Questa settimana si celebra il World Pasta Day (25 ottobre per la precisione) e sono 20 anni che nel mondo l’alimento più “italiano” di tutti viene festeggiato.
Fin dalla prima edizione a Napoli nel 1998, esperti e produttori si sono ritrovati in ogni anno in un paese diverso per promuovere l’alimento. Quest’anno è toccato a Dubai, un mercato asiatico in forte crescita che di pasta consuma a ritmo di +33% in cinque anni.
Nel 2017, secondo i dati Eurostat, nell’Unione Europea (UE) sono stati prodotti 5,4 milioni di tonnellate di pasta, per un valore di 5,3 miliardi di euro, ossia 2 milioni di tonnellate (60%) più di dieci anni fa.
C’è un’associazione italiana pastai, Aidepi, che fornisce dati sui formati preferiti (spaghetti al primo posto) e metodi di consumo e produzione corretti. Insomma, la pasta oltre a essere buona è anche tutelata e protetta, nonché controllata. E, ricordiamolo, è anche uno dei pochi alimenti privilegiati da una protezione culturale Unesco, visto che fa parte della “Dieta Mediterranea”, patrimonio dell’umanità dal 2010.
Sentite come motiva l’Unesco questa straordinaria inclusione: “La dieta mediterranea enfatizza i valori dell’ospitalità, del vicinato, del dialogo interculturale e della creatività e rappresenta un modo di vivere guidato dal rispetto della diversità. Essa svolge un ruolo vitale in spazi culturali, festival e celebrazioni riunendo persone di tutte le età e classi sociali; include l’artigianato e la produzione di contenitori per il trasporto, la conservazione e il consumo di cibo, compresi piatti di ceramica e vetro. Le donne giocano un ruolo fondamentale nella trasmissione delle conoscenze della dieta mediterranea”.
E la pasta è tutto questo. Anche gioco e condivisione. A Milano, mentre si celebrava il World Pasta Day a Dubai, la più famosa insegna di pasta italiana, Barilla, ha organizzato il Pasta World Championship con una gara culinaria incentrata sulla pasta. Il Barilla Ambassador Davide Oldani, famoso chef con tante presenze anche in programmi tv,si è prestato anche alla composizione di un brano musicale derivato dalla sua performance di live cooking.
Vincitrice della sfida di Barilla è stata Carolina Diaz del Terzo Piano Restaurant di Chicago. Per dare un’idea della semplicità per cui si sfidavano i grandi creativi culinari vi diremo che il piatto delle sfide erano gli spaghetti al pomodoro. Come reinventare ciò che si conosce già.