FujiLab è un laboratorio artistico a Milano. Comprende tre artisti materici che hanno la passione per l’arte non convenzionale e si sono trovati a NoLo, il quartiere milanese a Nord di Loreto per fare arte assieme. I tratti che li accomunano sono tre: la non convenzionalità, l’appartenenza a un universo pop per quanto riguarda i soggetti, attenzione al recupero dei materiali per la realizzazione delle opere.
Massimo Malpezzi, passato nel mondo dell’editoria, è Kokokid. “Sono legato alle icone pop e quando ho scoperto quello che facevano questi miei due colleghi mi è venuta l’idea di organizzare un collettivo pop che potesse partorire delle idee assieme. Per me un quadro deve essere divertente. E dietro deve avere un pensiero che è giusto far arrivare allo spettatore”.
Ora Fuji Lab, un nome che si sono dati per caso pensando all’estetica giapponese e che poi è rimasto, è un luogo non solo di sperimentazione artistica ma anche di incontri didattici. “Ospitiamo bambini e faremo dei corsi”, dicono.
Una delle iniziative che prenderà piede a NoLo, il quartiere dei creativi a Milano che è ormai abituato alla condivisione artistica, è la serata tra arte salame e buon vino. “L’esperimento ardito di esporre in un cortile le nostre opere si è rivelato più che positivo”, dice Massimo che ora pensa a un tour nei cortili del quartiere: portano loro i quadri, la gente scende e si incontra davanti al cibo e all’arte.
A via Merano Le oltre 60 opere esposte di Acrylico, Kokokid e Michele Penna hanno deliziato i visitatori il mese scorso. Ma come si sono trovati assieme i tre?
“Un anno fa avevo realizzato un Superman che pensavo fosse unico – dice Kokokid – e ora con Michele Penna ne abbiamo fatto un altro tridimensionale. Perché abbiamo aggiunto alla mia dimensione quella che Michele abitualmente riversa nelle sue sculture di ingranaggi. Ne è uscito un supereroe con il cuore metallico a vista e da lì abbiamo iniziato a collaborare”.
Il risultato è davvero memorabile: un quadro in cui ci si immerge perdendosi negli ingranaggi del corpo che è raffigurato. C’è poi Frida, un omaggio alla signora latina dell’arte. Che è un’ossessione contemporanea, che macina sempre più affiliati: “Rinnovare l’immaginario pop art si può, perché le icone sono sempre in arrivo, bisogna scovare quelle che restano o che destano stupore”, confermano i tre.
Christian Sacchi è aChryliko, un artista “rispettoso che opera con ingranaggi di plastica andando a recuperare materiale con un furgone”. Un accumulatore seriale per fini artistici, scherzano gli altri due. “Finisco per entrare nel rifiuto e avere uno sguardo divertente pensando al suo riutilizzo”. AChryliko ha una missione: farsi ispirare da quello che butta via la gente. “Può sempre servire”, dice essere il suo motto. E non è raro vederlo tornare alla base di NoLo dove opera il trio con un mezzo di trasporto qualunque carico di…? “Trovo il pezzo e mi viene l’idea. Pensa che volevo fare l’artista figurativo, mi piaceva Burri, poi ho visto Warhol e mi ha sconvolto la vita”.
Michele Penna (di cui vi abbiamo parlato qui) ha tutti i suoi congegni elettronici recuperati a casa. “Poi li porto qui già nobilitati, assemblati con delle idee. Quando poi decidiamo di lavorare assieme su un soggetto, il risultato è figlio di una scintilla che arriva in pochi secondi”. Il riutilizzo intelligente che Michele e gli amici artisti fanno, sta già avendo consensi anche istituzionali. “Spiegare ed aiutare 25 bambini in un progetto della Regione Lombardia sul riciclo è stata una delle esperienze più belle della mia vita. Si chiama Eco Schools e avviene nelle scuole elementari. Sono stato scelto dagli insegnanti della classe di mia figlia come esperto in recupero di materiali. Per me è stato il premio più grande e mi ha confermato che la fantasia che hanno i bambini gli adulti se la sognano”.
Con questa mission ora il trio pop vuole aggregare nella location di via Merano altri artisti che hanno la stessa etica. E magari diventare un polo d’attrazione che con l’arte aggrega conoscenze ed esperienze anche fuori dal loro studio. “I materiali e le attrezzature qui abbondano – dicono – l’obiettivo è accogliere quanti più appassionati d’arte è possibile”.
FUJILAB – Via Merano, 8 (MM linea rossa Rovereto) Milano
INFO: massimomalpezzi@libero.it
facebook.com/kokokid.massimomalpezzi/