorian farà il suo debutto al Festival Internazionale di Edimburgo il prossimo agosto quando Komische Oper Berlin porterà la sua produzione di Eugene Onegin di Tchaikovsky a Edimburgo.
“Best Female Voice” è stato assegnato al soprano lituano Asmik Grigorian, acclamatissima Salome l’estate scorsa a Salisburgo nella produzione diretta da Franz Welser-Möst con la regia di Romeo Castellucci e in scena alla Scala dal 28 maggio come protagonista di Die tote Stadt di Korngold con la direzione di Alan Gilbert e la regia di Graham Vick. Un motivo di soddisfazione per il teatro milanese che in questi giorni ha la stella in cartellone con “La città morta”, opera in tre quadri di ERICH WOLFGANG KORNGOLD col libretto adattamento del romanzo “Bruges-la-morte” di Georges Rodenbach di Paul Schott.
La prima rappresentazione fu ad Amburgo, allo Stadttheater, il 4 dicembre 1920. Questa in scena in questi giorni è una nuova produzione iendita al Teatro alla Scala.
Die tote Stadt è un’opera in cui si incrociano, pur trasformate dalla personalità artistica di Korngold, molte delle principali tendenze musicali ed estetiche europee dei primi anni del ‘900, da Puccini alle avanguardie, e si presta a molteplici letture, dalla discendenza letteraria al noir fino alle implicazioni psicoanalitiche e alle tensioni politiche e sociali di un’Europa che non ancora guarita dalle ferite della Prima guerra mondiale e vedeva all’orizzonte i fascismi che avrebbero portato alla tragedia della Seconda. Per approfondire alcune di queste possibili chiavi di lettura il Teatro alla Scala ha organizzato insieme a Fedora Circle una tavola rotonda a cura del professor Franco Pulcini nel pomeriggio della ‘prima’. Inoltre tutte le rappresentazioni saranno precedute alle ore 19.15 da una conferenza introduttiva dello stesso professor Pulcini.
Prossime date Die Tote Stadt:
Venerdì 31 maggio 2019 ore 20 ~ ScalAperta
Lunedì 3 giugno 2019 ore 20 ~ turno D
Venerdì 7 giugno 2019 ore 20 ~ turno A
Lunedì 10 giugno 2019 ore 20 ~ turno C
Venerdì 14 giugno 2019 ore 20 ~ turno B
Lunedì 17 giugno 2019 ore 20 ~ turno E