5 Novembre 2021

Da sarto dei papi a profumiere artistico

La storia di Filippo Sorcinelli: nato a Mondolfo (Pesaro-Urbino) sostiene l'arte in tante forme ed è un creativo di vesti sacre e fragranze.

5 Novembre 2021

Da sarto dei papi a profumiere artistico

La storia di Filippo Sorcinelli: nato a Mondolfo (Pesaro-Urbino) sostiene l'arte in tante forme ed è un creativo di vesti sacre e fragranze.

5 Novembre 2021

Da sarto dei papi a profumiere artistico

La storia di Filippo Sorcinelli: nato a Mondolfo (Pesaro-Urbino) sostiene l'arte in tante forme ed è un creativo di vesti sacre e fragranze.

Sarto dei papi, suonatore di organo, creatore di fragranze esclusive. La personalità eclettica tutto può per Filippo Sorcinelli. Tutto ha inizio a Mondolfo, un piccolo borgo della provincia di Pesaro-Urbino, dove fin da piccolo Filippo ha sentito il fascino del sacro e dell’arte che emanava dalla chiesa di paese frequentata con la mamma. Oggi è un imprenditore che da quasi 20 anni propone un nuovo concetto di bellezza, una contaminazione tra le arti e uno stile di vita che abbraccia diversi aspetti della contemporaneità.

Filippo coraggiosamente ha intrapreso un viaggio attraverso la spiritualità e l’armonia, nella costante e audace ricerca della bellezza. Da sempre coltiva le sue passioni: la musica, suonando l’organo a livello internazionale, l’arte, la fotografia.

Nell’incanto antico di Mondolfo Filippo Sorcinelli nasce nel 1975. All’età di 5 anni nella chiesa del paese, tra l’odore di incenso – che sarà poi una costante dei suoi profumi – e i paramenti sacri che sbircia in sacrestia, nasce la sua fascinazione per il sacro. Dalla zia sarta invece, iniziò ad osservare e ad apprendere l’arte della sartoria e del ricamo.
Più tardi scelse l’arte anche nel suo percorso di studi e, dopo la Licenza di Maestro d’Arte e la maturità di Arte Applicate, arrivò al Conservatorio Rossini di Pesaro perfezionandosi al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e diventando nel corso degli anni, organista titolare presso le cattedrali di Fano, Rimini e San Benedetto del Tronto. In questa veste è stato particolarmente apprezzato a livello internazionale per le sue capacità di improvvisazione all’organo.

Dipolmatosi al conservatorio in organo ha poi iniziato a cucire e confezionare paramenti sacri, nel 2000 per un amico che stava per prendere i voti. Per lui Filippo decise di creare e realizzare la sua prima casula.

Nel 2001 fonda LAVS, acronimo di Laboratorio Atelier Vesti Sacre, ma anche Lode, in latino, che l’uomo rende a Dio attraverso l’opera delle proprie mani. Con sede a Santarcangelo di Romagna, l’atelier si occupa dello studio, della progettazione e della realizzazione di vesti sacre, di suppellettili ed accessori per la sacra liturgia cattolica e in pochi anni è diventato punto di riferimento d’eccellenza nel settore sia in Italia che all’estero, tanto da tenere costanti rapporti con gran parte delle diocesi, e da lavorare in stretta collaborazione con l’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Il lavoro di LAVS è infatti riconosciuto e documentato in tutto il mondo per aver realizzato numerose vesti per Papa Benedetto XVI e, tra le tante altre cose, per la messa di inizio pontificato di Papa Francesco nel 2013. 

Non solo sarto dei papi. Filippo Sorcinelli è prima di tutto un musicista che trova la sua partitura nel legno, nel metallo, poco importa il supporto, dal momento che trasmette emozioni e regala bellezza. L’organo, la sua grande passione è la vera colonna sonora della sua vita. “Oggi posso dire che l’organo ha sempre fatto parte di me. È stato un incontro folgorante fin da bambino. Il suo suono è quello a cui non posso fare a meno. È un concentrato di ricerca e tutto il mondo sembra ruotare energicamente attorno a quei suoni. È l’unico strumento che riesce ad entrare nel profondo dell’anima umana con una capacità di coinvolgimento emotivo corporale senza pari. L’organo è parte di me anche quando sta in silenzio, ed io mi nutro di lui come fosse il seme di ogni arte e ogni scienza, percependone con facilità il suo mistero e il suo essere sconfinato”

