Conosciuto nei circuiti della moda e dell’alta società di Milano come “il manista più famoso d’Italia”, Fabio Marino oggi, primo dicembre 2020 agguanta un altro traguardo. Duro a credere che oggi compia 53 anni, facile pensare invece che la lettura del suo libro “Oltre le mani c’è di più” sia di piacevole garbo e passatempo. La storia di un uomo che si rimette in gioco e affronta il mondo della moda così competitivo attorno ai 50 anni è un’occasione di rispetto e insegnamento per noi tutti. “Felicemente voglio annunciarvi che da oggi fInalmente è disponibile sul sito www.edizionitalia.it il mio libro scritto con Stefano Sacchi“, dice il modello a The Way Magazine, che aggiunge: “Se qualcuno avrà voglia di leggerlo mi piacerebbe saperne il giudizio”.
Negli ultimi anni Fabio Marino è stato un caso quasi unico nell’ambito della moda italiana e ha raggiunto un invidiabile rapporto diretto con un pubblico sempre più vasto sui social media. Christian D’Antonio di The Way Magazine, tra i primi a interessarsi alla sua svolta professionale qualche anno fa proprio da questa testata, scrive nella prefazione: “La cifra della sua personalità si riscontra nella grazia con cui riceve i complimenti. Non si scompone mai, si sorprende ma incassa con discrezione, ha uno sguardo acceso ma mai invadente, esprime naturalmente una bellezza equilibrata. E quando un uomo di mezza età colpisce senza minacciare e creare competizione, ha sicuramente in pugno tutti, uomini e donne“.
Stefano Sacchi, uomo chiave del fashion milanese e docente di moda, ha raccolto i pensieri e le testimonianze di Fabio rendendo la sua storia un racconto accattivante: “Ho deciso di lavorare insieme a lui – dice nel libro – su un testo che potesse aiutarlo maggiormente a emergere in quell’ambito e in quell’attività che da sempre ha desiderato svolgere, anche oltre le sue splendide mani. Il titolo è stato scelto parafrasando una nota can-zone popolare di un lontano festival di Sanremo 1991, interpretata dalle volitive Jò Squillo e Sabrina Salerno”.
E Fabio come si descrive, dopo aver fatto breccia in campagne pubblicitarie anche internazionali e programmi tv? “Mi sorprendo ancora oggi di quello che ho fatto. Quando nel 2018 ero timido e incerto, ma ho deciso di lanciare la mia immagine oltre le mani, non avrei pensato di raggiungere questi traguardi per me importanti. Il fatto che Stefano Sacchi si sia dedicato a me con la stesura di queste pagine così dediziosa, avvenuta specialmente di notte, dopo il lavoro di entrambi, è un motivo di orgoglio. Provengo da una famiglia medio borghese, mio padre sicilia- no e mia madre abruzzese che dopo essersi conosciuti, sono venuti a Milano per lavoro. Una famiglia come tante altre, attenta alle tradizioni e all’educazione dei figli in un contesto di provincia milanese, dove sono vissuto e dove ancora vivo“.
Oltre a “Guess My Age”, “Forum” e “Detto Fatto” in tv, ora Fabio Marino è anche una personalità nel campo della medicina. Partecipa a seminari sulla chirurgia della mano, come quelli col professore Marco Lanzetta del Gicam (Groupe International Chirurgiens Amis de la Main) in Svizzera.Oltre a destare interesse ovvio per la sua strepitosa forma fisica alla sua età.
“Ci sono anche dei lati nascosti spiacevoli da tutta questa esposizione – ci racconta presentando orgoglioso il libro- . La cosa più negativa durante la scrittura e il percorso di vita in generale, per me è stata l’invidia delle persone purtroppo l’ho scoperta col tempo. Quando ho reso noto il progetto del libro sono arrivati commenti negativi, ancora più avvilente se si considera che a farli sono stati specialmente coetanei maschi”.
Il libro, che Marino descrive come “la storia del realizzarsi di un sogno che è il messaggio che voglio trasmettere”, si incentra sulla convinzione che non si è mai troppo vecchi per fare ciò che si desidera.
Il protagonista racconta: “Ho tirato fuori da un periodo negativo come quello dell’isolamento per Covid, un lato positivo, che è quello di cercare contatti attraverso i social media, maturare l’idea nuova del libro, rifarmi il mio sito internet da solo. Spero che tutto ciò sia un esempio per chi mi segue, la tecnologia oggi ci permette di essere indipendenti e avere grandi soddisfazioni”.
Fabio è ancora assorbito dal “fantastico mondo dei manisti”, un coinvolgimento decennale ormai che è partito da una semplice foto da Polaroid scattata a Milano. Ma le mani le sa usare anche per altro, dice.
“Ho riscoperto cose da fare in casa – conclude – e in questo 2020 ho ripreso a costruire, fare i mobili, creare oggetti di uso comune. Mi piace sorprendere le persone che non si aspetterebbero mai di sapere queste passioni e mi auguro di essere anche un esempio contro gli stereotipi. Anche chi non si mette in mostra a prima vista ha delle qualità nascoste, non dimentichiamolo mai”.