18 Gennaio 2020

Federico Clapis tra arte e filosofia, il “primo” YouTuber è cresciuto

Al Festival della Filosofia di Milano e alla Triennale per l'evneto DeepScrolling, il celebre giovane artista ha qualcosa da dire sulla digital age.

18 Gennaio 2020

Federico Clapis tra arte e filosofia, il “primo” YouTuber è cresciuto

Al Festival della Filosofia di Milano e alla Triennale per l'evneto DeepScrolling, il celebre giovane artista ha qualcosa da dire sulla digital age.

18 Gennaio 2020

Federico Clapis tra arte e filosofia, il “primo” YouTuber è cresciuto

Al Festival della Filosofia di Milano e alla Triennale per l'evneto DeepScrolling, il celebre giovane artista ha qualcosa da dire sulla digital age.

Molti giovani lo ricordano come divertente YouTuber della prima ora, altri per delle canzoni “virali”. Federico Clapis oggi è un bravo artista che espone sia in Italia che all’estero. Grazie alle sue creazioni “seriali” è molto apprezzato per il messaggio sociale che solitamente attribuisce al valore intrinseco dei suoi lavori. E per questo in questo weekend di gennaio, si ritrova per due volte protagonista di eventi prestigiosi presso l’istituzione artistica primaria a Milano, la Triennale.

Sabato 18 gennaio, presenta un’esperienza unica tra arte e scienza per raccontare il rapporto tra uomo e tecnologia. “Le mie opere più iconiche per la prima volta saranno esposte insieme – dice della mostra allestita come un’esperienza per i visitatori – ci saranno laboratori esperienziali, talk con filosofi e personalità scientifiche e aree dedicate all’assistenza psicologica. La Deep Scrolling Experience è una grande occasione per ritrovarci con libero ingresso. In collaborazione con l’istituto di psicosomatica Integrata e l’associazione nazionale dipendenze tecnologiche”.

E proprio sulle dipendenze digitali, Federico, che è stato uno dei primi in Italia a sperimentare la potenza travolgente dei mezzi online, ha fatto un posto molto interessante. Sui suoi canali social, per la prima volta e in maniera decisa, ha messo in guarda le migliaia di persone che lo seguono, dalle trappole della Rete.

Secondo alcuni dati statistici, i casi di depressione giovanile registrati negli ultimi anni sono esponenzialmente aumentati in relazione alla scarsa qualità di contenuti fruiti spasmodicamente sui social network. La pressione provocata da rappresentazioni poco realistiche del corpo e da ambienti luxury in clima di continua festa, promossi da profili seguiti da milioni di utenti, sembrerebbe stimolare profonde crisi depressive o peggiorare condizioni di disagio preesistenti, trasformando lo scrolling quotidiano in un subliminale e continuo atto masochistico. Da addetto ai lavori di questa realtà digitale, mi sento in dovere di inventare una soluzione a questo problema poco in luce. Il Deep Scrolling Movement è un movimento artistico e sociale volto a trasformare il nostro approccio ai social network in un atto terapeutico, ribaltando così le nostre abitudini in una direzione propositiva, un nuovo stile di vita digitale: via il follow a tutte le persone che postano cose inutili e devianti, e dentro solo profili che postano ARTE. Così che quest’ultima possa tornare a ricoprire il suo ruolo ancestrale: portarci all’interno di parti inesplorate di noi stessi, in ambienti così intangibili che possono essere rievocati forse solo attraverso le immagini. Un nuovo modo di concepire un movimento, che non sorge, come in passato, dall’unione di un gruppo di artisti con un’univoca visione, ma da un’esigenza artistico-collettiva di chiunque, in grado di accomunare anche le visioni più distanti. Diventare un Deep Scroller è semplice, ma necessita di determinazione e accuratezza, rivisitando i social come una cura e non come una condanna. Le azioni da compiere: – Togliere il follow a tutti i profili che sentite creare in voi aspirazionismo forviante, senso di frustrazione, insoddisfazione, e che vi allontanano dalla scoperta della vostra vera natura più intrinseca. – Aprirvi profondamente a una nuova concezione di ogni gesto Artistico umano, come espressione più profonda dell’uomo e mezzo per veicolarci altrove, là dove la nostra mente non è solita navigare, portando così nuova linfa vitale tra le nostre connessione neuronali e osservandone l’effetto che tutto ciò esercita nel tempo. – Iniziare a seguire profili d’Arte, chiunque posti arte. Che possa questa essere visiva, contemporanea, storica, letteraria, cinematografica. Che siano questi direttamente artisti o figure terze, iniziare a seguire chiunque divulghi contenuti che sentite possano essere profondamente utili alla vostra quotidiana rivoluzione interiore. – Diventare voi stessi divulgatori di bellezza, iniziando a condividere sui vostri profili social contenuti che vorreste fossero utili al prossimo come altri lo sono stati per voi, diventando così profili utili da seguire e restituendo significato umano all’ormai digitalizzata parola “Condivisione”. – Utilizzare l’Hashtag #DEEPSCROLLING per ogni vostra azione di condivisione artistica, così che il prossimo Deep Scroller, seguendo l’hashtag stesso possa ricevere il vostro input propositivo immesso nell’universo. Che quel cancelletto possa trasformarsi in una porta d’ingresso verso una nuova dimensione, fatta di amore, creatività e desiderio di esplorare se stessi. Come piccolo aiuto, ogni giorno suggerirò attraverso le Instagram Stories del mio profilo, artisti e profili che trovo interessanti, sperando possano risuonare alle vostre stesse frequenze. Altresì vi auguro una buona esplorazione verso ciò che può essere a voi più consono”.

Federico Clapis espone in Triennale a Milano una “summa” dei suoi ultimi lavori artistici. Compresa un’esperienza multi-sensoriale per i visitatori.

FESTIVAL DELLA FILOSOFIA – Sempre a Milano, domenica 19 gennaio sarà ospite alla Festa della Filosofia alla Triennale Milano.
Parteciperà alle 18,30 a un talk assieme a fumettisti amatissimi come Zercalcare per parlare per la prima volta della nona arte, come viene chiamata l’illustrazione, ma anche dello stato dell’arte. Una prima assoluta, visto che si tratta di un festival dedicato al pensiero. Ma non c’è off-topic. Si tratta di un’intera giornata, dalle 10.30 del mattino fino alle 23, di incontri, lezioni, laboratori, “allenamenti fisici” e mentali: in campo alcuni dei nomi più brillanti del panorama culturale italiano. Protagonista indiscusso di questa prima edizione: l’aspetto ludico della disciplina.

Il panel dove sarà possibile ascoltare Federico Clapis (18,30 al Salone d’Onore della Triennale di Milano) si intitola “È arte?”, e con lui sul palco ci sarà Zerocalcare, Adriano Ercolani, Rita Petruccioli, introdotti da Maura Gancitano. Ore 18:30, Salone d’Onore.

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