PROFUMI – L’arte, attraverso la pittura e la fotografia, ha sempre fatto parte della vita di Filippo, che ha voluto fare uno step in più, iniziando a profumare con fragranze create da lui, le confezioni dei paramenti sacri, ed è così che ha creato anche una linea di profumi d’arte _UNUM_. Un altro termine che significa “unico”, viene preso dal credo cattolico, volendo esemplificare l’unicità del viaggio di Sorcinelli intenso e sincero, sofferto e spirituale, la sua storia raccontata attraverso le essenze, per regalare un’esperienza sensoriale completa.

Il desiderio di profumare le vesti sacre è il percorso che l’avvicina sempre più vicino al mondo dei profumi

Filippo Sorcinelli nel 2013 quindi diventa anche una casa di profumi d’arte che prende il nome dal suo essere un’artista e imprenditore dalla personalità eclettica. Crea profumi che sono una contaminazione di sensazioni e emozioni che prendono forma sia nell’essenza che nella materialità del flacone. Il risultato è un’opera d’arte. Nascono tante fragranze in questi anni, che traggono ispirazione delle esperienze, dai sentimenti, dagli incontri di Filippo: prende ispirazione da una situazione e da lì crea una fragranza. E va oltre,  realizza a mano schizzi, opere, disegni che diventano parte del packaging.
Nascono tante fragranze in questi anni, che traggono ispirazione delle esperienze, dai sentimenti, dagli incontri di Filippo, una su tutte Io_non_ho_mani_che_mi_accarezzino_il_volto che celebra uno dei fotografi italiani più importanti del XX secolo, Mario Giacomelli.
Una delle creazioni è scusami “non dimenticarti di chiedere perdono”, che riflette la società attuale che interpreta l’atto di chiedere scusa come un segno di debolezza, ma che invece in questa fragranza si esprime potentemente come simbolo di dignità e miglioramento individuale.

L’ultima fragranza di Filippo Sorcinelli descrive la chiesa della Croce di Senigallia, considerata uno dei gioielli del barocco italiano.

Questo oratorio, risalente al 1608, fu costruito su volontà della Confraternita del Sacramento e della Croce ancora oggi operante e di cui Filippo ne fa parte con precisi incarichi di organista e direttore artistico.

Reliquia deriva dal verbo latino relinquo che vuol dire “io lascio”. Il termine latino reliquiae e in greco λείψανα, significa in generale “ciò che resta”, riferito al corpo umano o parte di esso. Con questa parola in ambito cristiano si parla di una parte del corpo o un oggetto appartenuti a Cristo, alla Madonna o ai resti mortali di coloro che sono riconosciuti come martiri e santi e, più in generale, a quegli oggetti che sono stati a contatto della loro persona.

Reliqvia, la nuova fragranza di Filippo Sorcinelli, parla delle pareti rivestite in legno dorato, finemente decorate con intagli e rilievi, parla dei passi incensati verso il grande altare maggiore della Chiesa della Croce, come un ricamo dorato, dove all’interno è custodita la statua del Cristo morto, opera lignea del XVII secolo e visibile soltanto una volta l’anno. Vuol incorniciare sinesteticamente anche la pala di Federico Barocci, il Trasporto di Cristo al sepolcro, una delle opere più belle del pittore urbinate eseguita nel 1582, e per la quale disegnò anche la cornice.

Reliqvia, è quindi un luogo per incontrarsi per rievocare la memoria, per ricordare il tempo che passa e che diventa oro solenne e autentico, messaggio di corruttibilità e incorruttibilità. 

ARTE A SOSTEGNO DEI BORGHI

Filippo sostiene anche il di suo borgo natale, Mondolfo, con performance, concerti, degustazioni, mostre, incontri, dibattiti. Nel 2020 ha realizzato un progetto di arte permanente open air – Mondolfo Galleria Senza Soffitto e qui sono di recente aggiunge nuove opere. Synesthesia Festival

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